BIDELLO TENTA DI VIOLENTARE UNA STUDENTESSA A SCUOLA: ARRESTATO
Data: Domenica, 21 maggio 2006 ore 00:10:00 CEST
Argomento: Comunicati


da Corriere della Sera
Sabato, 20 Maggio 2006

L’aggressione lungo le scale della media di Settala. La ragazza ha reagito e le sue urla hanno richiamato l’attenzione di una compagna

Bidello tenta di violentare una studentessa a scuola: arrestato

Lei, 14 anni, saliva le scale della scuola media per raggiungere le compagne già in classe. Lui, di 68, il bidello «con la caramella sempre in tasca per ingraziarsi le studentesse», l’ha afferrata al volo, l’ha spinta contro il muro ed ha tentato di baciarla e toccarla. Apprezzamenti osceni ed esplicite richieste sessuali si sono susseguiti a raffica, e la ragazzina, terrorizzata, per liberarsi ha dovuto metterci tutta la forza che aveva nelle braccia, così da spingerlo lontano, e in gola, per gridare. E in qualche modo la studentessa è riuscita a liberarsi, grazie anche all’arrivo provvidenziale di un’altra compagna di scuola che ha notato quel che stava accadendo in fondo alle scale ed è corsa a cercare aiuto, costringendo il bidello a lasciar perdere. In lacrime, la ragazza aggredita ha raccontato tutto a un insegnante e poco dopo sono intervenuti i carabinieri: Luigi B., collaboratore scolastico delle medie di Settala, è stato arrestato per violenza sessuale aggravata. Carlo Nocerino è il pubblico ministero che ne ha richiesto la custodia cautelare a San Vittore, Caterina Interlandi il giudice che l’ha convalidata.
È successo tutto giovedì mattina, dopo le nove. Le lezioni erano iniziate da poco e alcune classi si stavano trasferendo dai piani superiori alla palestra. È in questo frangente che il custode, da anni in servizio alle medie di via Verdi, ha aggredito la 14enne. Davanti al giudice, ieri mattina, si è difeso attaccando: «Quella è una ragazzina viziata che dice sempre parolacce e adora passare per vittima. Non è vero che ho tentato di violentarla, io le ho solo dato un buffetto sulle guance e le stavo chiedendo quali lezioni avesse durante la mattinata».
Una spiegazione che non ha convinto il giudice, soprattutto alla luce delle testimonianze concordi di altri due studenti che ai carabinieri hanno raccontato di avere visto il bidello «bloccare la ragazza contro il muro e premerle una mano sulla bocca per soffocarne le grida».
Luigi B. è stato licenziato in tronco e, nei prossimi giorni, qualora dovesse ottenere la libertà, dovrà anche cercarsi una casa, perché nel suo appartamento ricavato all’interno della scuola non potrà rimettere piede.
Dalle indagini dei carabinieri, non ancora concluse, risulta che il bidello, sorpreso all’interno della scuola con qualche bicchierino di troppo nello stomaco, avesse un debole per le studentesse. «Voleva a tutti i costi che entrassimo nel suo gabbiotto per prendere i dolci e le caramelle - hanno raccontato alcune ragazzine - in cambio ci chiedeva di baciarlo».

Biagio Marsiglia






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