Roma, 12 Aprile 2006
RISORSE PUBBLICHE E PARITÀ SCOLASTICA
per una piena ed
effettiva libertà di educazione senza condizionamenti economici
AI RESPONSABILI POLITICI ITALIANI AD ELEZIONI CONCLUSE
Nel
pluralismo culturale della nostra società famiglia e scuola insieme per una
piena libertà di educazione nel sistema pubblico nazionale di istruzione e
formazione la Presidenza nazionale della FIDAE,
portavoce delle circa 3000 scuole cattoliche primarie e
secondarie di tutto il nostro Paese, nell’attuale prospettiva politica a
conclusione delle operazioni elettorali, ribadisce ancora una volta
l’urgenza di procedere verso il traguardo definitivo della piena parità
scolastica, che garantisca l’effettiva libertà di scelta dei genitori
per il percorso formativo dei figli senza discriminazioni di
carattere giuridico o economico nel sistema pubblico nazionale di istruzione,
formato dalle scuole “statali e paritarie”.
Quanto già raggiunto sul piano giuridico con la legge
62/2000 deve essere consolidato con l’effettiva parità
economica per quel civile traguardo da decenni raggiunto
nei Paesi dell’Unione Europea e in quasi tutti i Paesi dell’Europa orientale:
finanziamento pubblico per il pubblico servizio
dell’istruzione, che viene effettuato non solo dalle scuole
statali, ma anche dalle scuole paritarie.
Riteniamo perciò che, come per molte problematiche sociali così
anche per la scuola, debba essere trovato un ampio accordo tra i due
schieramenti politici per giungere al pieno riconoscimento più volte
sollecitato dalla CEI (Confer. Episc. Ital.) e anche dal S. Padre Benedetto XVI
al Presidente Ciampi nel giugno scorso:
«Quanto alla scuola la sua funzione si connette alla famiglia
come naturale espansione del compito formativo di quest’ultima.
A questo
proposito, ferma restando la competenza dello Stato a dettare le norme generali
dell’istruzione, non posso non esprimere l’auspicio che venga rispettato
concretamente il diritto dei genitori ad una libera scelta educativa, senza
dover sopportare per questo l’onere aggiuntivo di ulteriori
gravami.
Confido che i legislatori italiani, nella
loro saggezza, sappiano dare ai problemi ora ricordati soluzioni “umane”,
rispettose cioè dei valori inviolabili che sono in essi
implicati»…..
P. Antonio M. Perrone S.P.
Pres. Naz. Fidae