CHI E' DEPUTATO A FARE L'ORARIO SCOLASTICO?
Data: Luned́, 17 luglio 2006 ore 00:05:00 CEST
Argomento: Redazione


Chi è deputato a fare l'orario scolastico? Il dirigente lo può imporre? Deve motivare eventuali imposizioni? L'insegnante, adducendo motivazioni didattiche può far cadere eventuali contestazioni del dirigente in merito al proprio orario?
“Il dirigente scolastico assicura la gestione unitaria dell'istituzione … Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici, spettano al dirigente scolastico autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. In particolare, il dirigente scolastico organizza l'attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formative ….” (D. L.vo 165/01 art. 25,2). “Il Collegio dei docenti…formula … proposte … per la formulazione dell’orario delle lezioni …” (T.U. art. 7b);  “il Dirigente procede alla formulazione dell’orario …” (T.U. art. 396b).  Spetta poi alla trattativa d'istituto tra DS e RSU definire "criteri e modalità relativi alla organizzazione del lavoro e all’articolazione dell’orario" (art. 6 comma 2 lett. i Ccnl 2003).
La formulazione dell’orario delle lezioni è quindi prerogativa del Dirigente, ma il profilo delineato dall'art.25 D.Lgs. 165/01, ripreso dall'art. 1 del Contratto della Dirigenza Scolastica, delimita di fatto i suoi poteri organizzatori subordinandoli alle competenze degli OO.CC. e alle prerogative delle OO.SS.
Le esigenze didattiche e le connesse problematiche organizzative sono ovviamente alla base di ogni orario delle lezioni steso dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato, in piena coerenza con il Piano dell'Offerta Formativa di ogni singola scuola autonoma. Gli obblighi di lavoro dei docenti dovranno essere sempre funzionali all'orario di servizio stabilito dal piano annuale delle attività scolastiche.






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