Blocco delle Assunzioni
Data: Venerdì, 19 luglio 2002 ore 15:58:40 CEST
Argomento: Opinioni


COMUNICATI STAMPA

GILDA: miopia politica e insensatezza nelle scelte del governo sul blocco delle assunzioni.

Appare in tutta evidenza gravissima la scelta di azzerare le assunzioni nella scuola. Gli effetti saranno devastanti, a risentirne saranno soprattutto gli studenti alle prese con i soliti balletti dei supplenti, la qualità della scuola in generale e i docenti precari condannati ormai definitivamente al precariato a vita, alla demotivazione professionale e personale. Non sono queste le scelte che collocano l'Italia nell'Europa del paesi civili. La scure sulla scuola denota una grave mancanza di attenzione al valore delle istituzioni scolastiche, della cultura e del futuro del nostri giovani.
Altrettanto grave e immotivata appare l'esclusione della Federazione GILDA - UNAMS dall'incontro di oggi.
La Gilda Unams esprimerà formalmente la propria protesta nell'incontro con il ministro Moratti previsto per martedì 23.
ROMA, 17-07-2002
Il Coordinatore Nazionale
prof. Alessandro Ameli
 

ANP ASSOCIAZIONE NAZIONALE PRESIDI

A distanza di quasi un mese e mezzo dalla manifestazione nazionale di protesta contro il blocco dei concorsi per il reclutamento dei dirigenti scolastici - organizzata dalla scrivente Associazione a Roma lo scorso 3 giugno - dobbiamo purtroppo constatare che non è stato compiuto alcun passo avanti sulla strada della soluzione di questo ormai annoso problema. E ciò, nonostante nell'incontro, svoltosi al MIUR al termine della manifestazione tra una nostra delegazione ed il Capo Dipartimento, dott. Pasquale Capo, e il Direttore del Personale, dott. Antonio Zucaro, fosse stato confermato, da parte dei responsabili dell'Amministrazione, di aver da tempo predisposto tutti gli adempimenti tecnici necessari per l'emanazione del bando ed espressa l'intenzione di darvi corso in tempi brevissimi, non appena ricevuto il "via libera" dai livelli di decisione politica.
In proposito, risulta ancora necessario richiamare le nostre proposte, peraltro già formalizzate e concordate a conclusione dell'incontro citato, con le quali si individuavano le condizioni minime per superare la situazione determinata dal blocco dei concorsi intervenuto ad inizio aprile, ovvero:

la definizione immediata del numero complessivo dei posti da mettere a concorso secondo le procedure previste dalle norme in vigore (in base i nostri calcoli, intorno alle 4000 unità, ma, in ogni caso, non certo nell'ordine delle 1500 ipotizzate nel comunicato di codesto Ministero in data 24 maggio scorso);

la conseguente e tempestiva indizione - una volta determinato il fabbisogno generale - del bando di concorso riservato ai presidi incaricati triennalisti, che deve svolgersi secondo un percorso abbreviato e differenziato;

l'ufficializzazione dei termini di indizione e di espletamento del concorso ordinario, aperto a tutti gli altri aventi diritto, nei tempi più brevi possibili, sia pure scaglionati a seconda delle esigenze di copertura dei posti dirigenziali.

Nel confermare l'impostazione già concordata, sollecitiamo i Ministri in indirizzo, vista l'urgenza di colmare i vuoti nell'organico dirigenziale (che già con l'inizio del prossimo anno scolastico ascenderanno a circa 2400) a pronunciarsi definitivamente sull'argomento nel più breve tempo possibile, anche tenendo conto del fatto che il disegno di legge per la Finanziaria 2003 potrà consentire il reperimento degli ulteriori fondi che si rendessero eventualmente necessari per l'espletamento delle procedure concorsuali e d'immissione in ruolo.
In attesa di un positivo riscontro, inviamo distinti saluti.
Il Presidente Nazionale
Giorgio Rembado

 

CGIL SCUOLA
Immissioni in ruolo nella scuola pubblica: nessuna!
Comunicato stampa di Enrico Panini
Stiamo inviando un esposto alla magistratura per denunciare la sparizione di 30.000 assunzioni in ruolo nella scuola per le quali esisteva un impegno formale fin dal 2000.
In questi giorni inviteremo i lavoratori docenti ed ata a firmare migliaia di denunce e a sottoscrivere appelli per ribadire con forza che la decisione di non immettere in ruolo entro luglio rappresenta una scelta politica gravissima contro i diritti degli studenti ad avere insegnanti stabili, contro le aspettative dei lavoratori precari, contro la scuola pubblica.
Ci sono oltre 100.000 posti liberi nella scuola e si sceglie di non nominare secondo i tempi che lo stesso Governo si è dato.
E' inaccettabile che gli unici interessi da salvaguardare per questo Governo siano quelli delle scuole private mentre la scuola pubblica è ridotta al rango di un limone da spremere per ricavare risorse da utilizzare altrove.
Roma, 17 luglio 2002

 

Dichiarazione di DANIELA COLTURANI
Segretario Generale CISL SCUOLA
Per il momento non sarà effettuata nessuna assunzione in ruolo.
L'incontro di stamane ha ufficializzato ciò che temevamo ed abbiamo più volte denunciato.
Per la prima volta registriamo la mancata autorizzazione all'assunzione di docenti ed ATA: è un grave segno di discontinuità che non rispetta procedure concorsuali e programmazione delle nomine, elementi noti a tutti.

L'efficientismo mostrato oggi nel definire procedure per le assunzioni di supplenti a garanzia dell'avvio del prossimo anno scolastico non attenua lo sconcerto per la scelta di precarizzazione del lavoro nella scuola che disattende attese di stabilizzazione del posto di lavoro per il personale e non garantisce continuità didattica e di servizio.
 

Roma, 17 luglio 2002
SNALS SCUOLA

"E’ sorprendente il fatto che ad oggi – ha affermato il Segretario Generale dello SNALS, Fedele Ricciato – il Tesoro non abbia ancora emanato l’atto autorizzativo indispensabile per dar corso alle assunzioni in ruolo, entro il 31 luglio, delle 21mila unità di personale, nonostante il Ministro Moratti abbia avanzato al riguardo una precisa richiesta."
"Le 21mila assunzioni – ha proseguito Ricciato - non coprirebbero, tra l’altro, neppure il normale turnover e lascerebbero scoperti ben altri 80mila posti, necessari per il regolare funzionamento delle istituzioni scolastiche operanti in regime di autonomia. L’eventuale ricorso alle supplenze, non solo alimenterebbe situazioni di precariato ma, quel che è più, non comporterebbe un’apprezzabile riduzione di spesa."
"Le conseguenze di una politica scolastica senza una puntuale programmazione – ha precisato Ricciato – ricadono sulla serietà della scuola e sull’esercizio del diritto allo studio e dalle pari opportunità formative."
"Non vorremmo – ha concluso Ricciato – che ancora una volta il personale della scuola fosse chiamato a sacrifici per ripianare un disavanzo di bilancio e che le scelte di Governo nascondessero una precisa strategia volta a non consentire il pieno funzionamento della scuola dell’autonomia ed a vanificare la funzione istituzionale della scuola statale."
 

UIL SCUOLA 17.07.02
Immissioni in ruolo
Di Menna (Uil Scuola):
Incertezza sul numero delle immissioni in ruolo
e certezza che non avranno effetti da settembre 2002:ciò è doppiamente negativo

Sulle immissioni in ruolo rimane l’incertezza sul numero e la certezza che non avranno effetti per il prossimo anno scolastico: ciò è doppiamente negativo - spiega il segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna.
La mancata immissione in ruolo del personale:
- Non ha giustificazioni in termini di risparmi
- Non rispetta i diritti delle persone
- Fa crescere le condizioni di precarizzazione.
Attendiamo l’emanazione del decreto con il numero delle assunzioni, in presenza di 82 mila posti vacanti - aggiunge Di Menna.
A questo punto è urgentissimo un incontro con il ministro Moratti - precisa il segretario della Uil Scuola.
Anche in relazione ad altri aspetti che riguardano gli interventi del governo sulla scuola (in particolare per avere certezze sul piano di investimenti per la scuola) la Uil scuola si riserva di proporre agli altri sindacati, per l’avvio dell’anno scolastico, iniziative di mobilitazione, non escluso lo sciopero.

 







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