Rita Borsellino:Cantiere tematico Diritto allo studio - scuola
Data: Luned́, 17 aprile 2006 ore 13:32:00 CEST
Argomento: Opinioni


Problematiche del settore

I contenuti fondamentali del programma relativo al Cantiere sul Diritto allo studio, possono essere individuati in alcune scelte di fondo che segnano la discontinuità con la politica finora attuata sulla scuola. Esse evidenziano la necessità di operare con coraggio un cambiamento che faccia dell’Istituzione scolastica nella nostra regione uno strumento di crescita umana e sociale, un luogo dove sia possibile la realizzazione delle aspirazioni degli studenti e delle studentesse e il riscatto dall’emarginazione, dalla illegalità e da ogni forma di discriminazione.

Il programma pertanto è finalizzato a promuovere un sistema scolastico pubblico, statale, efficiente ed efficace, che può essere il risultato non di una politica del risparmio, ma, piuttosto, di un piano di investimenti canalizzati in servizi, strutture, attrezzature e formazione.

Potenzialità /criticità

Durante i lavori del cantiere sono stati rilevati i seguenti aspetti critici dell’attuale situazione scolastica siciliana:

carenze strutturali

- di ordine economico: mancanza di finanziamenti per supporti e servizi ( la spesa corrente per il funzionamento è ogni anno decurtata del 20%)

- relative all’edilizia: il 60% degli edifici scolastici non risponde alle norme di sicurezza e il 50% è in affitto.

- di ordine culturale: la scuola non è pervasiva nel territorio e di conseguenza la sua azione educativa ha una ricaduta molto limitata.

- di ordine organizzativo istituzionale: disfunzioni legate alla concentrazione di competenze in un unico assessorato ( Beni culturali ed Istruzione), assenza di un coordinamento interassessoriale.

dispersione scolastica

- Il fenomeno della dispersione è diffuso in modo pervasivo e capillare nel territorio regionale, tocca tutte le fasce sociali ed è riconducibile ad una molteplicità di cause interne ed esterne al sistema scolastico. Esso ha raggiunto livelli allarmanti ed interessa le scuole di ogni ordine e grado.

•difficile integrazione delle/gli alunne/i disabili

- mancano mezzi e risorse per promuovere una cultura dell’inclusione e fornire a tutti i soggetti diversamente abili pari opportunità di integrazione.

•problematica inclusione degli stranieri - le/gli alunne/i straniere/i restano spesso ai margini delle comunità scolastiche e

non riescono ad esprimere le loro potenzialità.

•carenza di una profonda e sistematica educazione alla legalità e alla cittadinanza consapevole.

- l’educazione alla legalità è stata finora affidata ad interventi episodici e di scarsa incidenza sul contesto sociale e culturale della regione, profondamente segnata dalla presenza della mafia.

obiettivi programmatici - azioni prioritarie

La scuola che si vuole proporre tende a garantire condizioni di accesso e soprattutto di permanenza a tutti e a tutte.

Una regione capace di ripensare se stessa, di valorizzare nel presente il proprio territorio e coloro che vi abitano, capace di futuro, ha bisogno di più istruzione e più cultura per tutte e tutti, non in termini di assistenzialismo ma di creazione di condizioni reali per la permanenza a scuola, l’apprendimento e il successo formativo attraverso:

•interventi economici mirati e coordinati

.- finanziamenti per la rete di trasporti urbani ed extra-urbani.

- risorse economiche per supporti didattici, laboratori stabili e itineranti, etc…

- istituzione di biblioteche, mense, comodato d’uso reale dei libri di testo in tutte le scuole di ogni ordine e grado.

- carta dello studente per ingressi gratuiti nei musei, biblioteche, teatri, cinema etc...

-

•qualificazione dell’edilizia scolastica

Bisogna investire risorse per una edilizia scolastica rispondente a criteri di funzionalità pedagogica, architettonica e ambientale.

•razionalizzazione delle presenze delle istituzioni scolastiche.

- è necessario assicurare agli alunni e alle alunne delle aree dell’entroterra siciliano l’opportunità di una scelta autonoma del proprio percorso formativo, non subordinata alla dislocazione delle tipologie degli istituti superiori.

- una particolare attenzione deve essere riservata alla situazione problematica della popolazione scolastica delle piccole isole.







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