PUNTEGGIO DI MONTAGNA...E SE VENISSERO REVOCATE LE NOMINE IN RUOLO EFFETTUATE?
Data: Luned́, 15 maggio 2006 ore 00:12:31 CEST
Argomento: Comunicati


La Cgil Scuola difende i punti di montagna
Il sindacato vuole l’abolizione solo per il futuro
 
Di Vincenzo Brancatisano
 
8 maggio 2006 – La Flc Cgil difende i punti acquisiti dai precari della scuola grazie alla supervalutazione del servizio di montagna. “La FLC – si legge in una nota redatta dal sindacato dopo un incontro con il Miur – ha ribadito che l’operazione di revisione della tabella deve essere organica, garantendo i punteggi già acquisiti”. La Flc chiede comunque che il superpunteggio venga abolito.
Quello della difesa dei diritti acquisiti è un tema caro alla Cgil. Ma al sindacato, che pure deve dare una giustificazione all’oceano di consulenze fornite in questi due anni a docenti che poi hanno scavalcato altri grazie al superpunteggio, sfugge la considerazione che continuando a difendere i diritti dei precari, acquisiti grazie a norme ingiuste (di cui esso sindacato chiede infatti l’abrogazione), non si fa altro che svilire la già sputtanata credibilità delle graduatorie? Che ci stanno a fare i sindacati? Dopo l’approvazione della legge 143/2004 i sindacati avrebbero dovuto mettersi di traverso per rimandare al mittente il superpunteggio in questione: s’erano create le condizioni in occasione del successivo decreto omnibus, nell’ambito del quale il Parlamento abolì l'estensione della retroattività agli anni precedenti il 2003/2004. Invece, dopo avere sprecato tutte le energie contro la valutazione del servizio militare, riuscendo a far ritirare la relativa norma, e salvando la scuola dalla temuta deriva militarista (sic), hanno fatto consulenza a migliaia di precari che si sono avvantaggiati del superpunteggio, salvo poi riempirsi la bocca circa non meglio precisati ricorsi al Tar contro il superpunetggio e, dulcis in fundo (si fa per dire), difendere i diritti acquisiti dei docenti che si sono avvantaggiati sulle spalle di altri. Dimentica la Flc che ci sono processi in corso e che la stessa Corte Costituzionale è chiamata a dirimere la questione di legittimità costituzionale sollevata dal Tar di Catania. L’eventuale dichiarazione di illegittimità costituzionale del superpunteggio, secondo alcuni giuristi, potrebbe condurre addirittura alla revoca del ruolo conseguito grazie alla supervalutazione contestata. La difesa dei diritti acquisiti grazie al superpunteggio porterebbe forse la Cgil scuola a contestare la sempre più attesa sentenza della Consulta? Sarebbe un assurdo che si aggiungerebbe a tanti altri. Le sentenze della Consulta producono vuoti normativi che devono poi essere colmati dal Parlamento. E il Parlamento, ora, non è più tanto nemico della Cgil…






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