Anche Catania la mostra didattica '' La Rosa Bianca - Volti di un'amicizia''.
Data: Luned́, 15 maggio 2006 ore 12:23:44 CEST
Argomento: Eventi


Per iniziativa della Residenza Universitaria Alcantara e del Collegio Universitario d'Aragona la mostra didattica "La Rosa Bianca I volti di un'amicizia" sarà visitabile nella settimana 22-28 maggio 2006 presso l'Auditorium del Collegio Universitario d'Aragona, via Ventimiglia 184, coi seguenti orari

10.00-13.00,
16.30-19.30.
Sarà possibile prenotare visite guidate per le scuole chiamando il n° 3347717463.
L'ingresso è gratuito.
Il giorno 24 maggio, ore 19.00, presso la stessa sede ci sarà una tavola rotonda con Davide Rondoni, poeta e scrittore, e Annette Schöningh, curatrice della mostra, sul tema "Identità e Potere". 

Dott. Guido Vassallo
Direttore
Residenza Universitaria Alcantara
via Caronda, 129
95128 CATANIA
tel. +39 (0)95 7169638
e-mail: alcantara@arces.it
www.arces.it/alcantara

Nell’estate del 1942 e nel febbraio del 1943 alcuni studenti della facoltà di medicina di Monaco di Baviera distribuiscono volantini firmati “Rosa bianca” che incitano alla resistenza contro Hitler e chiedono libertà per il popolo tedesco. Perché rischiano la vita? Che cosa li unisce? Da dove nasce in loro il coraggio e il giudizio?

La “Rosa Bianca” non è innanzitutto un gruppo di resistenza, quanto piuttosto un gruppo di persone unite da una profonda amicizia: Alexander Schmorell, Sophie Scholl, Hans Scholl, Willi Graf, Kurt Huber, Christoph Probst, Traute Lafrenz e altri. “Del gruppetto che ho radunato qui avrai già sentito parlare. Ti rallegreresti di questi volti se li potessi vedere. L’energia che vi investiamo rifluisce intatta nel nostro cuore” scrive Hans Scholl.

La mostra cerca di approfondire le figure dei sei protagonisti più rilevanti e la loro amicizia. Ne presenta i percorsi di vita dando la parola a loro - attraverso citazioni da lettere e diari - ma anche ai loro amici e ai testimoni viventi. Ne emergono ritratti di persone cui il senso religioso permise di vivere la realtà intensamente, di fare incontri incisivi e di crescere nella certezza e nella speranza. Il racconto della loro esperienza emerge dalle comuni letture, dalla reciproca amicizia, dalla passione per la bellezza - in particolare nell’ambito della natura e della musica - e per la verità, fino al coraggio di una decisione.

La mostra illustra poi il contesto storico in cui questi studenti si trovano ad agire: la vita dei giovani nella Germania nazionalsocialista, l’università di Monaco, la guerra in Russia, un periodo di tirocinio come medici svolto insieme sul fronte orientale. Infine, le lettere d’addio, che concludono la mostra e rendono evidente la possibilità di vivere in libertà anche una condizione di estrema oppressione. Così scrive uno degli studenti alla madre, poco prima di essere giustiziato: “Ti ringrazio di avermi dato la vita. Se la guardo per quella che è, è stata un’unica strada verso Dio.”







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