E SE IL PRESIDE NON PUNISCE GLI ALUNNI INDISCIPLINATI?
Data: Giovedì, 30 marzo 2006 ore 00:05:00 CEST
Argomento: Redazione


Possibile abuso di autorità del DS : Eugenio Forlin

Domanda

Nella scuola media in cui insegno il Dirigente scolastico impedisce fra le altre cose l'applicazione di qualunque strumento disciplinare come deterrente per eventuali comportamenti negativi da parte degli alunni, convocando invece i docenti ad ogni episodio di trasgressione e accusandoli di mancanza di professionalità e arrivando talvolta ad invitarli a chiedere il trasferimento (cosa che molti hanno fatto), in nome di improbabili teorie psicologiche secondo le quali la mancanza di interesse da parte di ragazzini di 11-13 anni debba essere sempre imputata al docente. La vice preside, in particolare, usa interrogare periodicamente gli alunni sul loro rapporto coi docenti dando loro appunto una sensazione di impunità e vanificando qualunque sforzo educativo da parte dei docenti. Si è così arrivati ad una situazione in cui una parte degli alunni è senza controllo, si rivolge con maleducazione agli insegnanti, scorrazza nei corridoi creando scompiglio entrando nelle altre classi e impendendo il normale svolgimento delle lezioni. Vorrei quindi sapere se l'autonomia scolastica ha veramente dato a questi signori (i Dirigenti scolastici) il potere di dettare legge e invocare la presunta incompetenza degli insegnanti (dato che questi ultimi sono esposti ogni giorno e in una situazione così estrema è facile dimostrare che "sbagliano"), forse allo scopo di acquisire sempre più potere in seguito ad altre "riforme", oppure vi sono gli estremi per denunciare un eventuale abuso di autorità o addirittura mobbing alla prossima eventuale convocazione.

Risposta

Le sanzioni disciplinari degli alunni sono espressamente previste dal decreto del Presidente della Repubblica 249/98. A tal fine vale la pena di citare l'articolo 4 , comma 1, del decreto in parola, il quale prevede che: "I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comportamenti che configurano mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell'articolo 3, al corretto svolgimento dei rapporti all'interno della comunità scolastica e alle situazioni specifiche di ogni singola scuola, le relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento...". Di qui la inesistenza di quasivoglia potere in capo al dirigente scolastico, in assenza di apposita previsione, nella materia di cui si discute. Quanto alle eventuali responsabilità, in capo al medesimo, in ordine ai comportamenti rappresentati, esse sono da considerarsi inesistenti in assenza di riscontri documentali. La stessa cosa vale per eventuali comportamenti del dirigente che non si traducano in procedimenti disciplinari in capo ai docenti interessati o in provvedimenti di carattere discriminatorio.







Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-3982.html