SICILIA - Piano Regionale dell’Offerta Formativa 2007
Data: Mercoledì, 14 giugno 2006 ore 14:10:59 CEST
Argomento: Comunicati


P.R.O.F. 2007 - Direttive per la programmazione e presentazione dei progetti a valere del P.R.O.F. – Piano Regionale dell’Offerta Formativa 2007 ...

Gli interventi formativi dovranno essere in grado di fornire agli utenti quelle conoscenze, competenze e capacità che sono indispensabili in un mercato del lavoro e in un sistema produttivo in progressiva trasformazione, garantendo, laddove necessario, opportunità di rapide riconversioni professionali adeguate alla complessità del sistema.

 

I progetti proposti dovranno tenere conto degli indirizzi contenuti nelle analisi, nelle indagini e negli studi sui fabbisogni formativi e professionali a livello nazionale e regionale a vario titolo promossi, di cui sia certa e documentata la fonte, con particolare riferimento agli Enti bilaterali nazionali e regionali, che hanno individuato i profili professionali maggiormente rispondenti ai mercati di riferimento, alle esigenze espresse dal mercato del lavoro, nonché alla domanda espressa dalle imprese.

 

Dovranno tenere conto, altresì, del fabbisogno evidenziato dall’Ufficio di collocamento dello spettacolo, di seguito specificate:

· Scenografo : E’ il professionista che ha il compito di ricostruire o ricreare gli ambienti nei quali vengono

realizzate le scene.

 

· Tecnico audio: Si occupa dell’acquisizione, trasmissione, elaborazione del suono.

· Macchinista: E’ una figura professionale in grado di saper montare e smontare le scene durante lo spettacolo

e di costruire e manovrare i congegni di scena.

 

· Sarta: Deve conoscere il taglio e cucito, il disegno su carta modello, riconoscere i materiali ed avere

conoscenza di base e di tintura e di stampa tessuti, conoscere la storia del teatro e del costume e le varie

ambientazioni.

 

· Tecnico luci: Si occupa dell’illuminazione del set e della realizzazione dei conseguenti effetti scenici di luci

e colori.

Saranno considerati, comunque, prioritari i progetti integrati sia in termini di azioni/attività/iniziative (progetto integrato) che in termini di soggetti (integrazione di soggetti).

Nel caso di programmazione di più edizioni di uno stesso corso, queste dovranno essere inserite in unico progetto che dovrà prevedere anche le attività e le risorse trasversali necessarie ad un’efficace gestione progettuale (ad es: il coordinamento); allo stesso modo nel caso di programmazione di più corsi finalizzati ad unico obiettivo, coerenti con una sola misura del Complemento di Programmazione (ad es.: obbligo formativo).

In caso di progetti pluriennali, gli Organismi dovranno presentare il progetto comprensivo delle articolazione didattiche relative a tutte le annualità formative di riferimento che sarà valutato ed approvato nel suo complesso, ma finanziato nei singoli anni formativi di riferimento, indicando nel progetto sia il costo complessivo che il costo relativo ad ogni singola annualità.

Il Piano Regionale dell’Offerta Formativa, il cui monte ore massimo è fissato indicativamente in 1.450.000 ore, verrà articolato nel rispetto degli obiettivi secondo le percentuali sotto indicate su base regionale:

 

 

OBIETTIVI - PERCENTUALI INDICATIVE

Formazione di I e II livello e alternanza scuola-lavoro 58%

Formazione continua e permanente 10%

Formazione per ambiti speciali 32%

 

 

Per il l’obiettivo diritto/dovere alla formazione il limite è dato dal numero di interventi relativi al 3° anno attivati per il 2006, cui corrisponderanno nuovi cicli - e quindi primi anni - a partire dal 2007.

I.2 – OBIETTIVI

I.2.1 - FORMAZIONE DI I E II LIVELLO E ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO (FORM.)

Questo intervento rappresenta un'offerta formativa di carattere professionalizzante finalizzata a dotare la persona di requisiti di competenza tali da consentirle di immettersi nel mercato del lavoro e delle professioni anche oltre il 18° anno d’età. Tale obiettivo comprende interventi di qualificazione, specializzazione, formazione iniziale, secondaria e superiore.

In tale obiettivo inoltre potranno essere sperimentati interventi di breve durata (25 ore) da realizzarsi prima dell’attività di stage prevista per l’alternanza scuola-lavoro, al fine di preparare ed accompagnare i ragazzi durante lo stage stesso.. Esso è finalizzato ad assolvere le iniziative di alternanza scuola – lavoro di cui all’art. 4 della Legge n. 53/2003.

 

I.2.2 - FORMAZIONE CONTINUA E PERMANENTE (F.C. e F.P.)

Con la formazione continua e permanente si intende supportare l'individuo, nell'arco di tutta la vita, nel processo di adeguamento delle proprie competenze e conoscenze e della professionalità ai processi di innovazione scientifica, tecnologica, produttiva e organizzativa.

I destinatari degli interventi formativi, che rientrano in questo ambito, sono, pertanto, le lavoratrici ed i lavoratori (sia autonomi che dipendenti) per consentire loro il recupero di una mancata o parziale formazione iniziale, per sostenere i percorsi di evoluzione e promozione professionale, per garantire il mantenimento delle conoscenze di fronte ai processi di trasformazione ed innovazione del lavoro.

Saranno considerati prioritari gli interventi di formazione continua rivolti al personale dipendente dagli enti di formazione i cui livelli occupazionali sono garantiti dal combinato disposto degli artt.2 della L.r.n.25/1993 e 39 della L.r. n.23/2002.

 

I.2.3 - FORMAZIONE AMBITI SPECIALI (F.A.S.)

Formazione Socio Assistenziale

In tale ambito è prevista qualificazione finalizzata a figure professionali operanti nel settore sociale nel rispetto degli standard strutturali ed organizzativi dei servizi e degli interventi socio-assistenziali di cui alla L.r. 5 maggio 1986 n.22, e successive modifiche ed integrazioni. Tali riferimenti normativi dovranno essere riportati nel formulario.

Eventuali diverse esigenze formative manifestate da enti locali e/o organizzazioni di categoria

dovranno essere opportunamente documentate ed allegate agli interventi formativi proposti.

 

Destinatari:

· soggetti privi di titolo conclusivo del secondo ciclo

· soggetti in possesso del titolo conclusivo del secondo ciclo

Requisiti di accesso per entrambe le categorie di destinatari, in dipendenza della figura professionale:

 

· assolvimento dell'ex obbligo scolastico;

· possesso del titolo conclusivo del secondo ciclo.

Durata: 900 ore annue e 1800 ore biennale

 

Formazione per soggetti con deficit di opportunità

L’obiettivo prevede la preparazione di soggetti portatori di svantaggio all'integrazione sociale e lavorativa.

Tali iniziative vanno progettate ad hoc, tenendo conto dell'utenza, dei vincoli legati alle condizioni oggettive e soggettive. L’accesso a tali azioni formative può prescindere dall’assolvimento dell’ex obbligo scolastico e, in tal caso, può farsi riferimento all’art.6 del D.P.R. 12 luglio 2000 n. 257.

Destinatari: disabili, disadattati sociali, detenuti adulti, detenuti minori

Durata:

- HDC da 900 a 1800 ore, se biennale (Orientamento e Preformazione)

- DAD da 350 a 900 ore

- DIS da 500 a 900 ore

- DMI da 500 a 1800 ore (se biennale)

Certificazione: Attestato di frequenza e/o certificato di qualifica professionale e/o attestato di abilitazione e/o certificato di specializzazione a secondo della tipologia dell'intervento.

 

I.2.4 - DIRITTO/DOVERE ALLA FORMAZIONE (D.F.)

Attraverso la formazione professionale si realizza, ai sensi dalla legge n.53 del 28 marzo 2003, il diritto alla formazione sia per quei giovani che scelgono un percorso formativo diverso da quello dell’istruzione, sia per quei giovani che la scuola non riesce ad attirare: in tal caso la formazione rappresenta uno strumento fondamentale di prevenzione del disagio e delle difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro di una fascia significativa della popolazione giovanile.

L'impianto formativo è finalizzato all’educazione attiva e dovrà essere attuato secondo un processo di apprendimento che, facendo leva sull'esperienza di lavoro in laboratorio, fornisce le competenze di base, trasversali e tecnico-professionali, tali da garantire una formazione completa del cittadino.

Potranno essere progettati percorsi di formazione professionale – rivolti alle ragazze e ai ragazzi che, concluso il primo ciclo di studi, manifestino la volontà di accedervi – caratterizzati da curricoli formativi e da modelli organizzativi volti a consolidare e ad innalzare il livello delle competenze di base, a sostenere i processi di scelta dello studente in ingresso, in itinere ed in uscita dai percorsi formativi e la sua conoscenza del mondo del lavoro.

I percorsi sperimentali di formazione professionale devono conformarsi a standard minimi formativi relativi alle competenze di base, onde potere garantire la spendibilità nazionale degli esiti formativi, intermedi e finali, certificati, nonché i passaggi dai percorsi formativi a quelli scolastici.

Tali percorsi devono avere durata almeno triennale, contenere, con equivalente valenza formativa, discipline ed attività attinenti sia alla formazione culturale sia alle aree professionali interessate, consentire il conseguimento di una qualifica professionale riconosciuta a livello nazionale e corrispondente almeno al secondo livello europeo.

Al fine dei passaggi tra i sistemi formativi, dovranno essere necessariamente raggiunte intese con le istituzioni scolastiche. I passaggi tra i sistemi di istruzione e formazione saranno favoriti mediante il conseguimento e il riconoscimento di crediti scolastici e formativi.

 

I.2.5 – MISURE COERENTI POR SICILIA

I contenuti delle schede del POR Sicilia sono disponibili sul sito www.euroinfosicilia.it.

 

1.3. - NUMERO DESTINATARI

Nella seguente tabella viene fissato il numero minimo/massimo di allievi da ammettere alle attività corsuali, distinto per obiettivi:

 

OBIETTIVI NUMERO ALLIEVI

Formazione I e II livello e alternanza scuola-lavoro Da 15 a 20 allievi

Diritto/Dovere alla Formazione Da 15 a 20 allievi

Formazione continua e permanente Da 8 a 25 allievi

Formazione Ambiti Speciali (tranne socioassistenziale)

Da 8 a 12 allievi (HDC)

Da 8 a 10 allievi (DMI, DAD, DIS)

Altri Da 15 a 20 allievi

 

Inoltre, limitatamente a casi particolarmente significativi e debitamente motivati (interventi concertati con scuole pubbliche, allievi in convitto o semi-convitto presso istituti ecc.), il numero degli allievi può superare il limite massimo posto.

 

 

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