Scatta la riforma dell'accreditamento degli enti della formazione professionale in Sicilia
Data: Marted́, 25 aprile 2006 ore 16:21:01 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Palermo 25.4.2006.  Cambia il mondo della formazione professionale in Sicilia. Nel 2006 entrano in

vigore nuove regole per gli enti orientativi e formativi che operano nella nostra regione.

Delle nuove disposizioni si è parlato nel corso di in convegno dal titolo «Verso un accreditamento di qualità. Corso di specializzazione per auditor di accreditamento». Ad organizzare l'incontro, il Dipartimento di Formazione professionale dell'assessorato regionale al Lavoro con il patrocinio del ministero Lavoro e del Fondo sociale europeo.

Gli interventi si sono articolati intorno al tema delle disposizioni 2006 per l'accreditamento delle sedi orientative e formative degli organismi operanti nel territorio della Regione siciliana, norme approvate di recente dall'assessore regionale al Lavoro Francesco Scoma.

Sono intervenuti al seminario, oltre a Scoma che ha concluso i lavori; Alessandra Russo, Dirigente generale del dipartimento regionale Formazione professionale; Anna Leto, Dirigente servizio di Monitoraggio valutazione sistemi informativi; Claudia Montedoro, Dirigente area risorse umane e strutturali dei sistemi formativi Isfol; e Giuseppe Indovina, coordinatore regionale task force Isfol.

Dai lavori del seminario è emerso che la novità più rilevante nel sistema di accreditamento per il 2006 è il bando aperto. La sua introduzione permette agli enti di formazione ed orientamento siciliano di iscriversi in qualunque momento, senza scadenze temporali.

«Le disposizioni – ha commentato l'assessore Scoma – prevedono due nuove scelte gestionali: l'adozione del bando aperto e l'informatizzazione di tutte le attività relative all'accreditamento, dalle istanze agli audit, dal sistema di comunicazioni tra l'Amministrazione e gli organismi e le relative sedi operative. L'innovazione più sentita è certamente il bando aperto: in sostanza in qualunque momento ogni ente potrà accreditarsi presso la Regione Siciliana per svolgere i corsi, purché risponda a criteri e parametri di qualità certificata. Si tratta – ha aggiunto l'assessore regionale al Lavoro – di un'innovazione importante che coinvolge e valorizza un patrimonio professionale e di risorse umane indispensabili per la nostra regione, oltre a riguardare il futuro dei nostri giovani e dei numerosi operatori che gravitano intorno agli enti di formazione».

L'approvazione delle disposizioni 2006 per l'accreditamento è arrivata da parte dell'assessorato dopo un confronto fra la Commissione regionale Impiego e le parti sociali, i sindacati di categoria e i rappresentanti degli enti di formazione.

L'obiettivo è quello di innalzare gli standard qualitativi della formazione come ormai richiesto da un mercato del lavoro sempre più complesso e globalizzato. Spesso, i giovani siciliani che provano a cimentarsi con la realtà produttiva europea incontrano difficoltà derivanti da una scollatura fra il mondo della formazione e quello del lavoro. Per sanare questo gap la Regione ha deciso di svecchiare un sistema ingessato ed inserire il sistema di accreditamento sin dal 2003. Quest'anno, la nuova svolta con l'introduzione del bando aperto che, non prevedendo scadenze capestro, mette gli enti in condizione di adeguarsi per poi chiedere l'accreditamento alla formazione. Un requisito ormai indispensabile per operare e ricevere finanziamenti da parte della Regione. La modalità prevede vari passaggi: informatico, cartaceo e l'ispezione degli auditors.

In un primo momento, l'ente di formazione chiede di accreditarsi attraverso un percorso informatico in cui si forniscono i dati utili e l'autocertificazione dei requisiti in possesso; in una seconda fase, segue la comunicazione cartacea. L'iter si conclude con la visita degli auditors il cui compito è appurare in loco l'esistenza dei requisiti dichiarati nell'autocertificazione.

Le disposizioni del 2006 prevedono un percorso diverso per gli enti già accreditati per cui è necessaria una sorta di ricognizione dei dati già forniti.

Per gli auditors esiste la possibilità di sospendere in via provvisoria l'accreditamento, in attesa che l'ente si adegui e qualora non si tratti di inadempienze strutturali o di particolare gravità.

Con l'inizio delle verifiche di «audit» presso le sedi operative sta per concludersi la prima fase dell'accreditamento. Le verifiche per gli enti che l'hanno richiesto, infatti, sono ancora in corso e fino ad oggi hanno riguardato il 23 per cento del totale. Attualmente risultano «provvisoriamente» accreditati 1.591 Enti di formazione e 2.571 sedi operative.

L'osservazione e l'analisi delle risultanze hanno messo in evidenza la necessità di dotarsi di un sistema generale di gestione, che è stato elaborato con il supporto straordinario della Task-Force Isfol, che consenta all'Amministrazione regionale e agli organismi di interagire.

«Le nuove disposizioni – ha spiegato Alessandra Russo – sono in linea con l'assunto di base che prevede per chi vuole operare nel campo della formazione in Sicilia il possesso di standar minimi di qualità». E rivolgendosi ai numerosi operatori della formazione presenti al convegno, li ha invitati a collaborare con gli auditors senza pregiudizi: «Non guardate loro come ispettori, ma come un supporto alla vostra attività affinché la formazione in Sicilia funzioni al meglio».

Gli enti di formazione ed orientamento siciliani dovranno essere in grado di esibire requisiti minimi di qualità quali strutture idonee, classi, banchi e attrezzature necessari a garantire un livello di formazione rispondente agli standard richiesti.

È anche prevista l'introduzione di una figura specializzata di cui dovrà dotarsi ogni ente di formazione per trattare con gli auditors. Un ruolo di interfaccia con l'amministrazione regionale per cui saranno indetti specifici corsi di formazione.

maria modica

 







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