Domenica, 7 Maggio 2006
Alunni e insegnanti si sono sentiti male dopo aver cenato a Chianciano
Intossicati in gita: 19 in ospedale
Paura per una scolaresca della media Saverio Nitti
Fuori programma per una scolaresca di terza media in viaggio in Toscana per la tradizionale gita di fine anno, a poche settimane dagli esami. Durante l'ultima tappa nella Valdichiana Senese gli alunni hanno accusato malesseri legati a una probabile intossicazione tanto che 19 di loro, con grande preoccupazione degli insegnanti, sono stati costretti a farsi curare nell’ospedale di Nottola, a Montepulciano.
Il gruppo della scuola media inferiore «Saverio Nitti» era partito la mattina del 3 maggio. Il programma li aveva portati prima a Volterra e San Gimignano e, il giorno successivo, a Siena e a Cortona, sulle orme del Beato Angelico.
Venerdì sera, intorno all’ora di cena, la scolaresca, composta da 44 ragazzi, professori e accompagnatori per un totale di 50 persone, era a Chianciano. Alcuni di loro hanno iniziato a lamentare folori addominali molto forti, molti hanno vomitato e uno, in preda agli spasmi, è perfino svenuto.
A quel punto i ragazzi sono stati accompagnati in ospedale: cinque sono stati trattenuti per l’intera nottata e, di questi, tre sono stati ricoverati in pediatria dove si trovano ancora. Hanno accusato febbre alta ed è stato deciso di tenerli in osservazione.
Grande concitazione nelle famiglie. I genitori, avvertiti dagli insegnanti durante la notte, hanno raggiunto l'ospedale e quanti hanno potuto hanno riportato i propri figli a casa.
Sull'intossicazione alimentare sta indagando la Asl della Valdichiana, ma sarà un’indagine lunga e laboriosa visto che la scolaresca ha mangiato in posti diversi anche fuori dalla provincia di Siena.
È la seconda volta, nel giro di un mese, che gli ospedali senesi si trovano a fronteggiare intossicazioni alimentari.
Era il 4 aprile scorso quando i medici del policlinico di Siena si sono trovati a curare 44 studenti di una media inferiore di Pordenone. Anche allora fu fatta una indagine per cercare il cibo che aveva provocato l'intossicazione, che però non è stato trovato.