SUPPLENZE, CLASSI SCOPERTE AFFIDATE AI BIDELLI
Data: Marted́, 25 aprile 2006 ore 00:05:00 CEST
Argomento: Comunicati


Supplenze: classi scoperte affidate ai bidelli

 di Chiara Benotti

 La denuncia arriva dalla Flc, che segnala anche l’utilizzo improprio dei docenti di sostegno
 IL CASO
 Docenti di sostegno agli scolari disabili utilizzati in supplenze, classi "scoperte" affidate ai bidelli, classi smembrate e bambini ripartiti in altri gruppi-classe perché non arriva il supplente di turno.
 La situazione appena descritta non accade a Palermo o in altre città del Meridione, dove problemi come quelli appena esposti sono denunciati con maggiore frequenza di quanto invece non accade nel Settentrione del Paese.
 La situazione citata in apertura si verifica, invece, nelle 49 scuole del Pordenonese perchè mancano i fondi per le supplenze brevi. Risultano accreditati, invece, migliaia di euro pubblici alle scuole paritarie (9 milioni 217 mila 514 euro in Friuli, 532 milioni 310 mila 844 euro nel Belpaese) e alle famiglie che scelgono le aule non statali per i figli (totale 30 milioni di euro dal Moncenisio all'Etna, per 112 mila alunni).
 "Scuole in bolletta alla voce supplenze brevi: mancano 2 milioni di euro alle casse dei 49 istituti provinciali - denunciano i sindacalisti Flc-Cgil Carla Franza e Gianfranco Dall'Agnese -. In molti circoli didattici si utilizza il docente di sostegno agli alunni disabili per supplire i colleghi assenti, sottraendo un servizio alle fasce deboli e violando la legge. Il fenomeno vistoso è l'aumento delle ore eccedenti del personale di ruolo, cioè lo straordinario impiegato in supplenze e pagato con un capitolo di bilancio a parte e che deve essere rifinanziato con urgenza".
 Il 2005 ha conteggiato in supplenze brevi un "budget" di spesa per le scuole territoriali di 2 milioni 829 mila e 106 euro. Nel 2006 sono stati accreditati 897 mila 629 euro: ecco perché i docenti di sostegno e bidelli si usano come "jolly", per tamponare le assenze. A conti fatti, il taglio sulle supplenze brevi dovrebbe stabilizzarsi a quota 21.25%, nel 2006. Servizio scuola e precari, penalizzati: decine di precari iscritti nelle graduatorie di istituto avranno meno lavoro, a fronte di un aumento numerico dei supplenti della scuola.


Nota: Mess.Veneto





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