Comunicato stampa FIDAE: Risorse pubbliche e parità scolastica
Data: Sabato, 15 aprile 2006 ore 23:45:24 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Roma, 12 Aprile 2006

RISORSE PUBBLICHE E PARITÀ SCOLASTICA per una piena ed effettiva libertà di educazione senza condizionamenti economici

AI RESPONSABILI POLITICI ITALIANI AD ELEZIONI CONCLUSE
Nel pluralismo culturale della nostra società famiglia e scuola insieme per una piena libertà di educazione nel sistema pubblico nazionale di istruzione e formazione
la Presidenza nazionale della FIDAE, portavoce delle circa 3000 scuole cattoliche primarie e secondarie di tutto il nostro Paese, nell’attuale prospettiva politica a conclusione delle operazioni elettorali, ribadisce ancora una volta l’urgenza di procedere verso il traguardo definitivo della piena parità scolastica, che garantisca l’effettiva libertà di scelta dei genitori per il percorso formativo dei figli senza discriminazioni di carattere giuridico o economico nel sistema pubblico nazionale di istruzione, formato dalle scuole “statali e paritarie”.

Quanto già raggiunto sul piano giuridico con la legge 62/2000 deve essere consolidato con l’effettiva parità economica per quel civile traguardo da decenni raggiunto nei Paesi dell’Unione Europea e in quasi tutti i Paesi dell’Europa orientale: finanziamento pubblico per il pubblico servizio dell’istruzione, che viene effettuato non solo dalle scuole statali, ma anche dalle scuole paritarie.

Riteniamo perciò che, come per molte problematiche sociali così anche per la scuola, debba essere trovato un ampio accordo tra i due schieramenti politici per giungere al pieno riconoscimento più volte sollecitato dalla CEI (Confer. Episc. Ital.) e anche dal S. Padre Benedetto XVI al Presidente Ciampi nel giugno scorso:

«Quanto alla scuola la sua funzione si connette alla famiglia come naturale espansione del compito formativo di quest’ultima.
A questo proposito, ferma restando la competenza dello Stato a dettare le norme generali dell’istruzione, non posso non esprimere l’auspicio che venga rispettato concretamente il diritto dei genitori ad una libera scelta educativa, senza dover sopportare per questo l’onere aggiuntivo di ulteriori gravami.
Confido che i legislatori italiani, nella loro saggezza, sappiano dare ai problemi ora ricordati soluzioni “umane”, rispettose cioè dei valori inviolabili che sono in essi implicati»…..

P. Antonio M. Perrone S.P.
Pres. Naz. Fidae







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