LA METAMORFOSI DEL BULLO: ''FELICE DI QUESTA PUNIZIONE''
Data: Marted́, 03 gennaio 2006 ore 00:10:00 CET
Argomento: Opinioni


La metamorfosi del “bullo”: «Felice di questa punizione»

 
   

 di EMILIANO PAPILLO

 "All'inizio è stata dura, mi sentivo un po' frustato da questa situazione. Andare a scuola ma non poter entrare in classe a fare lezione con i compagni per colpa mia non è certo una grande soddisfazione. Ma con il passare del tempo ho capito ed ora anche se è stata una "punizione" sono felice di aver contributo in questi cinque giorni a far sorridere ogni tanto con le mie barzellette i compagni di scuola meno fortunati. Stare a contatto con i disabili mi ha fatto bene. Ho capito la complessità della società. A scuola non mi ero comportato bene, rendendomi protagonista anche di gesti poco educati, ora, non dico che sono diventato studente modello, ma ho capito che certi comportamenti vanno eliminati" ha concluso il ragazzo. Nella scuola di San Giovanni a Ferentino ci sono ben 20 portatori di handicap su 100 alunni. Una situazione difficile che complica anche il lavoro agli insegnanti. Ma nella scuola si punta alla socializzazione. "E' sbagliato emarginare un ragazzo anche se questo ha commesso gravi fatti di bullismo. Bisogna capire i motivi che hanno portato il ragazzo a compiere certi gesti e trovare tutte le soluzioni possibili per integrarlo. Ho parlato con il ragazzo e si è detto pentito per quello che ha fatto. Noi vogliamo che sia in piena sintonia con i compagni anche perché è molto intelligente ed in alcune materie quali l'italiano eccelle. Debbo dire che da quando ha concluso il periodo di punizione, Marco è cambiato, è molto più gentile con tutti in particolare con i disabili. E' molto più aperto alla vita di gruppo" ha spiegato il vicepreside Luigi Mariani aggiungendo: "Appena torneremo dalle vacanze il ragazzo sarà impegnato in un altro progetto, quello dell'insegnamento dell'italiano ad una ragazza albanese che si è da poco trasferita nel nostro Istituto. Affiancherà la professoressa di Lettere, Elia. Poi lo coinvolgeremo nel cortometraggio sul bullismo che presenteremo nelle prossime settimane e che vedrà quali protagonisti proprio gli alunni della scuola. A mio parere la lezione è servita molto al ragazzo che a mio parere vuole apparire grande e cattivo, ma fondamentalmente è debole. Nei prossimi giorni lo faremo incontrare con una psicoterapeuta" conclude Mariani.



 








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