QUAL E' L'ETIMOLOGIA DEL TERMINE DEVOLUTION...O (MEGLIO) DEVOLUZIONE?
Data: Marted́, 04 luglio 2006 ore 08:12:30 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Devoluzione, devolution

In un intervento della scorsa estate,  a favore delle riforme, il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha trovato modo di esprimere la  sua preferenza per la forma italiana devoluzione,  in contrasto con l'assai larga diffusione, specie nel  linguaggio giornalistico, dell'equivalente inglese devolution.

La legittimità di questa preferenza è resa evidente dall'etimologia della parola: l'italiano devoluzione è infatti  voce dotta che deriva dal latino tardo devolutio  -onis, attestato nel Glossarium mediae et infimae  latinitatis del Du Cange, nel significato di jus  devolutum, a partire dal 1343 ("Et possessiones  nostras universas et singulas, quas pro nunc et ex successione seu devolutione possidebimus"). L'uso della forma inglese, che deriva dalla stessa  base latina, può forse essere attribuito a un  atteggiamento di inerzia dei parlanti italiani nei  confronti dei problemi linguistici, come è stato  spesso rilevato da molti studiosi e di nuovo, recentemente,  da Manlio Cortelazzo ("se pure non è vero  che ci troviamo di fronte a un'invasione di forestierismi  [...] resta il fatto che l'atteggiamento di piena accettazione  di parole di origine straniera, in particolare l'inglese, all'interno dei discorsi italiani, mette la nostra lingua in una situazione diversa rispetto alle altre  lingue europee, in primis rispetto a lingue sorelle  come francese e spagnolo").

Dal significato principale, giuridico,  di devoluzione ("trasmissione o passaggio  ad altri di un diritto o del godimento di un bene, per effetto di una legge, di un contratto, di una disposizione  testamentaria"), che ha la sua prima attestazione  nel trattato Della guerra di Fiandra (1632-1639)  di Guido Bentivoglio ed è poi variamente documentato (come, per esempio, nel seguente passo tratto dal Mulino  del Po di Riccardo Bacchelli: "Chi non  sa che Cesare d'Este, ultimo duca di Ferrara, al tempo  della devoluzione della città al papa portò a  Modena gli archivi estensi?"), ne deriva un  secondo, estensivo e più generico ("assegnazione,  destinazione"), utilizzabile in diversi contesti  fraseologici (si può, per esempio, in questo  senso, parlare di devoluzione di una somma a favore  di qualcuno).

È curioso notare, infine, che  per la devoluzione si è combattuta anche una guerra (la guerra di devoluzione), nel 1667-1668,  tra la Francia e la Spagna, per i Paesi Bassi spagnoli,  rivendicati da Luigi XIV quale eredità di sua  moglie Maria Teresa, sola superstite dei figli di primo  letto di Filippo IV di Spagna, in virtù del  diritto (ius devolutionis) per il quale nei  Paesi Bassi solo i figli di primo letto erano legittimamente  eredi dei beni.


Luigi Romani







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