MA QUESTE 20000 ASSUNZIONI...SONO UNA RIVOLUZIONE...O NO?!
Data: Domenica, 02 luglio 2006 ore 00:05:00 CEST
Argomento: Opinioni


Forse aveva proprio ragione Nietzsche: non esistono i fatti, esistonosolo le loro interpretazioni! A proposito di nuove assunzionidivertiamoci un po' a leggere la stessa notizia da quotidiani diversi.per l'Unità il ministro Fioroni fa un atto eroico, come se la Morattinon avesse assunto nessuno e come se le 20000 assunzioni non fossero infondo che opera sua, mentre Il Tempo la pensa un po'diversamente...Quale la verità? Ai posteri l'ardua sentenza...bySilvana La Porta (articoli tratti da LUnità e Il Tempo)

 

Colpo al precariato nella scuola:
 assunti 20mila insegnanti.

3.500 gli ingressi nel settore tecnico-amministrativo.

di Maristella Iervasi, da l'Unità dell'1/7/2006

 

IL MINISTRO GIUSEPPE FIORONI ci ha provato in tutti i modi ad immettere in ruolo più di 23.500 persone tra docenti e personale Ata (ausiliari, tecnici e amministrativi). Ha chiesto a Padoa Schioppa il raddoppio dei numeri delle assunzioni dei precari nelle scuole italiane, ma non c’è stato niente da fare: si è dovuto accontentare del granello di sabbia nel mare del precariato deciso, approvato e finanziato dal suo predecessore: Letizia Moratti. Per ora, dunque, il decreto firmato ieri da Fioroni contiene le nomine fissate dalla “maestrina dalla penna rossa” e riporta quel numeretto considerato alla stregua di una gentile concessione. Ma le intenzioni del governo Prodi sono chiare: la piaga del precariato va sanata. E il ministero di viale Trastevere ha messo al lavoro una squadra di tecnici esterni con un compito preciso: effettuare l’operazione di verità sui costi del sistema scolastico. In pratica, la task-force dovrà accertare a quanto ammonta la differenza tra i costi veri di un precario (compreso l’aspetto sociale) e quelli determinati dalla sua assunzione.

Ma torniamo al decreto. Le 23.500 nomine non coprono tutti i precari esistenti. Le 3.500 assunzioni del personale ausiliario, amministrativo e tecnico sono state inserite dalla Moratti solo dopo le proteste dei sindacati confederali e di categoria: i posti liberi per i cosiddetti Ata sono 70mila. Per quanto riguarda i docenti, le assunzioni di 20.000 persone (da stabilizzare ne restano 80mila) non coprono neanche il turn over di quanti andranno in pensione dal 1° settembre prossimo: dai 25 ai 27mila. Il provvedimento del Consiglio dei ministri di ieri è stato quindi accelerato per non incorrere nei tagli per far quadrare i conti dello Stato. «Si inserisce in un piano di interventi finalizzati alla soluzione del problema», ha commentato il ministro Fioroni.
 Soddisfatti i sindacati, che però chiedono al governo di voltare pagina e assumere a tempo indeterminato altri 150mila precari. Enrico Panini, segretario generale della Federazioni lavoratori della conoscenza della Cgil: «La firma al decreto è un atto positivo, conferisce certezza alle persone ma anche all’istituzione scuola». Secondo Panini si «chiude l’era della Moratti» ma ora, a tappe forzate, «bisogna immettere nei ruoli della scuola pubblica almeno 150mila precari docenti e Ata che lavorano per l’intero anno scolastico». Altri atti concreti come un piano pluriennale di assorbimento, li auspicano anche Francesco Scrima della Cisl-scuola e Massimo Di Menna della Uil-scuola. Mentre i Cip - Comitati insegnanti precari - dicono: «Ancora un decreto di grande impatto mediatico e di scarso effetto pratico. Da questo esecutivo ci aspettavamo iniziative di sinistra: qualche evasore in meno e qualche educatore in più».
 


TUTTE LE CIFRE

I nuovi assunti scuola per scuola, regione per regione

Sono in tutto 20mila gli insegnati assunti a tempo pieno in seguito al provvedimento approvato di ieri. Appartengono a scuola dell’infanzia (2.253), primaria (5.545), secondaria di I grado (4.345), secondaria di II grado (5.143). Sono 2.540 i nuovi insegnanti di sostegno.

La regione che beneficerà dell’assunzione del numero più alto di insegnanti è la Lombardia (3.057), seguita da Campania (2.047), Lazio (1.849) e Sicilia (1.814). Questo il quadro dei nuovi assunti nelle altre regioni: Veneto (1.602), Piemonte (1.561), Emilia Romagna (1.535), Puglia (1.401), Toscana (1.306), Sardegna (737), Calabria (608), Marche (522), Liguria (483), Friuli Venezia Giulia (443), Abruzzo (415), Umbria (278), Basilicata (208) e Molise (134)

 

 

 

.da iltempo.it
Sabato, 1 Luglio 2006

Contentino per la scuola, assunti 23.500 precari su 200 mila


di NATALIA POGGI DOPO aver messo nel congelatore la riforma Moratti il neo-ministro dell’Istruzione Giuseppe Fioroni, a dispetto dello spauracchio dei tagli "necessari" alla scuola, incassa il primo successo da quando s’è insediato in Viale Trastevere. Ieri pomeriggio il ministro Fioroni ha firmato il decreto di assunzione a tempo indeterminato per i 20 mila docenti e 3.500 ausiliari tecnici e amministrativi da immettere in ruolo dal prossimo primo settembre. «Il provvedimento - ha commentato Fioroni - si inserisce in un piano di interventi finalizzati alla soluzione del problema del precariato che costituisce una delle priorità del programma di attività del Governo». Il ministro ha disposto, pure, la proroga dell'utilizzazione del personale dirigente, docente ed educativo in compiti di supervisore di tirocinio e di coordinatore delle attività didattiche nei corsi di laurea in Scienze della Formazione primaria e nelle Scuole di specializzazione. Il precariato resta uno dei nodi principali della scuola. Su un milione e 100 mila individui che vi lavorano, i precari sono 200 mila (120 mila docenti e 80 mila amministrativi ma da settembre saranno 23.500 meno). Un «contentino» che però non soddisfa le aspettative. Il sindacato, sulla questione ha le idee chiare. «Se il Governo non elimina in tempi rapidi il precariato nella scuola, se non arriveranno subito segnali positivi in questa direzione è inevitabile l'apertura di una stagione di scioperi - conferma Marco Paolo Nigi segretario dello Snals - La situazione si è aggravata negli ultimi 10 anni e ora è tale che non si può più aspettare». Lo Snals ha anche la ricetta per una soluzione definitiva: il superamento del doppio organico, di fatto e di diritto (tutti devono lavorare dal primo settembre al 31 agosto) e le conseguenti assunzioni a tempo indeterminato su tutti i posti disponibili. «Per sanare la situazione bastano 65 milioni di euro l'anno, una cifra irrisoria rispetto al bilancio della pubblica Istruzione» ha spiegato Nigi aggiungendo che, paradossalmente, un precario a tempo determinato ha un costo per l'amministrazione superiore a quello di un suo collega assunto a tempo indeterminato. Insomma per lo Snals è arrivato il tempo di rivendicare questa priorità. Anche perchè le assunzioni attuate negli anni passati sono state superate dal numero dei pensionamenti. «L'assunzione di 23.500 precari è una risposta ancora inadeguata a fronte dell'esercito del personale precario del comparto scuola» ha commentato il segretario nazionale dell'Ugl Scuola, Giuseppe Mascolo «urge un serrato confronto con tutte le organizzazioni sindacali del comparto, al fine di prevedere ed attuare un piano pluriennale di assunzioni che ponga fine al discriminante fenomeno del precariato. Auspichiamo, quindi, che il governo nella Finanziaria 2007 riveda l'entità delle risorse da destinare alle assunzioni restituendo dignità ad un precariato storico che ormai da troppo tempo insegue un traguardo senza mai raggiungerlo».










Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-4743.html