Maturita’, siamo todos caballeros…

Ebbene sì. Anche quest’anno giungono i primi consolanti dati sui risultati degli esami di maturità in Italia: sono sempre meno i bocciati e sempre più i promossi. Insomma la commissione tutta interna, introdotta da Letizia Moratti per evitare spese superflue di gestione dei commissari continua a dare i suoi dolci frutti. Addirittura i superbravi, i famosi centisti) sono un piccolo esercito che quest’anno sfiora la quota dell’8,5%, confermando il trend degli anni precedenti

Che cosa fa poi, naturalmente il 65% dei «maturi»? Si affaccia all’università e i 107 atenei italiani sono ormai alla disperazione. Nel marzo scorso il rettore del Politecnico di Milano, Giulio Ballio, ha sottolineato drammaticamente questo problema, sostenendo che i livelli di preparazione delle matricole sono quantomai differenziati e spesso molto scarsi: «Non possiamo spiegare - denunciò - le potenze e le equazioni di primo e secondo grado perché molti non sono in grado di capirle, così come non sanno rispondere ad altre domande elementari».

E qui scatta lintrinseca ovvia contraddizione? Se nella scuola italiana sono tutti promossi…come mai poi l’indagine Pisa (Programme for International Student Assessment) che ogni tre anni viene svolta dall’Ocse per valutare la preparazione degli studenti italiani rispetto a quelli degli altri 28 Paesi dell’organizzazione, ci dà tra il terzultimo e il penultimo posto in matematica, scienze e capacità di lettura della lingua madre)?!

Boh. Misteri dell’Istruzione italiana. Per l’intanto, osservando i bei risultati degli esami di maturità, non ci resta che sorridere. L’importante è essere todos, ma proprio todos caballeros…

Silvana La Porta