Procedure selettive per i passaggi del personale ATA dall’area inferiore all’area immediatamente superiore, ai sensi dell’art.48 del CCNL 24.07.2003
Data: Sabato, 10 giugno 2006 ore 20:45:12 CEST
Argomento: Associazioni


Ai colleghi Assistenti Amministrativi PRECARI


Cari colleghi,


Nulla da dire sul sacrosanto diritto ad avanzamenti di carriera ai quali ogni essere umano ha pienamente diritto, ma sarebbe più doveroso ed opportuno, prima di andare a definire i passaggi tra le aree che riguardano chi è già titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato, stabilire in maniera chiara ed inequivocabile il destino di Voi precari Assistenti Amministrativi, che oggettivamente rappresentate 1/3 di tutti i lavoratori del settore.

Come sapete, purtroppo si sta ingenerando ancora una volta un clima da “si salvi chi può”, tra illusioni e speranze di tutti Voi colleghi che ritenete di poter entrare in ruolo nelle prossime tornate : un punto in più o in meno nella graduatoria può essere determinante per la conquista di un lavoro stabile!!!!!….purtroppo dovrete “dividere “ l’esiguo numero di posti disponibili con i beneficiari dell’art. 48, cioè con i Collaboratori Scolastici.
E’ superfluo ripetere l’inaccettabilità sociale e morale dell’attuale situazione di Voi precari, ma ciò che balza in evidenza è ancora una volta la superficialità con cui le OO.SS. trattano la delicata questione del precariato .
L’art. 48 premia soltanto i Collaboratori Scolastici di ruolo, ma svantaggia e danneggia tutti gli Assistenti Amministrativi, parleremo di questo problema nei prossimi documenti.
L’Anaam quindi ribadisce ancora :
 NO all’art. 48 ;
 Immissione in ruolo di tutti i precari ATA e successivamente avviare le procedure selettive per gli avanzamenti di carriera;
 L’art. 48 non è vantaggioso né funzionale per l’Amministrazione dello Stato.

La battaglia contro il precariato, come sapete, è diventata uno strumento di “campagna elettorale” per tutti, ma credo che finora abbiate visto solo “soluzioni finte “ e dall’esito incerto… ( un esempio..l’inutilità dell’art. 7 ….)
Prima di tutto bisogna porre un limite massimo al tempo di precarietà del rapporto di lavoro, non si può continuare a legittimare la Vostra instabilità lavorativa, non si può accettare come condizione permanente il Vostro continuo spostamento da una sede di lavoro all’altra.
I nuovi assunti sono sempre più precari “usa e getta”, ma credo che tutti i precari quando pensano al futuro, non sono sereni né per il lavoro né tanto meno per la vecchiaia. Ci dicono che evolviamo verso una società americanizzata nella quale ogni individuo dovrà garantirsi in solitudine condizioni di lavoro, assistenza, salute, previdenza e quant’altro…
Credo non siate d’accordo, quindi ci vogliono le azioni e la mobilitazione: prendete coscienza del Vostro ruolo e della Vostra propria professionalità anche se siete precari.
L’Associazione Nazionale degli Assistenti Amministrativi può diventare per Voi l’occasione per aprire nuove strade e segnare primi risultati.
Vi aspetto !!!

Cordialmente

f.to IL PRESIDENTE NAZIONALE
Giuseppe Mancuso







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