Sicurezza a rischio
Data: Lunedì, 02 gennaio 2006 ore 18:54:35 CET Argomento: Rassegna stampa
Scuole nuove
ma insicure. In Italia non bastano, a rendere sicura la vita
di 8 milioni e 700 mila persone a scuola, 20 mila edifici
scolastici privi dei prescritti requisiti di sicurezza,
vengono addirittura sequestrate le costruzioni nuove. È
accaduto, ieri, in tre centri del Molise (San Giuliano di
Puglia, Colletorto e Bonefro) dove tre edifici scolastici
sono stati sequestrati "in via preventiva" dalla procura di
Larino per mancanza di misure antincendio. E alla richiesta
di sicurezza che proviene dalle scuole il governo risponde
con proroghe continue. L'ultima, con un decreto dello scorso
mese di ottobre, ha riguardato le "Norme di prevenzione
incendi per l'edilizia scolastica", un decreto del ministero
dell'Interno del 1992.
La norma prevedeva, tra le altre restrizioni, che entro il
1997 tutte le classi avessero un "affollamento massimo" di
26 persone: 25 alunni più il prof. Ma il termine (che
scadeva il 31 dicembre 2005) è stato prorogato diverse
volte. Due mesi fa, il governo ha concesso alle regioni la
possibilità di spostare ancora in avanti il termine ultimo.
Occasione che parecchie regioni non si sono fatte scappare
prorogando al 30 giugno 2006 la scadenza. Come dire: le
scuole senza requisiti di sicurezza restano sicure per
decreto. L'eventuale restrizione del numero degli alunni per
classe (massimo 25, contro i 28/30 previsti dal ministero
dell'Istruzione) metterebbe in crisi le casse dello stato
perché, a parità di alunni, costringerebbe viale Trastevere
a formare più classi e assegnare più posti in organico.
La tragedia del 31 ottobre 2002, quando una scossa di
terremoto fece crollare il solaio della scuola elementare di
San Giuliano di Puglia uccidendo 27 bambini con la loro
maestra, non sembra non vere insegnato nulla a nessuno.
L'edificio, che ospitava anche la scuola elementare, fu
l'unica del piccolo paese ad accartocciarsi sotto l'effetto
del sisma. L'immobile ristrutturato da poco doveva essere -
secondo il decreto legislativo 626/94 - in teoria messo in
sicurezza e con tutte le certificazioni a posto già dal
dicembre '97, ma nel frattempo era intervenuta una proroga.
Lo stato dell'arte sulla sicurezza. Ma quali sono le
condizioni degli edifici scolastici italiani? Secondo i dati
raccolti dallo stesso ministero dell'Istruzione, non c'è da
stare molto allegri. Già, perché limitandosi agli aspetti
più importanti - la stabilità, le condizioni
igienico-sanitarie e l'antincendio - sono ancora troppi gli
immobili inadeguati. Degli oltre 40 mila plessi censiti da
viale Trastevere, solo 23.547 (il 57,6 per cento) sono in
possesso di regolare Certificazione di idoneità statica.
Come dire che quasi metà di essi, dal punto di vista
statico, non viene considerata idonea a ospitare una scuola
o, bene che vada, non si sa se siano idonei. Spesso si
tratta di edifici solo adibiti ad uso scolastico, ma
progettati per altri scopi. Solo 14 scuole su cento sono
dotate di certificazione igienico-saniaria: ampiezza delle
aule, degli spazi comuni e condizioni di temperatura e
umidità all'interno dei locali scolastici, per semplificare,
non idonei. E, tanto per rimanere su uno degli aspetti più
importanti, quasi due scuole su tre sono sfornite di
Certificato prevenzione incendi. Il Governo, ad agosto, ha
stanziato per la sicurezza poco più di 4 milioni di euro ma
il fabbisogno si attesta sui 4 miliardi. Bisogni, che, come
è accaduto più volte nell'arco dello stesso anno scolastico,
si sono manifestati con improvvisi crolli di soffitti e
altre carenze strutturali.
Le proroghe. Solo dopo la tragedia di San Giuliano di
Puglia si pose seriamente l'attenzione la questione della
sicurezza degli edifici scolastici in Italia. Questione, che
il ministero conosceva perfettamente visto che, qualche mese
prima (a febbraio del 2002), aveva pubblicato un censimento
che delineava in tutta la sua gravità la situazione degli
edifici scolastici italiani. Per la legge 626/94 (quella
sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro), dal '94 le proroghe
sono state quattro e il termine ultimo per adeguare le
scuole è slittato al giugno 2006: quasi nove anni oltre il
primo limite del dicembre '97.
Stessa cosa per le norme antincendio: quasi dieci anni di
proroghe che sollevano dalla responsabilità diretta gli
amministratori degli enti locali: i comuni - per le scuole
materne, elementari e medie - e le province, per le scuole
superiori.
Le denunce. L'ultima in ordine di tempo, dello scorso
mese di novembre, è di Cittadinanzattiva, che ha stilato
l'ultimo dossier sulla sicurezza delle scuole italiane. Ma
anche Legambiente, l'Flc Cgil e lo stesso ministero
dell'Istruzione descrivono un quadro a tinte fosche con
mille pericoli per le quasi 9 milioni di persone (alunni,
insegnanti e non docenti) che frequentano ogni giorno la
scuola. Basti citare, solo a titolo di esempio, che metà
delle scuole non è ancora in possesso delle più elementari
certificazioni (di Idoneità statica, Agibilità igienica e
Prevenzione incendi) alla base di qualsiasi discorso sulla
sicurezza.
Di Salva Intravaia
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