Il sito degli studenti sfaticati, i compiti si comprano sul web
Data: Venerd́, 16 giugno 2006 ore 00:20:00 CEST
Argomento: Opinioni


Il sito degli studenti sfaticati
i compiti si comprano sul web
dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI



LONDRA - Un nuovo mercato si aggira su Internet: le "aste" per tesi, tesini e test universitari. Studenti britannici hanno cominciato a mettere in rete i "compiti" che ricevono in classe dai professori, collocandoli su appositi siti dove gli interessati possono offrire un prezzo per fare il lavoro al posto loro. Gli studenti possono così scegliere tra una varietà di offerte e "acquistare" quella più conveniente: in primo luogo risparmiano, perché una tesina può venire a costare meno di 30 euro; e in secondo luogo è più improbabile essere scoperti dai docenti. Su Internet esistono infatti da alcuni anni vere e proprie "banche delle tesi e delle tesine", che hanno ampliato le possibilità per gli studenti svogliati ma che sono esposte al controllo di scuole ed università: monitorandoli, specie in prossimità di esami, i professori possono accorgersi se i loro studenti hanno copiato le tesi da uno di quei siti. Con le "aste", invece, l'offerta è variegata, proviene da singoli individui e i controlli sono pressoché impossibili.
 La nuova moda, ribattezzata "contract cheating" (ovvero "imbroglio a contratto") è finita ieri sulla prima pagina del Daily Telegraph, provocando allarme nel mondo accademico e appelli a combattere la "contraffazione delle tesi". Il sistema sarà denunciato alla prossima Conferenza Internazionale sul Plagio da Thomas Lancaster, un professore di informatica della Midland University. Lancaster stava cercando una traduzione su un sito specializzato in servizi per piccole aziende, quando ha scoperto la descrizione di uno dei compiti che aveva assegnato nei giorni precedenti ai suoi studenti. Dopo avere sorvegliato il sito - di cui né il professore né il giornale rivelano il nome, per non incoraggiare l'imbroglio - per tre settimane, si è accorto che vi giungevano richieste di "aste" da parte di studenti di ben quarantasei università britanniche; e che l'imbroglio delle tesi rappresentava il 12 per cento del giro d'affari del portale. Altri siti analoghi sono stati individuati negli Stati Uniti, in Canada e in Australia, ovvero praticamente in tutto il mondo anglosassone, rileva il Telegraph.
 Chi sono i "contrattisti", cioè coloro che per un pugno di sterline o di dollari si offrono di fare i compiti per gli studenti? Per lo più neo-laureati, ancora senza occupazione fissa, in India o in paesi ex-comunisti dell'Europa orientale. Uno di questi, per esempio, ha recentemente guadagnato 20 sterline per una tesina di tremila parole, più bibliografia ragionata, su "Il marketing e il paradigma empirico". Non si sa che voto abbia preso l'acquirente, ossia lo studente.
 (13 giugno 2006)







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