Le scuole di Catania senza soldi da un anno e per giunta "morose" se non restituiscono le somme dei buoni pasto dei docenti
Data: Martedì, 21 marzo 2006 ore 15:18:13 CET
Argomento: Normativa Utile


 

ASSOCIAZIONE DELLE SCUOLE AUTONOME DELLA SICILIA

aderente alla FNASA Federazione Nazionale delle Associazioni Scuole Autonome

Cod. fisc. 97181950821  Sede:  c/o ITIS A. Volta, Passaggio dei Picciotti 1, 90123 Palermo

Sito: www.asas.sicilia.it    Tel. 091 6494211 – 091 6494216- fax 091 474126 - e-mail asasicilia@libero.it  SEZIONE PROVINCIALE DI CATANIA

 

 

Gent.mo Assessore alla P.I. del Comune di Catania

Gent.mo Direttore X Direzione Comunale P.I., dott Fresta

 

 

Le  istituzioni scolastiche autonome di base del Comune di Catania hanno ricevuto una missiva con la quale si ingiunge alle stesse di restituire al Comune di Catania, entro il 22 marzo, le somme custodite nel bilancio delle scuole.

Si tratta di una richiesta che ha creato sconcerto nei consigli di istituto perché è da circa sei mesi che si protrae la questione della restituzione alle casse comunali delle somme che le scuole hanno ricevuto dal Ministero quale  integrazione per la refezione del personale docente nelle mense scolastiche.

Conferenze di servizi, dibattiti, articoli di giornale, assegni personali staccati da un preside a favore del sindaco, quale gesto di provocazione  ed ora ultima una lettera di “messa in mora” delle istituzioni scolastiche se non restituiscono entro il 22 marzo.

Alcuni dirigenti, anche a seguito delle dichiarazioni  del precedente assessore hanno speso, altri impegnato la somma anche con regolare gara ed esame dei preventivi d’acquisto per  attrezzature della cucina scolastica e qualcuno li ha già restituito alla prima richiesta da parte del Comune.         Come si fa a restituire al Comune delle somme, se il Comune da un anno non provvede a finanziare le somme per il materiale di cancelleria, registri ed ora anche portfoli delle competenze, spese per il personale addetto alle mense,  materiale di pulizia  arredi e manutenzione degli edifici scolastici?       Da qui l’atteggiamento deciso di rimostranza dei dirigenti scolastici  della città di Catania, a nome dei rispettivi consigli di istituto i quali contestano la lettera del  Dott. Fresta, direttore della X Direzione  comunale di Pubblica Istruzione, “inviata per conoscenza anche all’Assessore alla P.I.” che richiede la restituzione al comune delle somme  dei buoni pasto.

Le scuole possono documentare la richiesta di quanto  è stato “anticipato” dalla scuole per pagare i registri, il materiale di pulizia, arredi, manutenzioni e attrezzature per la scuola, e quanto di competenza dell’Ente Locale.

Lo stesso Assessorato Regionale all’Istruzione richiede che le Scuole facciano richiesta ai Comuni perché questi rispettino gli impegni di loro competenza e tutto ciò è stato fatto anche sotto forma di “lettera aperta” al Sindaco di Catania.

A  questo si aggiunge  anche il tono di rimprovero dei funzionari del Comune di Catania circa  l’uso del telefono delle scuole verso i numeri  di telefonia mobile. La risposta giustificativa è alquanto chiara e documentata,  il personale di segreteria, dovendo chiamare i supplenti, si trova spesso in elenco, come unico recapito, il numero di cellulare.

Completa la questione economica del Comune di Catania  nei confronti delle scuole la grave inadempienza  di non aver ancora consegnato ai genitori il buono libro ordinario   e siamo già quasi al termine dell’anno scolastico.

Si comprende il momento di difficoltà economica in cui versa l’Ente locale, ma almeno  abbia il buon senso di  “non pretendere” e consentire alle scuole di utilizzare le somme assegnate,  spendendole  per il personale, registri e cancelleria, ordinaria manutenzione e le attrezzature  della cucina, spese  di cui  il Comune dovrebbe farsi carico.

Le scuole autonome di Catania, dopo la messa in liquidazione dei disciolti Provveditorati Agli Studi, si sono organizzati in tutta Italia costituendo le ASAS e in Sicilia si è formata a Palermo l’ASAS Sicilia con diramazione a Catania della sezione provinciale, momentaneamente domiciliata c/o l’ITI Cannizzaro. Le ASAS ripetiamo rappresentano i CONSIGLI DI ISTITUTO.

Pertanto chiediamo un incontro urgente con le autorità comunali per concordare modalità e termini per la risoluzione dell’annosa vicenda.

In attesa di riscontro porgiamo distinti saluti                   &n bsp;                   &nb sp;                   &nbs p;                     ;                   

 

 Giuseppe Adernò, Giuseppe Luca, Salvatore Patti, Salvatore Indelicato

 

 

 







Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-3904.html