La biografia
Giorgio Napolitano nasce a Napoli il 29 giugno 1925. Nel 1945 aderisce al
Partito comunista italiano e due anni dopo si laurea in giurisprudenza
all'Università di Napoli, con una tesi di economia politica su "Il mancato
sviluppo industriale del Mezzogiorno dopo l'unità e la legge speciale per Napoli
del 1904".
Dal 1946 al 1948 fu nella segreteria del Centro Economico Italiano per il
Mezzogiorno presieduto dal sen. Paratore. Fu attivo nel Movimento per la
Rinascita del Mezzogiorno fin dalla sua nascita (dicembre 1947) e per oltre 10
anni.
Eletto per la prima volta alla Camera dei Deputati nel 1953, ne è stato
membro per dieci legislature, essendo sempre rieletto nella circoscrizione di
Napoli, fino al 1996. La sua attività parlamentare si è svolta per un lungo
periodo in seno alla Commissione Bilancio e Partecipazioni Statali,
concentrandosi - anche nei dibattiti in Assemblea - sui problemi dello sviluppo
del Mezzogiorno e sui temi della politica economica nazionale.
Nello stesso tempo veniva svolgendo un'intensa attività pubblicistica,
collaborando in particolare alla rivista "Società" e (dal 1954 al 1960) alla
rivista "Cronache meridionali" con saggi sul dibattito meridionalista dopo la
Liberazione e sul pensiero di Guido Dorso, sulle politiche di riforma agraria e
sulle tesi di Manlio Rossi-Doria, sull'industrializzazione del Mezzogiorno.
Tra il 1969 e il 1975, seguì principalmente i problemi della vita culturale,
come responsabile della politica culturale del PCI. Grande successo, con
traduzioni in oltre 10 paesi, ebbe il suo libro "Intervista sul PCI" con Eric
Hobsbawm (Laterza 1975). Fu poi - nel periodo della solidarietà democratica
(1976-79) - portavoce del PCI, anche nei rapporti con il governo Andreotti, sui
temi dell'economia e del sindacato. All'esperienza di quel periodo dedicò il
libro "In mezzo al guado" (1979).
Nel 1981 fu eletto Presidente del gruppo parlamentare comunista alla Camera
dei Deputati, incarico che mantenne fino al 1986 partecipando attivamente a
tutti i dibattiti di politica generale e alla vita dell'istituzione.
Negli anni '80 venne crescendo il suo impegno sui problemi della politica
internazionale ed europea, sia nella Commissione Affari Esteri della Camera dei
Deputati, sia come membro (1984-96) della delegazione italiana all'Assemblea
dell'Atlantico del Nord, sia attraverso molteplici iniziative di carattere
politico e culturale. Già a partire dagli anni '70, svolse una vasta attività di
conferenze all'estero: negli istituti di politica internazionale in Gran
Bretagna e in Germania, nelle Università degli Stati Uniti (Harvard, Princeton,
Yale, Chicago, Berkeley, SAIS e CSIS di Washington).
Il suo impegno europeistico si manifestò attraverso la partecipazione al
Parlamento europeo, di cui fu eletto membro nel 1989, e attraverso numerose
missioni all'estero, compreso il ciclo di conferenze tenute negli Stati Uniti
dopo la storica svolta segnata dalla caduta del muro di Berlino e dei regimi
comunisti in Europa centrale e orientale. Le conferenze furono raccolte nel
libro "Europa e America dopo l'89" (Laterza, 1992) dedicato anche a una
riflessione sul "crollo del comunismo" e sui "problemi della sinistra".
Il suo costante contributo alla battaglia europeistica è stato sancito
dall'elezione, nel 1995, a Presidente del Consiglio Italiano del Movimento
europeo. Dopo la conclusione della sua attività di governo come Ministro
dell'Interno, rieletto nel 1999 membro del Parlamento europeo, è stato chiamato
a presiederne la Commissione Affari Costituzionali.
La sua dedizione alla causa della democrazia parlamentare e il suo contributo
al riavvicinamento tra la sinistra italiana e il socialismo europeo, gli sono
valsi il conferimento - nel 1997 ad Hannover - del premio internazionale
Leibniz-Ring per l'impegno "di tutta una vita".
E’ stato Presidente della Camera dei Deputati dal 1992 al 1994.
Dal maggio 1996 all'ottobre 1998 Ministro dell'Interno nel governo Prodi.
Dal giugno 1999 al giugno 2004 è stato Presidente della Commissione per gli
Affari Costituzionali del Parlamento europeo.
Giorgio Napolitano è Presidente della Fondazione della Camera dei Deputati
dal 1° agosto 2003.
Pubblicazioni
Nel 1962 pubblicò il suo primo libro "Movimento operaio e industria di
Stato", con particolare riferimento alle elaborazioni di Pasquale Saraceno.
"Intervista sul PCI" con Eric Hobsbawm (Laterza 1975)
"In mezzo al guado" (1979), è dedicato al periodo della solidarietà
democratica (1976-79), quando era portavoce del Pci.
Il libro "Oltre i vecchi confini" (Mondadori, 1988), affrontò le
problematiche emerse negli anni del disgelo tra Est e Ovest (presidenza Reagan
negli USA e leadership di Gorbaciov nell'URSS).
Agli anni della drammatica XI legislatura, vissuta come Presidente della
Camera dei Deputati, dedicò il libro, in parte sotto forma di diario, "Dove va
la Repubblica - Una transizione incompiuta" (Rizzoli, 1994).
Il suo più recente libro (2002) ha avuto per tema, e per titolo, una "Europa
politica".