Csa al lavoro per gli organici della scuola secondaria. 
Data: Venerdì, 31 marzo 2006 ore 00:31:12 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Non sono previsti tagli alle cattedre. Raffaele Zanoli al più presto completerà tutti gli organici di ogni ordine di scuola. Dopo avere infatti definito gli organici relativi alla scuola primaria e dell'infanzia, restano da fare quelli della scuola secondaria di primo e di secondo grado. Ma anche per questi ultimi segmenti non si prevedono tagli, nemmeno posti in meno per i docenti precari.
L'obiettivo di Zanoli è quello di lavorare a pieno regime per definire gli organici e quindi garantire la massima regolarità e la tempistica della mobilità per il prossimo anno scolastico onde assicurare il regolare inizio di tutte le attività didattiche.
Intanto, stando alla recente delega del direttore dell'ufficio scolastico regionale dott. Guido Di Stefano, il Csa ha le medesime competenze dell'ex provveditorato agli studi, per cui più che «disciolti provveditorati - come rileva l'Asas - si potrà affermare di  trasferimento di attribuzioni dall'ex provveditorato al Centro servizi amministrativi».
Infatti, tra le materie di competenza del Csa vi sono appunto la determinazione degli organici di tutti gli ordini di scuola su specifica delega del direttore generale regionale, la compilazione delle graduatorie permanenti, immissioni in ruolo, ricostruzione delle carriere dei dirigenti scolastici, riammissioni in servizio, la procedura per idoneità e inabilità del personale della scuola, accertamento del diritto a pensione, utilizzazioni in altri compiti, nomine presidenti commissioni degli esami di licenza media, abbinamento delle commissioni d'esame di Stato delle scuole legalmente riconosciute alle commissioni operanti per gli istituti statali, organici di diritto e di fatto del personale docente ed Ata; conferimento delle supplenze annuali; congedi ed assenze del personale direttivo; incarichi di presidenza e tante altre attribuzioni che sono elencate nel recente suddetto decreto del direttore generale dott. Guido Di Stefano.
Dal decreto si evince che in linea di massima nulla è cambiato rispetto alle competenze che aveva l'ex Provveditorato.    Mario Castro  (da La Sicilia)







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