Progetto nazionale “Lauree scientifiche. La scuola Catanese e l'Università Etnea aderiscono
Data: Mercoledì, 11 gennaio 2006 ore 13:28:36 CET
Argomento: Istituzioni Scolastiche


Ecco il piano per incentivare le iscrizioni alle facoltà scientifiche

Presentato il "Progetto Lauree Scientifiche" promosso da Miur, Confindustria e Conferenza Nazionale dei Presidi di Scienze

Il Ministro Moratti: "Orientamento, formazione dei docenti e stage per rispondere alla crisi delle vocazioni scientifiche"
Il Vicepresidente Rocca: "Innescare rapidamente un circuito virtuoso che coinvolga cultura scientifica, innovazione e crescita economica"
Il Presidente Predazzi: "Il rilancio della ricerca di base come priorità per lo sviluppo scientifico e tecnologico del Paese"

(Roma, 13 ottobre 2004) È stato presentato oggi a Villa Mondragone (Monte Porzio Catone) dal Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Letizia Moratti, dal Vicepresidente per l'Education di Confindustria, Gianfelice Rocca, e dal Presidente della Conferenza Nazionale dei Presidi di Scienze, Enrico Predazzi, il "Progetto Lauree Scientifiche", inserito nell'ambito della programmazione del sistema universitario per il triennio 2004/2006.

Il progetto ha l'obiettivo di incentivare il numero degli immatricolati e dei laureati nelle discipline scientifiche, condizione indispensabile per lo sviluppo della competitività tecnologica del Paese. I numeri parlano di una costante diminuzione di interesse dei giovani per i percorsi universitari a contenuto scientifico, in particolare per alcune classi di laurea, tra cui la 21 (Scienze e tecnologie chimiche), la 25 (Scienze e tecnologie fisiche) e la 32 (Scienze matematiche).

"Il progetto", ha spiegato il Ministro Letizia Moratti, "interesserà nell'arco di tre anni 14.000 docenti e 10.000 studenti e sarà sostenuto finanziariamente con otto milioni e mezzo di euro. Le nostre linee d'azione", ha aggiunto, "si possono così sintetizzare: più orientamento; didattica più attrattiva; utilizzo dei laboratori per rendere i ragazzi protagonisti dell'apprendimento; stage e tirocini affinché gli studenti possano verificare 'sul campo' le loro attitudini; revisione delle classi di laurea, anche per renderle più aderenti alle esigenze del mercato del lavoro, e, infine, un maggiore collegamento del percorso formativo con le opportunità di lavoro che, ricordo, nel settore scientifico sono più elevate rispetto agli altri settori".

Il Ministro ha poi sottolineato che "il Miur intende selezionare 10 progetti che dovranno essere presentati dagli atenei in collaborazione con le associazioni imprenditoriali e con le scuole. A questo scopo sono stati stanziati attualmente circa 6,5 milioni di euro a carico del Fondo per la programmazione del sistema universitario, periodo 2004/2006. A tali risorse si aggiungono quelle che saranno destinate alla formazione e all'aggiornamento degli insegnanti e alla predisposizione dei progetti pilota dei laboratori di chimica, fisica e matematica (circa 2 milioni di euro)".

ORIENTAMENTO PRE-UNIVERSITARIO - Tra le azioni previste all'interno del progetto c'è il potenziamento dell'orientamento pre-universitario, studiato in linea con gli obiettivi europei e in attuazione della legge n. 53/2003. Sarà data l'opportunità di sperimentare nelle scuole superiori nuovi modelli e strumenti informativi in grado di migliorare le prestazioni degli studenti, in particolare accrescendone le competenze di base e quelle scientifiche, e di apportare cambiamenti nella formazione dei docenti (circa 14.000). Lo strumento è il Piano nazionale per l'orientamento, che coinvolge tutti i soggetti interessati, istituzionali e non, e che rappresenta la cornice per la condivisione dell'impianto culturale e metodologico degli interventi.

LAUREE E POST-LAUREA - È prevista la promozione, insieme al mondo delle forze produttive e delle professioni, di nuovi percorsi curriculari più direttamente orientati al mondo del lavoro e dell'high-tech, nonché lo studio di un'azione di informazione mirata e di orientamento per gli imprenditori, con l'obiettivo di diffondere le caratteristiche dei laureati nelle classi 21, 25 e 32. Sarà incentivata inoltre l'istituzione di appositi corsi (Master di I e II livello) per l'aggiornamento degli insegnanti delle scuole nelle varie discipline scientifiche. In particolare è prevista l'erogazione di 150 borse di studio l'anno della durata di tre anni per ciascuno dei tre anni di vita del progetto.

BANCA DATI DEGLI STAGE - In cantiere c'è anche la creazione di una banca dati ad accesso gratuito per la diffusione su scala nazionale delle domande (da parte degli studenti) e delle offerte (da parte delle aziende) di stage e tirocini nel campo della chimica, della fisica e della matematica. Attualmente sono 140.000 gli stage attivi in Italia. L'obiettivo è di incentivare la mobilità di quegli studenti che vogliano usufruire di stage formativi in strutture di ricerca e imprese, nazionali e internazionali, di particolare rilevanza strategica.

Spiega il Vicepresidente per l'Education di Confindustria, Gianfelice Rocca: "Il legame fra impresa e ricerca scientifica è al centro dei processi di innovazione. Eppure in molti Paesi dell'area europea, tra cui l'Italia, si segnala una sensibile diminuzione degli iscritti ai corsi di laurea scientifici. Tra le ragazze questa tendenza è ancora più evidente: solo nove su cento scelgono un corso di laurea dell'area scientifico-tecnologica. Occorre innescare rapidamente un circuito virtuoso che coinvolga a tutti gli effetti cultura scientifica, innovazione e crescita economica. Confindustria desidera partire dall'orientamento dei giovani per invertire queste tendenze. La cultura scientifica è oggi necessaria per investire e operare incisivamente - con strumenti nuovi - nei processi di trasformazione tecnologica in molti settori, dalle biotecnologie alle telecomunicazioni alla finanza. Con il progetto Lauree Scientifiche presentato oggi insieme al Ministro Moratti e con altre iniziative come Orientagiovani (in programma il prossimo 26 ottobre), Confindustria si è attivata per rilanciare la ricerca ed elevare il grado di "scientificità ambientale" del nostro Paese".

"La priorità assoluta della Conferenza dei Presidi di Scienze e Tecnologie - sottolinea il Presidente Enrico Predazzi - si incentra non solo sul rilancio della ricerca di base in Italia ma su un rilancio che deve essere proiettato verso l'Europa e il resto del mondo. Vitale è creare le premesse perché i nostri ricercatori siano messi in condizione di fare ricerca competitiva nei confronti dei loro colleghi stranieri, e questo anche dal punto di vista delle retribuzioni. Strategico è che, per la prima volta, le premesse per questo rilancio vengano poste da un'azione concordata tra Ministero, Facoltà di Scienze e Confindustria come peraltro previsto nella Convenzione quadro che quest'ultima ha siglato con la Crui".

 







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