Sulle scuole di Catania ''a rischio'' la Cgil contesta il Csa e gli altri sindacati Uil,Cisl,Snals,Gilda
Data: Sabato, 01 aprile 2006 ore 04:15:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Ci sono divergenze sui criteri adottati per le graduatorie.
Si è svolto al Csa il preannunciato incontro sulle scuole della provincia di Catania ubicate nelle zone a rischio.
La riunione aveva lo scopo di verificare le operazioni fino ad oggi effettuate in merito alla formulazione delle graduatorie dei progetti presentati dalle scuole individuate nelle aree a rischio. Il Csa ha elencato alle organizzazioni sindacali i criteri seguiti, ma anche in questa occasione la Cgil scuola rappresentata dal segretario provinciale prof. Franco Tomasello, non ha condiviso l'operato dell'Amministrazione.
Considerato che sono stati presentati  dei ricorsi da parte delle scuole escluse, la commissione di valutazione si riunirà nei prossimi giorni per elaborare la graduatoria definitiva che verrà l pubblicizzata. Fra l'altro si è in attesa di conoscere l'entità dei finanziamenti nella provincia di Catania. Come si potrà notare, l'anno scolastico sta per essere ultimato ed ancora si è nell'ambito delle discussioni, mentre, il segretario provinciale dello Snals prof Giovanni Tempera,  in più occasioni si è augurato che «le scuole che hanno avuto approvato e finanziato il progetto possano monitorare entro breve tempo, i risultati ottenuti».
Purtroppo, almeno fino adesso, l'augurio di Tempera non si è concretizzato, mentre il braccio di ferro tra Snals, Cisl, Uil, Gilda da una parte e Cgil, dall'altra continua.
Da parte sua il segretario provinciale della Uil Scuola prof. Sandro Zammataro, al termine dell'incontro ha detto: «Nonostante gli ostacoli frapposti dalla Flc Cgil durante le procedure previste dalla contrattazione regionale sulle aree a rischio per l'assegnazione dei finanziamenti, finalmente, anche se sempre contraria la Flc Cgil, si è concluso positivamente l'iter che consentirà di assegnare i finanziamenti alle scuole che hanno presentato i progetti ed hanno i requisiti rispondenti ai criteri stabiliti per accedere a detti finanziamenti».
A questo punto, speriamo che si concluda al più presto. Se lo augurano tutti, in particolare gli alunni che hanno dei problemi di apprendimento e di inserimento sociale e, ovviamente, i loro genitori, che attendono di conoscere l'effettiva possibilità delle scuole di arricchire l'offerta formativa sulla base dei finanziamenti di cui alle sospirate graduatorie. Speriamo quindi che non sorgano complicazioni scaturenti dai ricorsi presentati, come si è detto, da alcune scuole che si ritengono ingiustamente collocate in posizione di graduatoria che difficilmente ne garantirebbero il finanziamento. Mario Castro (da La Sicilia)

ALLEGATI VERBALI

Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca 
Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia 
Centro Servizi Amministrativi per la Provincia di Catania 
Via Coviello, 15 - 95128 Catania‑ tel.0955761111. fax 0955446402 htpp//:www.provvstudict.it  


OSSERVATORIO PROVINCIALE SUL DISAGIO MINORILE E LA DISPERSIONE SCOLASTICA 
VERBALE N. 8  

 

Il giorno 21 Febbraio dell'anno 2006, alle ore 16.00, presso ('Aula Magna del Circolo Didattico "Pizzigoni" di Catania, si riunisce, l'Assemblea dell'Osservatorio Provinciale sul Disagio  Minorile e la Dispersione scolastica, coordinato dal Presidente Emanuele Geraci, segretaria la Prof.ssa Maria Nunzia Mazzarino.  

All'o.d.g. la definizione delle Aree a rischio (art.9 del C.C.N.I. —comparto scuola) per la Provincia di Catania.  

I presenti, in qualità di componenti dell'Osservatorio, sono evidenziati dai due fogli di firma allegati al presente verbale, e di cui fanno parte integrante.  

Il Dott. Emanuele Geraci dichiara aperta la seduta.  

Quindi, il Dott. Raffaele Zanoli illustra all'Assemblea la Contrattazione Regionale, avvenuta Palermo giorno 6 Febbraio 2006 tra l'Ufficio Scolastico Regionale e la parte sindacale, riguardante l'articolo 9 dei C.C.N.I, concernente i criteri di accesso alle risorse finanziarie attraverso Progetti finalizzati alla lotta all'emarginazione scolastica su Aree a rischio e a forte processo immigratorio. 
Fa riferimento al contenuto dell'articolo 1, dove si danno le indicazioni procedurali per l'individuazione delle Aree a rischio, in cui il Dirigente dei CSA può servirsi della consulenza dell'Osservatorio Provinciale, integrandolo con le rappresentanze delle 00.SS, firmatarie del Contratto integrativo, rappresentanze che, invitate alla riunione odierna sono tutte presenti in Assemblea (CGIL, CISL, UIL e SNALS ) ad eccezione della Gilda Precisa, inoltre, che la partecipazione dei Segretari Generali delle 00.SS. della Scuola era stata comunque concordata con gli stessi per i casi in cui si sarebbe discusso di problematiche di carattere generale o di politica scolastica. Ciò a prescindere dalla formalizzazione di quanto sopra come del resto ancora è in attesa di formalizzazione la partecipazione dei docenti utilizzati in compiti di lotta alla dispersione scolastica, che, del resto hanno partecipato agli ultimi incontri dell'Osservatorio. Ricorda, quindi, che nella precedente riunione è stato illustrato il lavoro fatto dai docenti in questione, che non si è limitato alla raccolta dei dati, ma è consistito anche in un'azione di stimolo e promozione nei confronti degli Enti esistenti nel territorio, come è dimostrato dagli innumerevoli Osservatori d'arca costituiti a livello provinciale. Precisa che, come promesso nel precedente incontro, i dati raccolti sono stati pubblicati sul sito Internet dell'Ufficio, e che tuttavia sono state approntate e sono disponibili 50 copie delle tabelle relative, in modo da rendere più agevole la discussione. Nell'esprimere apprezzamento per l'impegno di tutto il gruppo, comunica che ha chiesto loro di effettuate un esame delle varie realtà territoriali e., sulla base dei criteri indicati nel Contratto Regionale, avanzare una proposta che possa costituire una base di discussione per l'Osservatorio. Invita infine uno di loro a voler relazionare in merito.  Non essendo state avanzate obiezioni a quanto detto dal dott. Zanoli, la Prof.ssa Tribulato legge la relazione di sintesi, redatta in coordinamento da tutti i docenti utilizzati, allegata al presente verbale, dove si definiscono, da un'analisi della realtà socio economiche dei territorio, dai tassi di disagio scolastico e disagio sociale degli anni 2003/2004 e 2004/2005 , le "sacche di disagio" territoriali. 
Alla fine della lettura, Il Segretario Provinciale dello SNALS‑Scuola, Giovanni Tempera, apprezzando il lavoro dei docenti e ritenendolo esaustivo perché individua con dati leggibili le "'area a rischio", lo condivide nella sua interezza e la accetta come proposta per l'individuazione delle "aree a rischio", suggerendo però all'Osservatorio l'esigenza di una verifica dei risultati ottenuti sul disagio e la dispersione nel triennio, relativamente agli anni di finanziamento previsti dal CCNI per le Aree a rischio.

 Il Segretario Provinciale della UIL‑SCuola, Sandro Zammataro, propone che tutto l'intero territorio ( Catania e Provincia) venga considerato a rischio, non escludendo così alcuni istituzione scolastica, ma puntando sulla qualità dei progetti, che si evincerà dalla valutazione, effettuata successivamente tenendo conto della griglia. 

 

 

La Dott.ssa Cascio, in qualità di rappresentante sindacale, della CGIL‑Scuola rileva:  

1.   L'inopportunità di indicare solo come tipologia gli Istituti Professionali e Tecnici, così come si legge nella relazione dei docenti utilizzati, in quanto, specifica, che "in questa sede è necessario indicare solo le aree a rischio";  

2.   L'opportunità, riprendendo il punto relativo alla valutazione ( articolo 4), di dare alla "rete di scuole" un significato più incisivo, così come viene auspicato anche a livello centrale, dandogli priorità e maggior valore come indicatore nella griglia.

 Il Dott, Zanoli, condividendo con la Dott.ssa Cascio sui due punti, precisa che l'individuazione di aree è prevista dalla procedura, che deve essere seguita, onde evitare che il TAR possa ritenere viziata quella seguita dall'Osservatorio, e sottolinea che il secondo punto è da tenere in considerazione successivamente, nella fase di confronto con le OO.SS per l'eventuale integrazione della griglia di valutazione sulla base delle specificità territoriali e richiama, quindi, l'attenzione dell'Assemblea al compito prioritario, che è quello della definizione al momento delle “aree a rischio” 

 

 

Il Prof. Guarnotta fa presente, quindi, che gli indicatori in sede di valutazione possono essere integrati, così come è previsto nella Contrattazione Regionale.  

D Presidente Dott. Emanuele Geraci, rifacendosi al Contratto Regionale, dove è già definita la procedura, che demanda all'organismo provinciale l'individuazione delle l'aree a rischio", fa rilevare che individuare tutto il territorio a rischio, così come viene proposto, non soddisfa il mandato. 

Il Segretario Provinciale della CGIL‑Scuola, Franco Tomasello, puntualizzando la necessità di definire il ruolo e la funzione dei due organismi presenti Osservatorio e Sindacati, rileva in prima istanza che nella seduta non sono presenti, come organizzazione sindacale, la GILDA, e come Istituzioni, gli EE.LL e il Ministero di Grazia e Giustizia e che si trova pienamente d'accordo con l'intervento della Dott.ssa Cascio, sia nei riguardi del non indicare tutti gli Istituti Tecnici e Professionali, sia nell'attenzionare anche degli indicatori economici. 

Continua, chiedendo all'Assemblea dell'Osservatorio di garantire il lavoro degli utilizzati dagli attacchi esterni e sebbene elogi il lavoro fatto fino a quel momento, richiede di conoscere i percorsi pedagogici, che i docenti distaccati per la dispersione scolastica attiveranno dopo questa indagine. 

In qualità di rappresentante della CISL‑Scuola. Mario Papotto, dichiara di non essere d'accordo con la proposta dei Segretario della UIL e individua tutta Catania come Area a rischio ad eccezione del Centro.  

Il Preside Maccarrone pone la questione in termini di "metodo", proponendo infatti di chiedere alle Istituzioni Scolastiche suggerimenti e proposte. 

Il Prof. Enzo Spinella interviene sulla necessità di incrementare i dati con quelli relativi al disagio sociale ed economico e definire successivamente gli indicatori per la valutazione dei Progetti, 

Il Dott. Zanoli, precisa, nuovamente, che alla riunione dell'Osservatorio Provinciale sono presenti anche i docenti distaccati e la presenza delle 00.55 è prevista in caso di particolari questioni, come quella dettata dalla Contrattazioni Regionale per la definizione delle Aree a rischio. 
Il Segretario Provinciale della UIL‑Scuola, Sandro Zammataro, riprendendo )'Intervento precedente chiarisce che la sua proposta nasce dall'esigenza di eliminare il “dissenso territoriale”, che potrebbe nascere successivamente.  

Il Dott. Zanoli, in un contesto ambientale alquanto rumoroso, legge degli appunti forniti dalla Dott.ssa Cascio, che riassumono il suo intervento e che si allegano al verbale. Mentre il Prof. Fiorenza dichiara che non tutta la IV Municipalità è a rischio, in quanto Ognina non ne ha le caratteristiche e il Preside  Maccarrone dissente energicamente; la Prof.ssa Natalina Costa dichiara che in tutti gli ordini di scuola esiste disagio sociale oltre quello scolastico; la Prof.ssa Brigida Schillaci rileva l'esigenza di fare riferimento come indicatore anche alla criminalità minorile che nella Scuole Secondarie Superiori determina fenomeni di insuccesso e disagio scolastico; il Prof. Denaro propone di attenzionare il disagio giovanile nel complesso.  

Il Segretario della CGIL‑Scuola, Franco Tomasello, attenzionando la tipologia delle scuole secondarie superiori dichiara che il, disagio si riscontra anche neo Istituti Scientifici, invitando a chiudere nella definizione delle "aree a rischio e a tal proposito il Segretario dello SNALS Giovanni Tempera, ribadisce di essere favorevole alla proposta fatta nella relazione dei docenti distaccati, includendo anche gli Istituti Tecnici e Professionali,  

Il Presidente, condividendo la proposta, chiarisce che con l'individuazione, dell'area si legittima anche la presenza delle Istituzioni Scolastiche, allocata in quell'area. 

Il Dott. Zanoli, visto quanto è emerso fino a quel punto dal dibattito, in base alla considerazione che gli Istituti Secondari di 2° grado accolgono allievi provenienti da diverse zone della Provincia, e quindi anche dalle aree individuate a rischio, avanza la proposta di individuare tutte le Istituzion Scolastiche Secondarie Superiori, rinviando alla griglia di valutazione il metodo per valorizzate, la presenza di un maggior numero di studenti provenienti delle aree a rischio. La Prof.ssa Mazzarino Maria Nunzia,  riprendendo la proposta del Dirigente, la rafforza, facendo una premessa sulla distinzione tra disagio sociale e scolastico, maggiore quest'ultimo nella secondaria superiore, a differenza della scuola elementare e di primo grado, che con un pregevole lavoro didattico, fatto in questi anni, ha abbattuto in maniera considerevole i tassi di dispersione scolastica, pur permanendo, per fattori diversi ancora notevoli sacche di disagio territoriale, determinate da precarie condizioni economiche e sociali. Continua, quindi, proponendo di fare una scelta diversificata in cui si individua tutta la provincia come "area a rischio" per le scuole Secondario Superiori, visto l'alto tassa di disagio scolastico che ancora si registra, specialmente nel biennio, considerata anche l'eterogeneità della provenienza degli alunni e per le Scuole di base tener conto dei disagio sociale, riconoscendo in tal modo le caratteristiche territoriali, così come previste dalla Contrattazione Regionale.

Il Segretario della CGIL Franco Tomasello, riprende la nota fatta dal Presidente dell'ASAS contro i docenti distaccati e richiede la convocazione dell'Osservatorio con all'o.d.g. la presa d’atto di tale nota per porre in essere successivi interventi; il Prof. Denaro richiede che nell'individuazione delle Aree a rischio si tenga conto dell'allocazione degli Istituti Tecnici e Professionali. Il Segretario della UIL‑Scuola, Sandro Zammataro, si dichiara favorevole alla proposta fatta dalla Prof.ssa Mazzarino e, intervenendo la Dott.ssa Rosita D'Orsi legge la seguente proposta d inserire nella definizione delle Aree a rischio: " considerato che gli istituti superiori accolgono alunni provenienti da diverse realtà sociali e quindi da zone individuate a rischio potranno presentare progetti anche gli Istituti Superiori  non ricadenti nelle aree espressamente individuate con riserva di verificare la presenza dei requisiti minimi previsti nell'accordo. Si rinvia alla successiva fase di contrattazione tra il CSA e le OO.SS. l'esame della griglia di valutazione per un eventuale integrazione come recitato nel Contratto Integrativo Regionale". 

Dopo la proposta, mentre la Dott.ssa Cascio rileva l'esigenza di attenzionare nelle scuole secondarie superiori la provenienza, rinviando quindi le procedure ‑alla fase successiva della contrattazione il Prof. Denaro richiede uno sbarramento al 12% di disagio scolastico per le scuole secondarie superiori; il Segretario della CGIL, Franco Tomasello, richiede al Coordinatore la verifica del numero legale e i Decreti di costituzione dell'Osservatorio, che il Presidente consegna per prenderne visione; il Dott. Zanoli procede alla verifica di quanti sono tutt'ora presenti tra quelli che originariamente avevano firmato, così come richiesto dal Segretario della CGIL Scuola. Dalla verifica risultano 18 presenze, così come si evince dalle annotazioni dallo stesso apposte accanto alle firme. 

Quindi si chiede all'Assemblea dell'Osservatorio di dichiarare la propria adesione alla proposta letta, che viene accolta all 'unanimità. Per le 00.SS, mentre la CGIL si riserva di valutare in sede legale e negoziale, dopo aver preso visione dei documenti, la CISL, lo SNALS e la UIL si. dichiarano favorevoli. 

La seduta si scioglie alle ore 19.30.  

 

La Segretaria                                                                                            li Coordinatore 

Prof.ssa Mazzarino Maria Nunzia                                                 Presidente Emanuele Geraci
 
VERBALE 

 

Il giorno 6 marzo 2006 alle ore 11.30 si è n'unito presso la SMS Alighieri di Catania  l'Osservatorio Provinciale per la dispersione scolastica ed il disagio minorile.

I presenti in qualità di componenti dell'Osservatorio, sono evidenziati nei due fogli di firma allegati al presente verbale di cui fanno parte integrante. 

In apertura il Dott. Zanoli fa presento che è stato ricostituito l'Osservatorio Provinciale per la Dispersione Scolastica ed il Disagio Minorile e che il decreto è stato riprodotto per consentire ai componenti di averne copia.

Precisa che è stato inserito il nominativo della Dott.ssa Vincenza Speranza segnalata dall'Ufficio Servizi Sociali Minorenni del Ministero di Grazia e Giustizia, erroneamente indicata nel decreto "Sapienza". In tale modo l'Osservatorio risulta al completo dei membri previsti dalla circolare del Direttore Regionale prot. 22965 del 16/10/2003 di cui dà lettura per la parte che riguarda la composizione. 

Preso atto della delega formate prodotta dal DS Massimino in sostituzione del Prof Papotto, rilevata l'esistenza del numero legale, 38 presenze su 49, passa a trattare il primo punto al l'ordine del giorno. 

 Invita, quindi, la Dottssa D'Orsi a leggere il verbale della seduta del 25 gennaio 2006.  

A fine lettura la Prof.ssa Distefano fa rilevare che l'intervento per le zone di Adrano, Biancavilla, Bronte, Maletto, Randazzo, Maniace. S.M. di Licodia, zone interamente di sua competenza nell'anno scolastico precedente, è stato tenuto da lei e dalla Prof.ssa Sorbello. Precisa di essere intervenuta per relazionare anche pe la Prof.ssa Palella in quell'occasione assente

 Con tale precisazione il verbale viene approvato all'unanimità.  

 

 

Passa quindi a dare lettura del verbale dell'incontro del 21 febbraio 2006 precisando che il verbale vuole essere una fotografia quanto più realistica dell'avvenuto, rinviando al 3° punto all'ordine del giorno la spiegazione di quanto avvenuto in merito al numero legale. 

A fine lettura il Prof. Tomasello pur affermando che il verbale rispecchia quanto avvenuto, precisa che lo stesso va considerato come mezzo di interlocuzione in quanto la precedente seduta non è valida per mancanza di numero legale. Non condivide, altresì, l'affermazione che i segretari provinciali delle Organizzazioni Sindacali fanno parte dell'Osservatorio Provinciale solo per particolari trattative.  

In conclusione il verbale va bene solo dal punto di vista formale. Tiene a precisare inoltre, che il Prof. Fiorenza considerato presente all'atto della votazione, era in realtà assente.  

Il verbale sembra venire approva seppure con le puntalizzazioni del Prof. Tomasello, ma il prof. Zammataro chiede di procedere ad un appello nominativo per verificare il numero dei favorevoli, contrari ed astenuti.  

Il Dott. Zanoli procede, quindi, alla chiamata nominativa dei componenti. Il voto espresso da ciascuno viene riportato sul foglio di firma in corrispondenza del nominativo di ciascun componente, sulla prima colonna (.^ votazione) con la seguente legenda: F=favorevole, C= contrario, A= astenuto),  

Il Prof. Tomasello fa presente che alcuni docenti lasceranno la sala all'atto della votazione 

Chiamata ad esprimere il suo voto la Dott.ssa Bilello tiene a precisare che durante gli incontri dell'Osservatorio Provinciale bisogna discutere di problemi che attengono all'Osservatorio e non di problemi di natura sindacale. Fa presente di non avere ricevuto alcuna comunicazione circa il rinvio del precedente incontro dell'Osservatorio, Il Dott. Zanoli assicura che i fax sono stati regolarmente inviati e che ciò è facilmente verificabile dalle ricevute attestanti l'avvenuta trasmissione, dichiarandosi comunque rammaricato per l'accaduto. 

Il Prof. Tomasello chiamato ad esprimere il suo voto non risponde ed invita il Dott. Zanoli a non formalizzare la votazione.

 Conclusa la votazione risultano 20 voti favorevoli.  

 

 

Il Prof Tomasello si stupisce di tale esito considerato che 20 componenti non risultavano presenti all'incontro precedente. Il Dott. Zanoli precisa che alcuni componenti, quali la Prof.ssa Mazzarino che ha anche verbalizzato, la Prof.ssa Costa non avevano firmato pur essendo presenti e che i segretari dell'OO.SS. non erano stati considerati tra i 18 presenti, ma che oggi possono votare 

Il verbale viene approvato.

 Prende la parola il Prof. Zammataro che legge un documento redatto da CISL, UIL e SNALS . Il documento e allegato al presente verbale e e ne fa parte integrante.  

 

 

Il Prof. Tomasello interviene per mozione d'ordine.  

Dà lettura dell’art. 1 del Contratto Integrativo Regionale e pur dichiarando di essere d'accordo con quasi tutto il contenuto del documento letto dal Prof. Zammataro, precisa che  l'Osservatorio può esprimere solo una valutazione progettuale di tipo didattico‑metodologico.  

Ritiene "pacchiana" l'affermazione in base alla quale tutte le scuole sono a rischio.  

Nella fase di diritto contrattuale chiede al Dirigente del CSA di ottemperare a quanto stabilito dall'art. 1 del Contratto Integrativo Regionale.  

Il Prof Zammataro chiede di mettere ai voti la proposta di CISL, UIL e SNALS.  

Il Dott. Zanoli chiede di poter dare lettura della comunicazione inviata a ciascun componente dell'Osservatorio dopo la seduta del 21 febbraio u.s., comunicazione riguardante la composizione dello stesso; ne illustra quindi il contenuto e le motivazioni, precisando che il precedente incontro è da considerarsi nullo per mancanza effettiva del numero legale, e che pertanto il presente osservatorio deve procedere nuovamente in merito.  

Interviene il DS Marotta chiedendo un chiarimento in merito alla funzione dell’Osservatorio. Lo stesso ha funzione di negoziazione o funzione di consulenza?  

La proposta letta dal Segretario Provinciale della UIL infatti, snaturerebbe la funzione dell'Osservatorio. Il Dott. Zanoli rilegge l'art. 1, del Contatto Integrativo Regionale e la nota del Direttore Regionale del 16/10/03 in cui viene data indicazione degli Enti che devono far parte dell'Osservatorio precisando che tali rappresentanti sono tutti presenti nell'Osservatorio ricostituito.

 Comunica altresì che la Direzione Regionale ha precisato, per le vie brevi, che il comma 2 dell'art. 1 è da intendersi in alternativa al comma 1. Di ciò si può comunque chiedere formalmente una interpretazione autentica alla Direzione Ragionale.

 Il Prof. Tomasello condivide la lettura di Zanoli, ma dire che il 2° comma dell'art. 1 è in alternativa al 1° può porre una pregiudiziale. Precisa che eventuali proposte dell'assemblea, se approvate, semplificherebbero la procedura.  Si può entrare nella discussione della proposta di merito, esprimere un parere che diventa vincolante per il Dirigente del CSA e subito dopo, con i soggetti di cui al 10 comma dell'art. 1, pronunciarsi in maniera definitiva.

 Procedere in tal modo eviterebbe lungaggini.

Il Dott. Zanoli precisa che esiste un principio di economia degli atti amministrativi in base al quale sarebbe inopportuno riconvocare gli stessi soggetti. 
          Il Dott. Geraci interviene dicendo che se l'Osservatorio esprime una volontà, successivamente l'utilizzazione a livello consultivo la fa il Dirigente.  

 

 

 

Se l'Osservatorio formula e vota una proposta la volontà dell'Osservatorio si è espressa. Ciò che segue lascia libero l'Osservatorio ed appartiene ad un'altra fase.  

A questo punto il Dott. Zanoli fa presente che il documento redatto dai docenti utilizzati per la dispersione scolastica, seppure facente parte integrante del verbale del 21 febbraio, non è stato letto. Anche per i componenti non presenti all'incontro precedente ne dà lettura.  

Il Prof. Tomasello presenta e chiede di leggere una mozione d'ordine sulle aree a rischio. Ne dà lettura. La mozione d'ordine viene allegata al presente verbale e ne fa parte integrante  

Il Prof. Zammataro rilegge la proposta di CISL, UIL e SNALS. La proposta viene allegata al presente verbale e ne fa parte integrante  

Il Prof. Tomasello precisa che non ritiene leggittimo mettere ai voti la mozione d'ordine, 
L'assemblea manifesta  la volontà di procedere subito a votazione.  

Si passa alla votazione della proposta di CISL, UIL e SNALS con appello nominativo. Il voto espresso da ciascuno viene riportato sul foglio di firma in corrispondenza del nominativo di ciascun componente, sulla seconda colonna (2ˆ votazione) con la seguente legenda: F= favorevole , C= contrario, A= astenuto).

Il Dott. Geraci approva la mozione con la precisazione già espressa l'Osservatorio esprime una volontà, successivamente l'utilizzazione a livello consultivo la fa il Dirigente.  

 

 

 

Essendosi allontanato il DS Maccarrone per problemi legati alla propria autovettura ed essendo rientrato durante le operazioni di voto, si concorda sull'inopportunità di fargli esprimere il voto poiché assente durante la fase precedente.

 A conclusione dell'appello nominativo e dell'espressione del voto su 39 presenti all'atto della votazione risultano 28 voti favorevoli, 2 astenuti 8 contrari, 1 non risponde.  

 

 

Il Prof. Tomasello, dichiara: chiedo, dopo che in modo arbitrario si è proceduto all'esercizio di un diritto al voto su materia che ai sensi dell'art. 1 del Contratto Integrativo Regionale è materia indisponibile perché delegata all'attività negoziale che si apre ai sensi e per gli effetti dell'art. 1 del Contratto Integrativo Regionale che va riportato come allegato al presente verbale, l'apertura del tavolo negoziale.

 Ritengo il voto espressione dell'Osservatorio che, per le cose dette dal Dott. Geraci, ha solo funzione consultiva.

 Molti dei componenti si allontanano dalla sala. Non raggiungendo più il numero legale il Dott. Zanoli fa presente che non si può più procedere oltre. 
Si precisa che il Prof. Tomasello, pur presente dall'inizio della riunione, invitato a firmare la propria presenza si è rifiutato.

Alle ore 13, 15 la seduta è sciolta. 

 

 







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