Circa 1000 precari , tra personale docente ed Ata catanesi, attendono che venga presto concretizzata la recente normativa riguardante l'immissione nei ruoli di 20.000 unità lavorative.
 Come ha confermato il segretario provinciale dello Snals di Catania prof. Tempera, tutte le organizzazioni sindacali della scuola , sollecitano presso il Miur il decreto di ripartizione di questi 20.000 posti, che, anche se in parte, darebbero stabilità alla scuola etnea.
 Naturalmente, con l'immissione nei ruoli di detti docenti, fra l'altro certo non più giovanissimi, che attendono ormai da anni e anni di entrare definitivamente negli orgnici della scuola di Stato, resta ancora lunga la schiera dei docenti prcari, basti pensare che, come abbiamo detto in altre occasioni, dal prossimo primo settembre andranno in pensione nella nostra provincia 783 docenti, divisi in ogni ordine di scuola, per cui, come si è detto, anche con l'immissione nei ruoli di detti precari, il problema del personale non di ruolo non verrebbe risolto, a tutto danno della stabilità della scuola catanese.
 Ancora in alto mare, anche la questione del personale Ata. In questo settore il precariato aumenta da un anno e l'altro; vi sono per esempio collaboratori scolastici (provenienti dai ranghi degli ex bidelli) che anche loro da anni attendono l'immissione nei ruoli.
 Anche per il personale Ata, le organizzazioni sindacali soleccitano il Miur affinchè sblocchi i 3500 posti . C'è da dire infine che le scuole organizzano tanti progetti, che i docenti svolgono anche nelle ore pomeridiane, per cui è necessario personale Ata stabile. Infine, dal primo settembre si avrà una disponibilità di ben 162 posti che lascerà il personale il quale andrà in pensione, di cui 104 collaboratori scolastici e 48 assistenti amministrativi, che potrebbero essere rimpiazzati da altro personale di ruolo.
 Mario Castro