PADOA SCHIOPPA PRETENDE I SOLDI DALLE SCUOLE
Data: Mercoledì, 28 giugno 2006 ore 00:25:00 CEST
Argomento: Comunicati


Padoa Schioppa pretende i soldi


 Non ammette eccezioni, Padoa Schioppa. Anche le scuole devono rispettare la Finanziaria 2006. Anche le scuole devono restituire alle casse dello stato le somme accantonate rispetto al 2002. Nella circolare (n. 28/2006) inviata dal ministero dell'economia alle amministrazioni statali, si precisa che ´le somme di cui al decreto del ministero dell'economia e delle finanze del 29 novembre 2002 siano versate all'entrata del bilancio dello stato da ciscun ente entro il 30 giungo 2006'. E che tale disposizione si applica ´anche alle istituzioni scolastiche'.
 Nonostante il ministero dell'istruzione, già con il precedente ministro, Letizia Moratti, si fosse espresso in senso nettamente contrario.
 Si tratta dell'applicazione del comma 48 della legge n. 266/05, relativo alla restituzione dei fondi che superano quanto si aveva in cassa al 31 dicembre 2004. Secondo le rilevazioni condotte dal ministero dell'economia, nel corso del 2005 nei due terzi delle scuole italiane l'avanzo di amministrazione sarebbe particolarmente consistente e potrebbe consentire da solo di far funzionare gli istituti. Un avanzo che però, hanno lamentato i sindacati e lo stesso dicastero di viale Trastevere, sarebbe il frutto di accrediti tardivi dei finanziamenti statali. I soldi insomma arriverebbero a fine e non inizio esercizio, tardi per essere spesi contabilmente nell'anno di spettanza. Ecco perché ci sarebbero tanti avanzi di bilancio, che non sarebbero però il segnale di nessuna ricchezza ma di una situazione di affaticamento e di indebitamento.
 ´Negli ultimi cinque anni i bilanci delle scuole hanno subito tagli anche del 50% e una nota di questo genere rischia di mandare sul lastrico molte scuole', ha detto il segretario della Cisl scuola, Francesco Scrima. Gli istituti lamentano, a causa dei tagli, indebitamenti nei confronti dei comuni (per esempio, per il pagamento della Tarsu, la tassa sullo smaltimento dei rifiuti), nei confronti dei supplenti con contratti di breve durata, con i fornitori e per il pagamento delle spese legali per le vertenze in corso. In una nota unitaria, inviata al viceministro all'istruzione, Mariangela Bastico, i segretari di Cgil, Cisl e Uil scuola e Snals-Confsal chiedono di non operare nessuna restituzione delle somme. ´La norma della Finanziaria 2006 è relativa tra l'altro agli enti pubblici, e non alle scuole', spiega Enrico Panini, segretario della Cgil scuola. ´La scuola non potrebbe reggere a un taglio di questo tipo', aggiunge Massimo Di Menna, segretario della Uil scuola.


Nota: ItaliaOggi - Azienda Scuola l 27/6/2006







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