DOPO IL VOTO VIA AL TOTO MINISTRI: CHI SARA' QUELLO DELL'ISTRUZIONE?
Data: Luned́, 10 aprile 2006 ore 20:43:55 CEST
Argomento: Opinioni


Dopo il voto, via al toto-ministri
di Reginaldo Palermo
Nel caso di vittoria dell'Unione in pole-position ci sono Silvia Costa, Mariangela Bastico e Clemente Mastella; ma c'è anche chi scommette su Umberto Eco. Nella scuola sono molti i problemi da affrontare subito: organici, risorse finanziarie, precariato.
E adesso, dopo il voto, quali scenari si aprono nella scuola ?
Le prime proiezioni davano praticamente certa la vittoria dell'Unione di Romano Prodi, con il passare delle ore la situaizone sta cambiando rapidamente che se appare difficile che il distacco iniziale possa essere colmato del tutto.
In ogni caso, anche in cosa di vittoria dell'Unione, è presto per tracciare un quadro completo, ma qualche previsione forse si può già fare.
Intanto, dai prossimi giorni si aprirà il gioco del toto-ministri.
Nelle ultime settimane sono circolati diversi nomi: si parla innanzitutto di Silvia Costa della Margherita, assessore all’Istruzione della Regione Lazio e coordinatrice della IX Commissione Istruzione della Conferenza delle Regioni.
Ma anche la diessina Mariangela Bastico, assessore all’istruzione della Regione Emilia-Romagna, sembra piazzata bene; fra i tecnici il più accreditato sembra essere Umberto Eco che non si sa però fino a che punto possa essere disponibile ad assumere un incarico certamente prestigioso ma anche faticoso e rischioso (tutti ricordano che Tullio De Mauro, accolto con favore al momento della nomina, non godette poi di particolari sostegni durante il mandato)
Per il resto è molto difficile pronosticare cosa accadrà nell’immediato anche perché, al momento, non si conoscono ancora bene i rapporti interni fra le diverse forze che compongono la nuova maggioranza che sta emergendo dalle urne.
Resto il fatto che l’ala radicale dell’Unione (Rifondazione + Comunisti Italiani + Verdi) esce rafforzata dal voto (tutti insieme hanno un peso superiore a quello della Margherita) e quindi potrebbe in qualche misura condizionare le scelte del futuro Ministro.
In realtà il problema di più difficile soluzione riguarda la questione della scuola superiore: la vittoria dell’ala radicale dell’Unione potrebbe aprire la strada all’estensione dell’obbligo scolastico a 16 anni, progetto che dovrà però fare i conti con le risorse finanziarie.
Per la scuola del primo ciclo molto dipenderà anche da chi sarà il Ministro dell’Istruzione: nell’ipotesi di un Ministro di "centro" (Silvia Costa, Clemente Mastella o Albertina Soliani) può darsi che poco cambi, mentre un Ministro più "spostato" a sinistra potrebbe favorire una operazione di revisione ampia del decreto n. 59.
Ma i problemi più drammatici che dovrà fronteggiare il nuovo Ministro saranno quelli degli organici e del precariato: soprattutto in queste ultime settimane sia le forze dell’Unione sia le organizzazioni sindacali hanno evidenziato con forza la necessità di investire risorse significative in questi settori, allo scopo di "invertire la tendenza" degli ultimi anni.
Il fatto è che i tempi sono molto, molto stretti ed il rischio è che a settembre l’anno scolastico inizi con i problemi di sempre.
 
10/04/2006

 






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