Tolti i punteggi doppi ai docenti «montani»  


«Giustizia è stata fatta»: così commentavano stamattina i docenti precari che hanno vinto il ricorso nei confronti dei colleghi "montani", che avevano ottenuto il doppio punteggio per il servizio prestato nelle scuole ubicate nei paesi di montagna. Il Csa ha rettificato nelle graduatorie permanenti il punteggio dei docenti indicati nell'ordinanza del 27 aprile scorso del Cga, che ha rigettato l'appello proposto dal Csa di Catania contro il provvedimento del Tar, che il 10 gennaio scorso, aveva ordinato all'amministrazione scolastica la detrazione dalle graduatorie dei docenti del doppio punteggio per il servizio prestato nelle scuole di montagna. «Il Cga - rileva l'avvocato Fabio Rossi, che ha difeso i docenti non montani - ha condiviso gli ampi rilievi formulati dal Tar di Catania circa l'illogicità e l'iniquità del doppio punteggio attribuito in virtù della sola collocazione altimetrica della sede scolastica, a prescindere dalla sussistenza di effettive condizioni di disagio nello svolgimento del servizio». Si tratta, senza dubbio, di un provvedimento privo di ogni forma di razionalità, basti pensare che un insegnante che, per esempio, risiede a Maletto o in uno dei paesi di montagna ha avuto il doppio punteggio, mentre il docente che va Caltagirone, sede magari distante 100 chilometri dal paese di residenza non ha alcuna doppia valutazione del servizio prestato. Intanto, almeno fino ad ora, il Csa ha solo rettificato il punteggio dei docenti indicati nell'ordinanza (i controinteressati). Cioè quei docenti montani, che in virtù del doppio punteggio ottenuto negli anni scolastici 2003/2004 e 2004/2005 hanno scavalcato in graduatoria i ricorrenti. Considerato che in ogni ricorso venivano citati decine di docenti controinteressati e quindi "agevolati" dal doppio punteggio, le rettifiche sono state fatte per circa 50 docenti indicati nell'ordinanza. Pare però che il Csa abbia inoltrato un quesito al Miur per avere pareri su un'eventuale rettifica di tutti i punteggi doppi, assegnati ai docenti montani. Non avrebbe senso "colpire" solo i contrinteressati e non tutti coloro che hanno usufruito dei requisiti indicati nella normativa. «A questo punto - dice l'avv. Rossi - sarebbe opportuno che venisse abrogata in tutto il territorio nazionale una legge assurda». Pare che anche il Csa di Enna abbia provveduto alla rettifiche della graduatorie permanenti.
 MARIO CASTRO