ANCORA CAOS INTORNO AL SUPERPUNTEGGIO DI MONTAGNA
Data: Venerd́, 19 maggio 2006 ore 00:15:00 CEST
Argomento: Opinioni


Ancora caos intorno al superpunteggio

 di Vincenzo Brancatisano

 Il Cga di Palermo ha respinto il ricorso presentato dal Csa di Catania e dal ministero dell'Istruzione - Retrocessione dei docenti che si sono avvantaggiati del bonus? E intanto ai precari non resta che attendere
 Superpunteggio della montagna, ancora caos nella scuola. Il Cga di Palermo ha confermato in sede d'appello la sospensione delle graduatorie permanenti provinciali di Catania e di Enna decisa nei mesi scorsi dal Tar di Catania. Intanto Titti De Simone, deputata di Rifondazione comunista, risponde alle accuse del ministro uscente Carlo Giovanardi e di Beniamino Brocca, che nel corso di un convegno organizzato dalla Gilda avevano attribuito a lei la responsabilità dell'introduzione del superpunteggio. Nel frattempo la Flc Cgil, che ha appena lanciato la campagna nazionale per il superamento del precariato scolastico, una bella grana per il centrosinistra al governo, si schiera a favore della conservazione dei diritti acquisiti grazie al superpunteggio, pur chiedendone l'abolizione.
 Di parere opposto sono invece i giudici amministrativi siciliani, che reputano illegittima, perché iniqua e illogica, la supervalutazione di chi insegna sopra i 600 metri sul livello del mare. Il Cga (presidente Virgilio, relatore Giaccardi) con ordinanza del 27 aprile 2006 ha confermato il provvedimento con il quale il Tar di Catania del gennaio scorso aveva sospeso (con decorrenza però dal 1 settembre 2006, per non turbare l'andamento dell'anno scolastico in corso) le graduatorie permanenti provinciali di Enna e di Catania e aveva nel contempo rinviato gli atti alla Corte costituzionale. Quest'ultima deve ora esprimersi sulla legittimità della supervalutazione.
 Il ricorso al Tar di Catania era stato promosso da un gruppo di docenti che s'era visto sorpassare dai colleghi nelle graduatorie, grazie alla supervalutazione del servizio prestato in uno o nei due anni precedenti. E il Tar ha sollevato la questione di legittimità del doppio punteggio per sospetti di grave violazione di alcuni principi costituzionali, che avrebbe procurato un ingiusto premio ad alcuni docenti fondato non sul merito e neppure su provate situazioni di disagio ma semplicemente – si legge nell'ordinanza – per "essersi trovati, del tutto casualmente e senza alcun merito, nel posto giusto al momento giusto". Non si vede, scrive il Tar, "quale possa essere l'aggravio ed il disagio patito da un docente impegnato in una scuola situata in un comune classificato di montagna, al di sopra dei seicento metri, in un'epoca di motorizzazione di massa, con una viabilità ormai capillare, con mezzi pubblici di trasporto su gomma assai diffusi ed in grado di collegare agevolmente qualsiasi località, anche quella più appartata, e con locali scolastici muniti di adeguati dispositivi di riscaldamento, elettrici o a gas". Anzi, "risulta quanto mai evidente il profilo di irragionevolezza per "anacronismo normativo" non potendo la situazione attuale delle scuole di ogni ordine e grado essere equiparata, sia pure lontanamente, a quella, ben diversa, delle scuole elementari pluriclassi, situate in zone disagiate".
 Il Cga ha ora rigettato il ricorso presentato dal Csa di Catania e dal ministero dell'Istruzione, che invece difende il bonus. è a questo proposito molto singolare che il ministero dell'Istruzione difenda davanti ai giudici il doppio punteggio di montagna proprio negli stessi giorni in cui un altro ministro, Carlo Giovanardi, firma addirittura una petizione online contro lo stesso superpunteggio. La petizione, arrivata a quota 3600 firme, è stata appoggiata, come abbiamo riferito, anche da docenti e presidi siciliani come Concetta Scavo, preside del secondo Circolo di Biancavilla e Antonella Grosso dirigente dell'istituto Fermi di Catania, ed è reperibile alla pagina web http://www.politeia.emr.it/petizione/.
 L'ordinanza del Cga è di notevole portata poiché potrebbe condurre alla retrocessione dei docenti che si sono avvantaggiati del punteggio doppio. «Ora che anche i giudici d'appello hanno dato ragione ai ricorrenti – commenta l'avvocato catanese Fabio Rossi, legale dei ricorrenti – si darà il massimo impulso alle azioni esecutive, affinchè siano prontamente e integralmente ripristinate le posizioni dei docenti danneggiati dall'assurda disposizione di legge».
 Titti De Simone intanto spiega: «Le accuse strumentali che mi sono state rivolte da Brocca e Giovanardi in merito alla questione del punteggio di montagna appaiono quanto mai paradossali. Gli atti parlamentari e le numerose dichiarazioni rilasciate in merito da quando il punteggio di montagna è stato inserito testimoniano in modo chiaro ed inequivocabile quale sia stata la mia posizione e di come mi sia battuta per la sua abrogazione. All'inizio di una nuova legislatura che mi vede parte della maggioranza e non più dell'opposizione intendo ribadire che il mio punto di vista in merito non si è modificato». Migliaia di precari ora attendono.


Nota: Quotidiano di Sicilia 18 Maggio 2006






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