ASSOCIAZIONE DELLE SCUOLE AUTONOME
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SICILIA
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sed magis amica veritas!”
72 – LETTERe-mail
- 13 mar 006
AL DIRIGENTE SCOLASTICO
ALL’ALBO
AL PRESIDENTE DEL CONSIGIO D’ISTITUTO
A)
LA CGIL DI
CATANIA E LE ASSEMBLEE DI STRADA:
LA FLC CGIL
di Catania ha convocato
tutto il personale docente e ATA della provincia nel tratto di strada antistante
l’ITI Cannizzaro, dalle ore 8,30 alle ore 11,30, del giorno 1 marzo 2006. La
manifestazione è andata deserta, nessun docente ha accolto l’invito a scendere
in strada e si è ritorta come un boomerang contro gli organizzatori. L’ASAS
regionale esprime profonda preoccupazione per il comportamento tenuto in tale
difficile situazione dal
Dirigente
del CSA di Catania che ha inoltrato la richiesta di assemblea sindacale al
dirigente scolastico del Cannizzaro, precisando di propria iniziativa che sulla
questione delle assemblee sindacali convocate in strada la magistratura non si è
ancora espressa con sentenza definitiva: in pratica non ha sanzionato un’azione
sindacale già da più parti già censurata. Rimaniamo sconfortati da questo
atteggiamento in quanto il dirigente del CSA dimentica che la magistratura in
prima istanza, proprio su sollecitazione della CGIL, ha dato torto al sindacato
e ragione ai presidi: infatti il giudice Puglisi ha sancito la corretta
interpretazione contrattuale dei DS che hanno rifiutato l’assemblea di strada
indetta dalla CGIL il 9/11/04 con ordinanza del 23/3/05. Il dirigente del CSA
avrebbe dovuto sapere che l’ARAN si è espressa sulla questione scrivendo che “le
assemblee sindacali siano tenute in locali idonei concordati con
l’amministrazione. Non è possibile utilizzare surrettiziamente l’istituto
dell’assemblea per azioni sindacali che abbiano natura diversa”.
Il dirigente del CSA sa certamente che l’art. 2 del CCNQ del 7/8/98 e i CCNL
confermano tali disposizioni. Non comprendiamo quindi perché i CSA da Centri di
Servizio Amministrativo si trasformino in Centri di Servizio Sindacali mettendo
in difficoltà i dirigenti della propria amministrazione che tentano di dare
continuità all’azione didattica, evitando di rinviare continuamente gli studenti
a casa per i motivi più vari. Dovrebbe essere chiaro a tutti che le assemblee
devono essere indette nelle prime due ore di lezione che in molti istituti vanno
dalle ore 8,00 alle ore 10,00 e che è solo concesso di fruire eccezionalmente di
una terza ora per coprire il percorso dalla propria scuola al luogo
dell’assemblea: con l’indizione di un presidio in strada davanti un istituto
dalle ore 8,30 alle ore 11,30 non solo non si osserva la lettera della norma, ma
neppure lo spirito, in quanto si convocano 8.000 docenti e ATA per poi
ritrovarsi con venti persone davanti ai cancelli e scompaginare così l’attività
didattica
e organizzativa di numerosi istituti scolastici. Ci saremmo aspettati
maggiore senso dello Stato e maggiore difesa del diritto allo studio.
B)
VISITE
FISCALI:
La richiesta di visita
fiscale ai dipendenti delle scuole è gratuita: tale certezza si desume dal
parere dell’Avvocatura Generale dello Stato n° 41786 del 25/3/2005 che sostiene
la gratuità delle visite fiscali richieste dalla Pubblica Amministrazione.
C) CONGRESSO ANP E ASSESSORE
PAGANO: A
Caltanissetta, il 2 marzo abbiamo avuto occasione di incontrare l’assessore
regionale alla P.I. Alessandro Pagano. L’assessore ci ha spiegato la sua visione
etica e cattolica della formazione della persona umana e gli sforzi da lui fatti
per una formazione di alto profilo dell’educazione dei giovani siciliani. Gli
abbiamo fatto notare rispettosamente che le scuole legalmente riconosciute che
sono finite sotto l’attenzione della magistratura per i diplomi falsi, quelle su
cui girano lettere anonime dettagliatissime sul modo di truccare gli esami di
Stato, sono state dalla Regione autorizzate e dalla Regione lasciate senza
controllo. L’assessore ha assicurato che disporrà severi controlli (ma non
dovevano già iniziare il 16 febbraio questi controlli?). L’assessore ha poi
assicurato che le risorse per il funzionamento delle scuole statali in Sicilia
non diminuiranno. Gli abbiamo spiegato che attualmente gli studenti siciliani
nelle scuole prendono UNA TANTUM e BORSA DI STUDIO con due anni di ritardo.
L’Assessore ha convenuto che il miglior sistema sarebbe quello di attribuire le
risorse ai Consigli d’Istituto che sanno come erogare i contributi in tempo
reale.
D) INNOVAZIONE PER GLI ISTITUTI DI
II GRADO: Scade il
16 marzo la possibilità di presentare i progetti di licei alla Direzione
Regionale. Molti istituti avrebbero voglia di sperimentare nuovi indirizzi anche
per innovare i propri corsi di studio in relazione alle dinamiche del mondo del
lavoro e contrastare in tal modo fenomeni di forte contrazione dell’utenza. Ma
ancora una volta il Ministero ci manda allo sbaraglio imponendoci tempi
strettissimi, obbligandoci a mantenerci nell’ambito degli indirizzi attuali,
costringendoci a chiedere il consenso ai genitori che hanno già effettuato
l’iscrizione dei figli (tutti). Nessuna regola per la revisione dell’organico e
delle cattedre, e questo a organico di diritto già presentato!! In tal modo non
si fa che aumentare la confusione e la conflittualità: altro che innovazione!
E): ATTACCO ALLA
CONTINUITA’ DIDATTICA: Il CSA di Palermo, evidentemente nell’intento di
offrire un gradito servizio amministrativo alle scuole, con la nota prot. 3338
del 23/2/06, insiste imponendo ai presidi che concedano permessi retribuiti per
studio al personale della scuola che volesse partecipare a procedure di
abilitazione o specializzazione. Questo in contrasto col CCNL che limita al 3%
l’utilizzo dei permessi di studio. Sarebbe interessante capire se con una
semplice circolare di interesse regionale si possa ignorare un contratto firmato
a livello Nazionale. Ma non finisce qui perché non passa giorno che l’Ufficio
Educazione fisica dei CSA distacchi dal servizio i docenti per gare provinciali
e regionali. Noi siamo d’accordo con tutti questi esoneri, basta solo che ci
diciate chi dobbiamo mandare in classe a far lezione.
G) ADESIONI ALL’ASAS: L’IPIA Enrico Fermi
di Agrigento ha aderito all’asas. Chiediamo alle scuole associate di versare la
quota annuale associativa di € 50,00. La domanda di adesione e lo statuto
possono scaricarsi dal nostro sito.
H) GARANTIRE LA PULIZIA NELLE SCUOLE:
Chiediamo al Dirigente del CSA di Palermo di affrontare con attenzione la
questione dei collaboratori scolastici transitati allo Stato dagli Enti Locali,
che non effettuano le pulizie dei locali loro assegnati. Tali collaboratori non
hanno firmato, a due anni dal passaggio al MIUR il contratto di lavoro, si
autodefiniscono esecutori, non hanno vinto alcuna causa giudiziaria, in atto
causano danno all’erario. I DS hanno solo il potere disciplinare di contestare
l’addebito e al massimo possono effettuare multe fino a quattro ore di
retribuzione. In questo caso si tratta di addebiti maggiori di competenza del
CSA che mostra inerzia del definire la questione. Alcune scuole interessate dal
fenomeno riescono a funzionare solo grazie all’intervento del personale pip che
pulisce al loro posto, ma occorre ricordare che, rispetto alla pianta organica,
in tali casi vengono pagati collaboratori in numero maggiore rispetto al dovuto.
Tra coloro, invece, che hanno ricevuto dal giudice del lavoro una sentenza
favorevole al rientro al Comune o alla Provincia, e che rimangono nelle scuole,
alcuni sono stati promossi assistenti tecnici in soprannumero, ma non effettuano
servizio concreto in quanto, in possesso solo di licenza media, aspettano un
corso di riconversione che sembra lungi dall’essere attivato. Sia chiaro a
questo punto che, se qualcuno dovrà pagare questo danno all’erario, non si
tratterà dei Dirigenti Scolastici che hanno operato fino ai limiti dei loro
poteri, rischiando sin troppo.
I) LE SCUOLE A RISCHIO E IL CSA DI CATANIA
L’Osservatorio provinciale per
la dispersione scolastica di Catania stabilisce i criteri di riparto dei fondi
alle scuole. La stragrande maggioranza approva nella seduta del 1.3.2006 una
mozione che recepisce quanto auspicato dall’ASAS di Catania; si autoisola la
CGIL scuola, che aveva tentato con ripetuti rinvii di far passare la logica del
riparto a pioggia, vanificando così l’efficacia degli interventi; stigmatizzato
il tentativo fallito di Tomasello (FLC-CGIL) di inserire al 4 punto una mozione
contro l’ASAS; le scuole di Catania attendono a questo punto che il CSA proceda
subito senza remore o infingimenti alla esecuzione di quanto previsto dall’art.
9 del CCNL; ma il dirigente del CSA è titubante per una diffida della CGIL
quasi fosse il dirigente del Centro Servizi Sindacali targato CGIL.
Tripodi, Buccola, Genuardi Matano,
Indelicato,Proto,.
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