Assemblee di strada: sono illegittime, mah!
Data: Martedì, 14 marzo 2006 ore 14:16:28 CET
Argomento: Sindacati


Gent.ma DSGA Gaetana Poma

S.M. S. Quasimodo, S.Giovanni Galermo

-Albo sindacale

 

Alcune scuole si sono viste recapitare da lei un volantino via fax con il quale , venendo in soccorso del prof. Tomasello Franco, l’inventore delle assemblee di strada in orario di servizio, apostrofa di bugiardo il preside del Cannizzaro reo, a suo dire, di aver informato non correttamente le scuole autonome di Catania sulla vertenza in atto tra la FLC-CGIL di Catania e due scuole autonome di Catania, il Cannizzaro appunto e la Giovanni XXIII.

Ritenendola persona cortese, seria e distinta ci sorprende questo tono; ancorché esonerata con distacco sindacale  Lei è un DSGA, e quindi un direttore del personale che dovrebbe essere  aduso all’applicazione di leggi e di normative e quindi attento alla legittimità degli atti e all’interpretazione di regolamenti e tenuto alla deontologia professionale; e non si capisce dal volantino come abbia ricostruito e interpretato la vicenda giudiziaria in oggetto.

Siamo qui per aiutarla a capire e pertanto cercheremo di essere dettagliati e di usare la stessa bacheca pubblica che lei ha richiesto nel volantino.

In premessa ci consenta di osservare che nella scuola i dirigenti e i direttori amministrativi tutelano interessi pubblici del servizio, attenendosi alle norme e alle regole che la Pubblica Amministrazione si da a garanzia degli utenti. Una di queste regole è quella stabilita dall’ARAN a proposito delle assemblee all’aperto, che esplicitamente le vieta. E questo indipendentemente dal ricorso al giudice o da vertenze attivate da un soggetto privato, qual è il sindacato, che tutela interessi legittimi privati di parte. Se lei si trova in situazione di doppia appartenenza, si tratta di un conflitto di interessi che dovrà risolvere in coscienza.

Veniamo ora alla questione.

La CGIL scuola di Catania il 9/11/04 ha inviato un fax circolare a tutti i dirigenti scolastici della provincia di Catania per convocare tutto il personale docente e ATA dalle ore 10,30 alle ore 13,30 di mercoledì 17 novembre 2004 in Via Coviello 15 davanti ai locali del CSA di Catania. Contestualmente la Camera del Lavoro territoriale di Catania, in data 11/11/2004 comunicava al questore di Catania e al Dirigente Digos che mercoledì 17 novembre 2004 sarà effettuato un presidio dalle ore 10,00 alle ore 13,30 dei lavoratori della scuola e degli studenti davanti ai locali del CSA. Alla manifestazione è prevista la presenza di circa 300 persone.  La maggior parte dei dirigenti scolastici negava evidentemente l’autorizzazione e la CGIL scuola proponeva ricorso contro due scuole al giudice del lavoro di Catania

" Il Giudice PUGLISI Deposita in cancelleria il 23-3-2005 la seguente ordinanza:

sciogliendo la riserva e letti gli atti;

ritenuto che la manifestazione del 17.11.2004 non può essere qualificata come assemblea (del resto anche il sindacato ricorrente non l'ha qualificata assemblea, laddove nel comunicato, prodotto in atti, aveva evidenziato che << sarà effettuato un presidio .... in via Coviello ...>>);

rilevato che dal quadro normativo contrattuale si evince chiaramente che le rivendicate garanzie attengono al titolo di assemblea in senso stretto e non già a manifestazioni (o quant'altro) svolte in luoghi pubblici, come nella specie (tanto che sono stati avvisati i responsabili dell'ordine pubblico);

considerato, pertanto, che nessun comportamento antisindacale è ravvisabile in confronto del Dirigente scolastico convenuto;

ritenuto che sussistono giusti motivi per la compensazione delle spese processuali; P.Q.M.rigetta la domanda.

L’ordinanza è il primo atto procedurale ed è emanata nella fase sommaria del procedimento ex art. 28; e tutte le ordinanze hanno identica natura e pari efficacia.

Tant’è vero che il soccombente, se non soddisfatto, può proporre opposizione per arrivare al giudizio di merito che verrà emesso da altro giudice.

In questo caso il soccombente, e cioè il prof. Tomasello Franco, propone opposizione e la vertenza viene assegnata al giudice Giongrandi, che fissa la seduta del giudizio di merito al maggio 2005.

Nel frattempo e precisamente il 10-5-2005 il giudice Camilleri emette l’ordinanza nella vertenza attivata nei confronti della scuola autonoma Giovanni XXIII di Catania, che aveva profili specifici diversi in quanto la scuola aveva revocata una autorizzazione già data. 

La scuola Giovanni XXIII propone subito opposizione richiedendo il giudizio di merito.

Il giudizio di merito viene assegnato anch’esso al giudice Giongrandi.

Nella seduta successiva dello stesso mese di maggio 2005 l’avv. Spataro della CGIL chiede al giudice Giongrandi di associare le due vertenze e di rinviare il giudizio di merito sul Cannizzaro alla stessa data di quello della Giovanni XXIII e cioè al 23 febbraio del 2006. L’avvocatura dello Stato non si oppone per fair play e si lascia andare al rinvio.

Ebbene come Lei vede si tratta di due situazioni simmetriche che procedono in parallelo e si trovano nella fase di aspettare il giudizio di merito affidato questa volta allo stesso giudice Giongrandi, che avrebbero potuto chiudersi proceduralmente nella seduta del 23-2-2006.

Ebbene! Cosa succede? Succede che il 23-2-2006 si presentano in  udienza i due dirigenti scolastici determinati a chiedere al giudice di chiudere il giudizio di merito; e colpo si scena, il prof. Tomasello con il suo avvocato diserta la seduta, provocando due distinti rinvii in base all’art. 309 di procedura.

Dov’è l’incongruenza? Ma è proprio nel fatto inspiegabile che prima ci si rivolge alla magistratura attaccando e perseguendo la linea del sindacato giudiziario e poi improvvisamente ci si ritira e si provocano rinvii e differimenti, che in genere sono determinati da chi ha interesse ad un uso strumentale della magistratura!

Non solo, ma si provoca la controparte attivando due giorni prima della seduta una assemblea di strada. La provocazione consiste nel fatto che quando si affida la risoluzione di una controversia sindacale a un attore terzo, ci si dovrebbe astenere dal mettere in opera azioni strumentali ripetitive ed aspettare che la controversia venga definita dall’arbitro a cui ci si è rivolti! Ma qui evidentemente non ci si fida più dell’arbitro e si mestano le acque per intorbidirle.

L’autorevolezza di un gruppo dirigente di un sindacato si misura nella capacità che ha di iniziativa politica e di interlocuzione istituzionale, percorrendo come estrema ratio  le strade irte e senza ritorno della via giudiziaria senza brandire ad ogni piè sospinto la minaccia dell’art. 28.

 

Come può poi dire nel volantino che lo scontro è attizzato dalle scuole autonome, quanto tutte le scuole autonome di Catania conoscono per esperienza diretta lo stile relazionale aggressivo e sconcertante messo in atto dal prof. Tomasello Franco e dal prof. Maggio Salvatore, che per questo sono stati coinvolti e sono coinvolti con numerose scuole e con lo stesso CSA, sin dai tempi del provveditore Ragunì Gaetano, in procedimenti anche penali. E risparmiamo la lunga elencazione di episodi sgradevoli e deprimenti attribuibili ai due, già ampiamente nota.

 

Perché non riflette sull’isolamento politico e sindacale vissuto da questo gruppo dirigente a Catania?

Se i lavoratori da voi chiamati in strada davanti al Cannizzaro hanno disertato l’invito del 1.3.2006, ascoltando invece la condanna emessa dalla loro RSU, questo non è un indice di distacco tra la base e i vertici? Non è avventurismo politico?

Se lo è chiesto perché neanche un lavoratore del Cannizzaro è sceso in strada? E lei era una delle 19 persone  in strada davanti ai cancelli della scuola ed ha potuto vedere con i suoi occhi e sentire dalla viva voce di Maggio le vere ragioni della manifestazione e visionare la bacheca della scuola.

Ma perché mai poi avrebbe dovuto scendere in strada al freddo e al gelo, quando i lavoratori del Cannizzaro godono di un’aula magna con 700 poltrone a sedere dotata di tutti i confort e di tutte le attrezzature tecniche di supporto?

Se lo è chiesto perché questa volta NESSUNA SCUOLA AUTONOMA HA RILASCIATO L’AUTORIZZAZIONE? Perché anche il CSA questa volta si è schierato con le scuole?

 

Lo sa che il Cannizzaro ha conseguito la certificazione di qualità ISO 9001:2000 in data 7/2/2006

per la qualità del suo servizio erogato ? Lo sa che adopera da anni il registro elettronico e la flessibilità dell’autonomia, e l’ informazione elettronica capillare e sistematica a tutti i docenti per e-mail? Lo sa che ha ricevuto 434 iscrizioni dalla scuola media, una valanga che non potrà accogliere per la sua enormità. Perché gli utenti lo scelgono?

Il Cannizzaro di Catania è stato individuato dal MIUR, Ministero dell’Istruzione, come “ Centro Polifunzionale di servizio, CPS,  per il supporto all’autonomia, la diffusione delle tecnologie, la creazione di reti” e  dotato, nell’ambito della Misura 2, di infrastrutture tecnologiche di eccellenza.

Rilascia Certificazioni, ECDL Patente europea per il computer, Cisco Networking Academy, Microsoft MOS Microsoft Office Specialist. Realizza una quantità enorme di progetti PON che può trovare sul sito web www.cannizzaroct.it. Realizza una miriade di progetti POR Sicilia e Alternanza scuola-lavoro di cui all’art. 4 della Legge 53/2003”, elaborati e finanziati dall’UNIONCAMERE e dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia;

Realizza progetti CIPE, Seminari di formazione, Corsi di riconversione professionale, Corsi FOR TIC, Progetti internazionali Socrates/Comenius.

Il Cannizzaro è una scuola della Europea Rete ENIS . La “European Network of Innovative Schools” (ENIS) http://enis.indire.it/index.php è una rete di quasi 300 scuole europee che fanno uso delle TIC in modo innovativo.

Aderisce alla rete nazionale TSSS degli istituti tecnici industriali d’Italia e alla Rete ASAS (Rete regionale) e coordina il consorzio aetnanet, una delle più grandi ed efficienti reti telematiche di scuole dell’Italia meridionale.

 

E lei pensa che questa struttura, come le strutture di tutte le altre scuole autonome attaccate,  si lasceranno mettere in ginocchio dal capriccio di un gruppo  sindacale avventurista?

 

La Sua personale, comunque, sarà una presenza gradita in tutte le circostanze che desidera.

Distinti saluti 

 

preside Salvatore Indelicato,

 presidente provinciale ASAS Catania

 

 







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