ISCRIZIONI – UN APPUNTAMENTO IMPORTANTE
- Due milioni e 300 mila famiglie alle prese con le iscrizioni scolastiche
-
Quanti e dove si iscrivono?
-
Gli alunni stranieri
-
Gli anticipi di iscrizione
- Il
tempo lungo, l’erede del tempo pieno
-
Orario obbligatorio e orario facoltativo
-
Iscrizioni alla secondaria: una scelta importante
-
Scelta delle superiori: attenti agli indirizzi fuori ordinamento
-
L'ora di religione è richiesta più al sud che al nord
- La
scelta della lingua straniera
-
Inglese potenziato: un’opportunità futura
ISCRIZIONI 2006-07 – GUIDA BREVE
1. Scuola dell’infanzia: chi si iscrive
1.1 Scuola dell’infanzia: l’anticipo
1.2 Scuola dell’infanzia: scelta dell’orario e dei servizi
2. Scuola primaria: chi si iscrive
2.1 Scuola primaria: l’anticipo
2.2 Scuola primaria: tempo lungo
2.3 Scuola primaria: tempo normale
3. Scuola secondaria di I grado: chi si iscrive
3.1 Scuola secondaria di I grado: tempo lungo
3.2 Scuola secondaria di I grado: tempo normale
4. Scuola secondaria superiore: chi si iscrive e dove
5. L’insegnamento della religione cattolica
6. Alunni portatori di handicap
MODULISTICA PER ISCRIZIONI 2006-2007
Modello tipo di domanda
Modulo di scelta delle opportunità formative nella scuola
dell’infanzia (mod. A)
Modulo di scelta delle opportunità formative nella scuola
primaria (mod. B1)
Modulo di scelta delle opportunità formative nella secondaria di
I grado (mod. B2)
Modulo di scelta delle opportunità formative nella secondaria
superiore (mod. C)
Modulo per avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica
(mod. D)
Modulo integrativo per le scelte alternative all’insegnamento
della religione (mod. E)
ISCRIZIONI – UN APPUNTAMENTO IMPORTANTE
Due milioni e 300 mila famiglie alle prese con le
iscrizioni scolastiche
Anche quest’anno saranno almeno due milioni e trecentomila le
famiglie italiane impegnate nell'iscrizione dei figli ad una
scuola statale o paritaria.
Si
conferma un lieve aumento di iscrizioni, grazie anche agli
alunni stranieri, soprattutto nelle scuole del Centro Nord.
Beneficiano di questo aumento gli istituti superiori, l’infanzia
e la primaria (quest’ultima aiutata anche dagli anticipi),
mentre la scuola secondaria di I grado fa registrare ancora un
sensibile decremento.
Per
le iscrizioni alle scuole statali c'è tempo fino al 25 gennaio
2006 (lo dispone la circolare ministeriale n. 93 del 23 dicembre
2005), mentre per l’iscrizione alle paritarie il termine può
variare da scuola a scuola, anche se c’è una tendenza a
conformarsi alla scadenza generale.
L'iscrizione viene fatta solamente per le prime classi di ogni
ordine e grado di scuola, mentre gli alunni delle classi
intermedie sono confermati d'ufficio, con l'eccezione di quelli
che intendono cambiare sede rispetto a quella attualmente
frequentata.
Negli istituti comprensivi gli alunni dell’ultimo anno della
scuola primaria sono iscritti d’ufficio alla prima classe della
secondaria di I grado, con l'eccezione di quelli che intendono
cambiare sede rispetto a quella attualmente frequentata.
Presso le segreterie delle scuole vi sono appositi moduli per
l’iscrizione che viene normalmente fatta da uno dei genitori del
ragazzo oppure dal suo tutore.
Quanti e dove si iscrivono?
Dei
2,3 milioni di alunni che si iscriveranno per il prossimo anno
scolastico, almeno due milioni di alunni andranno in scuole
statali. Alle scuole dell’infanzia sono attesi circa 510 mila
bambini di cui circa il 60% (cioè 310 mila) per scuole statali.
A questi potrebbero aggiungersi circa altri 10-15 mila bambini
anticipatari che compiranno i tre anni tra il 31 dicembre 2006 e
il 28 febbraio 2007.
Alle
prime classi delle scuole primarie, statali e paritarie,
dovrebbero iscriversi circa 540 mila alunni (500 mila nelle
statali).
Tra
questi dovrebbero essere compresi circa 55 mila alunni
anticipatari che compiranno sei anni entro il 30 aprile 2007.
Alle
prime classi di scuola secondaria di I grado (le ex-scuole
medie) sono attesi poco meno di 600 mila alunni di cui 570 mila
per scuole statali.
Alle
prime classi degli istituti di istruzione secondaria superiore
potrebbero iscriversi circa 670 mila alunni (compresi i
ripetenti), di cui 620 mila per istituti statali.
Per
gli istituti superiori c’è quest’anno la novità dell’attuazione,
a tutti gli effetti, del nuovo diritto-dovere, disciplinato dal
decreto legislativo n. 76/2005, che dovrebbe assicurare un
aumento di iscritti alle prime classi.
Le Regioni, d’intesa con i ministero del Lavoro e
dell’Istruzione, propongono corsi triennali di formazione
professionale con qualifica finale come percorso alternativo
all’istruzione, avente valore di assolvimento.
Previsioni di iscrizioni di alunni alla prime classi per l’anno scolastico 2005-2006
Tipologia di scuola
|
Scuola infanzia
|
Scuola primaria
|
Scuola second. I grado
|
Scuola second. II grado
|
Totale
|
Statale
|
310.000
|
500.000
|
570.000
|
620.000
|
2.000.000
|
Paritaria
|
200.000
|
40.000
|
30.000
|
50.000
|
320.000
|
Totale
|
510.000
|
540.000
|
600.000
|
670.000
|
2.320.000
|
Elaborazione Tuttoscuola
Gli alunni stranieri
Tra
i ragazzi che si iscriveranno nelle prime classi dei diversi
cicli, circa 90 mila sono di nazionalità straniera a cui
probabilmente se ne aggiungeranno nel corso del 2006 altri 50
mila circa, previsti in arrivo in Italia e che si inseriranno
nelle diverse classi.
Su
mille bambini che si iscrivono per la prima volta ad una scuola
dell’infanzia 50 sono stranieri.
Nella prima classe della scuola primaria sono mediamente circa
60 gli scolari stranieri ogni mille nuovi iscritti; nelle prime
classi del Nord Ovest ve ne sono circa 80 ogni mille iscritti, e
nel Nord Est circa 90.
Nella prima classe della secondaria di I grado è prevista
l’iscrizione di 50 alunni stranieri su mille nuovi iscritti; al
Nord ne sono previsti 80 ogni mille.
Ogni
mille nuovi studenti che si iscrivono agli istituti superiori 30
sono stranieri; al nord sono 55-60. Se si pone attenzione al
tipo di istituto, nei professionali sono circa 65 gli stranieri
che si iscrivono in prima, ogni mille studenti, con punte di 110
nei professionali del Nord ovest e di 120 ogni mille nuovi
iscritti nei professionali del Nord Est.
In
molti grossi centri di provincia della pianura Padana così come
in grandi borgate della periferia delle metropoli vi sono prime
classi con il 40 o il 50% di alunni stranieri.
Nonostante gli stranieri, calano gli iscritti nelle prime
L’arrivo degli alunni stranieri compensa la graduale diminuzione
di iscritti alle prime classi, già in atto da diversi anni a
questa parte.
Nelle province in cui gli stranieri sono rari, come, ad esempio,
al sud, il decremento di iscritti è più evidente.
Se
si confronta il numero degli iscritti alle prime classi di
scuola statale dei diversi ordini di scuola nell’arco di tempo
che va dal 1997/98 al 2005/06 si ha meglio la percezione della
variazione.
Fanno eccezione le prime classi degli istituti superiori che,
anche per effetto dell’innalzamento dell’obbligo scolastico,
hanno fatto registrare un aumento complessivo di quasi 9 mila
unità.
Nelle prime classi di scuola primaria, grazie agli anticipi, il
calo è stato contenuto in poco più di otto mila unità, mentre
nelle prime classi di scuola secondaria di I grado la
diminuzione è stata di quasi 58 mila iscritti.
Variazione di alunni iscritti alle prime classi di scuole statali nel periodo 1997/98 – 2003/04
Anno scolastico
|
Alunni delle prime classi di scuola primaria
|
Alunni delle prime classi di scuola secondari I grado
|
Alunni delle prime classi di scuola secondaria II grado
|
1997-1998
|
518.230
|
583.740
|
584.208
|
2005-2006
|
509.852
|
534.035
|
593.065
|
Differenza 97/98-04/05
|
- 8.578
|
- 57.705
|
+ 8.857
|
Elaborazione Tuttoscuola su dati Miur
Gli anticipi di iscrizione
Per
la quarta volta viene applicata la norma dell’anticipo prevista
dalla legge di riforma che offre la possibilità di richiedere
l’ammissione anticipata alla classe prima della scuola primaria
e (a certe condizioni) anche alla scuola dell’infanzia.
Si
sono avvalsi dell’anticipo nelle classi prime della scuola
primaria circa 26 mila alunni nel 2003-2004, circa 35 mila nel
2004-2005 e oltre 45 mila nel 2005-2006 su circa 81 mila
potenziali aventi diritto in ciascun anno; per l’anno prossimo
se ne prevedono 55 mila.
Nei
primi due anni di applicazione il limite di ammissione era
fissato al 28 febbraio; per il 2005-2006 il limite è stato
portato al 31 marzo; per il prossimo anno il limite è stato
fissato definitivamente al 30 aprile.
Per
la scuola dell’infanzia la possibilità di ammissione anticipata
è stata riconfermata nei confronti dei bambini che compiranno
tre anni di età entro il 28 febbraio del prossimo anno
scolastico.
L’anticipo di iscrizione alla primaria costituisce un diritto
delle famiglie a cui corrisponde per la scuola l’obbligo di
accogliere, mentre l’anticipo per la scuola dell’infanzia è
possibile a patto che sussistano le condizioni idonee (posti
disponibili, servizi, locali, ecc.) e che vi sia il benestare
dei Comuni interessati, qualora gli anticipi determinino oneri
finanziari per servizi aggiuntivi.
Il tempo lungo, l’erede del tempo pieno
Scomparso come denominazione il tempo pieno della scuola
primaria e il tempo prolungato della secondaria di I grado, la
riforma scolastica prevede la modifica di questi modelli di
tempo scuola non per la loro durata oraria ma per la loro
strutturazione interna.
Le
famiglie possono richiedere al momento dell’iscrizione alla
prima primaria (ex- elementare) un tempo scuola settimanale di
40 ore (mensa compresa) equivalente alla durata del tempo pieno
precedente.
Se
la tendenza fin qui registrata verrà confermata anche
quest’anno, potrebbero essere circa 140 mila i nuovi iscritti
nelle prime classi di scuola statale a tempo lungo.
La
stessa possibilità relativa all’opzione del tempo scuola
riguarda anche i ragazzi che si iscrivono alla prima classe
della secondaria di I grado (ex-scuola media). Le famiglie
potranno richiedere un tempo scuola fino a 40 ore settimanali
(con eventuale opzione per la mensa) equivalente
complessivamente alla durata del precedente modello di tempo
prolungato.
Se
la tendenza fin qui registrata verrà confermata anche
quest’anno, potrebbero essere circa 150 mila i nuovi iscritti
nelle prime classi di scuola statale a tempo prolungato.
In
alternativa alla richiesta di tempo settimanale di 40 ore le
famiglie che iscrivono i figli alla scuola primaria o alla
scuola secondaria di I grado avranno a disposizione un tempo
scuola, comprensivo dell’orario opzionale, di 30 ore settimanali
per la primaria e fino a 33 ore per la secondaria di I grado. A
tale orario va aggiunto anche l’eventuale tempo mensa e dopo
mensa, quantificato in un massimo di due ore per ciascun giorno.
Orario obbligatorio e orario facoltativo
La
riforma scolastica prevede un orario di lezione settimanale
obbligatorio (27 ore settimanali nella scuola primaria e, per la
prima volta, 29 ore nella scuola secondaria di I grado) e un
orario facoltativo (mediamente tre ore settimanali nella
primaria e quattro nella secondaria di I grado).
L’orario facoltativo prevede insegnamenti e attività che la
scuola obbligatoriamente deve organizzare, ma che le famiglie
possono liberamente scegliere senza obbligo alcuno (salvo la
frequenza in caso di scelta).
Al
momento delle iscrizioni le famiglie decideranno, dunque, se
avvalersi dell’offerta aggiuntiva della scuola, scegliendo
eventualmente gli insegnamenti di maggior gradimento.
Nel
caso in cui la famiglia effettui l’opzione zero (cioè nessuna
attività/insegnamento in orario facoltativo), l’alunno avrebbe
l’obbligo di frequenza settimanale solamente di 27 ore.
Orario obbligatorio e orario facoltativo rappresentano una
questione che non riguarda tuttavia la scuola dell’infanzia dove
le famiglie scelgono all’interno di un arco orario di attività
didattiche che corrisponde, grosso modo, alla precedente
organizzazione con l’orario normale (otto ore al giorno pari a
40 settimanali) oppure con orario ridotto al solo turno del
mattino.
Per
gli istituti superiori non vi sono ancora previsioni di orari di
lezione e tutto resta confermato come prima, in attesa della
emanazione dei relativi decreti legislativi.
Iscrizioni alla secondaria: una scelta importante
La
decisione più impegnativa spetta agli studenti che escono dalla
terza media: che fare alle superiori?
A
loro e ai loro genitori è rivolto il nuovo volume di Tuttoscuola
intitolato "Guida alla scelta del secondo ciclo", di cui si
possono ottenere informazioni su www.tuttoscuola.com.
La
scelta è molto ampia e, come si sa, non vincolata dalle
indicazioni di orientamento della scuola media di provenienza.
L’iscrizione al secondo ciclo è obbligatoria per effetto del
decreto legislativo n. 76/2005 sul diritto-dovere che, in attesa
dell’entrata in vigore della riforma, consente agli studenti che
escono dalla terza media di scegliere tra sistema di istruzione
(attuali licei, istituti tecnici, professionali e artistici) e
sistema sperimentale di istruzione e formazione professionale
come da Accordo quadro tra i ministeri dell’Istruzione e del
Lavoro e le Regioni.
Anche per gli istituti superiori, per effetto del
diritto-dovere, è prevista la gratuità di iscrizione.
La
maggior parte delle nuove iscrizioni normalmente si orienta
verso gli istituti tecnici (ce n'è un'ampia gamma: tecnico
commerciale, agrario, aeronautico, nautico, industriale, per
geometri, per il turismo); le opzioni per gli istituti
professionali, dopo il boom dei primi anni del nuovo obbligo,
hanno avuto una flessione, ma restano di alto interesse (la
scelta è qui ancora più ampia: professionale per i servizi
commerciali, per i servizi pubblicitari, per l'agricoltura e
l'ambiente, cinematografia e televisione, industria e
artigianato, industria e attività marinare, per i servizi
alberghieri e ristorazione, per i servizi commerciali e
turistici, per i servizi sociali).
Sulle iscrizioni agli istituti professionali pende il timore di
un loro passaggio al sistema regionale. Per evitare una fuga non
giustificata, la circolare n. 93/2005, sulla base di quanto
espressamente previsto dal decreto legislativo n. 226/2005 sul
2° ciclo, ha assicurato le famiglie che, dato l’avvio della
riforma dal 2007-2008, il funzionamento delle classi a cui si
iscriveranno gli studenti per il prossimo anno procederà per
tutta la durata dell’intero corso secondo l’attuale ordinamento.
Ciò varrà anche per gli istituti professionali.
Negli ultimi due anni la sorpresa è venuta dalle nuove
iscrizioni al liceo classico che hanno fatto registrare un
incremento introno al 10%.
Ma
analizziamo come si sono ripartite le scelte l’anno scorso.
____________________________________________________________
GUIDA
ALLA SCELTA DEL SECONDO CICLO
- il sistema scolastico in
vigore al 1° settembre 2006
- i nuovi licei a
confronto gli attuali: tutti i quadri orari
- un utilissimo vademecum
per i genitori
- le FAQ sulle iscrizioni
- gli indirizzi per
raccogliere informazioni sul territorio.
La nuova guida di
Tuttoscuola, l’unica aggiornata con le novità del decreto sul
secondo ciclo
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____________________________________________________________
Scelta delle superiori: attenti agli indirizzi fuori ordinamento
I
nuovi iscritti saranno circa 600 mila, distribuiti al 92,5%
negli istituti statali e il restante 7,5% in quelli paritari o
privati.
Gli
istituti tecnici e gli istituti professionali rappresentano
ancor oggi la scelta preferita dai ragazzi licenziati dalla
scuola media (li sceglie più del 55%), ma da un paio d’anni a
questa parte le ipotesi di regionalizzazione dell’istruzione
professionale e degli istituti tecnici, in attuazione della
legge costituzionale n. 3/2001, recepita necessariamente dalla
legge di riforma, hanno frenato le iscrizioni a questi istituti.
Se
verranno confermate le scelte dello scorso anno, su 100 ragazzi
di terza media, 10 sceglieranno quest’anno il liceo classico, 22
lo scientifico, 8 gli istituti o le scuole magistrali, 34 gli
istituti tecnici, 22 quelli professionali e 4 gli istituti
d’arte o i licei artistici.
Studenti iscritti alle prime classi per l’a.s. 2005-06
Istituti di istruzione secondaria |
Studenti prime classi
|
% sul totale |
Liceo classico |
61.500 |
10,4% |
Liceo scientifico |
132.100 |
22,3% |
Istituti magistrali |
44.600 |
7,5% |
Istituti tecnici |
199.000 |
33,6% |
Istituti professionali |
133.300 |
22,5% |
Istituti e licei artistici |
22.500 |
3,8% |
Totale |
593.000 |
100,0% |
Elaborazione Tuttoscuola
L'ora di religione è più richiesta al sud che al nord
Al
momento dell’iscrizione alla prima classe gli alunni scelgono se
avvalersi o meno dell’insegnamento della religione cattolica.
Nel
caso in cui non intendano avvalersi di questo insegnamento,
possono optare tra attività didattiche alternative, studio
individuale con o senza assistenza, uscita anticipata.
La
scelta ha valore annuale e, in assenza di variazioni, viene
confermata anche nelle classi successive.
I
genitori, al momento dell'iscrizione alla prima classe, hanno
facoltà di dichiarare se intendono avvalersi dell'insegnamento
della religione cattolica. Il sì complessivamente viene
sottoscritto dal 93,4% delle famiglie, in quantità decrescenti
dalla materna alla secondaria.
Nelle scuole dell’infanzia, statali e paritarie, il sì
all’insegnamento della religione cattolica è del 97%; nella
primaria del 96,7%, nella secondaria di I grado del 95,3% e
nelle superiori dell’86,1%.
Optano per attività alternative all’insegnamento della religione
cattolica più al centro-nord che al sud dell'Italia: il 16%
degli studenti toscani dice no all'insegnamento della religione,
seguiti dai piemontesi, liguri ed emiliano-romagnoli con il 12%.
Gli studenti calabresi, lucani, pugliesi e molisani optano
invece in massa per le lezioni di religione: meno del 2% vi
rinuncia.
Chi
insegna questa disciplina? Nella scuola dell'infanzia e nella
scuola elementare l'insegnamento della religione è affidata agli
insegnanti di classe, i quali possono chiedere di esserne
esentati; in tal caso viene chiamato un insegnante specialista
di religione esterno.
Nella scuola media e negli istituti superiori l'insegnamento
della religione cattolica è affidato invece direttamente ad
insegnanti di religione. Dal prossimo anno scolastico la maggior
parte dei docenti di RC saranno di ruolo, a seguito della
vincita del concorso riservato che ha immesso in ruolo circa
9.200 persone, già incaricate di tale insegnamento.
La scelta della lingua straniera
Per
la scuola primaria, dopo che a decorrere dal 2003-04 è stato
generalizzato anche in prima e seconda classe l’insegnamento di
una lingua comunitaria (inglese), non dovrebbero esserci
sorprese: tutti gli alunni che si iscriveranno in prima avranno
l’inglese.
Per
la scuola secondaria di I grado, dove fino ad oggi era
consentita la richiesta dell’insegnamento di una seconda lingua
straniera, nel 2006-07, come già avvenuto per l’anno scolastico
in corso tutti gli alunni iscritti alla prima classe avranno
l’insegnamento obbligatorio di un’altra lingua comunitaria,
oltre all’inglese.
Per
l’inglese sono previste tre ore settimanali di insegnamento; per
la seconda lingua comunitaria (francese, spagnolo o tedesco) due
ore.
Negli istituti superiori, dove quasi l’89% degli studenti si
avvale dell’insegnamento di una lingua straniera, in molti
istituti potrà essere previsto l’ulteriore insegnamento di una
seconda lingua straniera (attualmente il 90% dei ragazzi
iscritti al primo anno di corso segue obbligatoriamente
l’insegnamento di una lingua straniera e un altro 34% vi
aggiunge facoltativamente quello di una seconda lingua).
Inglese potenziato: un’opportunità futura
Il
decreto legislativo n. 226/2005 ha introdotto alcune modifiche
per l’orario di insegnamento della lingua inglese, disponendo
che in tutte le classi della scuola secondaria di I grado sia di
tre ore settimanali, anziché di due come per l’anno in corso.
A
queste due ore si aggiungono altre due ore per una seconda
lingua comunitaria (francese, spagnolo o tedesco).
L’art. 25 di quel decreto ha previsto però che le famiglie
possano richiedere, all’atto dell’iscrizione alla prima classe
della scuola secondaria di I grado, di cumulare tutte le ore
destinate all’insegnamento dei lingue straniere (3+2), solo per
l’insegnamento della lingua inglese.
Tale
insegnamento, potenziato a cinque ore settimanali, comporta
l’obbligo degli alunni della lingua inglese per tutti gli anni
della scuola secondaria e anche per quelli successivi del 2°
ciclo.
Tale
possibilità è stata tuttavia sospesa e, secondo la circolare
sulle iscrizioni, l’introduzione dell’inglese potenziato è
previsto a decorrere dal 2007-2008.
ISCRIZIONI 2006-07 – GUIDA BREVE
1. Scuola dell’INFANZIA: chi si
iscrive
Hanno diritto di iscriversi alla scuola dell’infanzia i bambini
di età compresa tra i tre e i cinque anni, compiuti o da
compiere nel corso del 2006.
Hanno diritto di iscriversi o di rimaner iscritti alla scuola
dell’infanzia anche i bambini che compiono sei anni di età tra
il 1° settembre e il 31 dicembre 2006.
Non
debbono compiere alcuna operazione di iscrizione i bambini che
quest’anno già frequentano la scuola, in quanto vengono iscritti
d’ufficio.
In
talune scuole dell’infanzia statali si verifica spesso la lista
di attesa per eccesso di domande rispetto ai posti disponibili.
I
criteri di precedenza nell’iscrizione vengono definiti dal
consiglio di istituto.
I
bambini che compiono tre anni entro il 31 dicembre 2006 hanno
comunque la precedenza di iscrizione sui bambini per i quali i
genitori chiedono l’ammissione anticipata, in quanto compiranno
tre anni tra il 1° gennaio e il 28 febbraio 2007.
1.1 Scuola dell’INFANZIA:
l’anticipo
La
circolare n. 93/2005 prevede la possibilità di accogliere
iscrizioni anche di bambini che compiono tre anni dopo il 31
dicembre 2006 tra il 1° gennaio e il 28 febbraio 2007.
L’accoglimento delle domande non è però automatico e può anche
essere rifiutato.
L’anticipo infatti è possibile a condizione che:
-
non vi siano bambini in età regolare in lista di attesa;
- vi
sia disponibilità di posti nella scuola interessata;
- vi
sia l’assenso del Comune nel quale è ubicata la scuola, nel caso
in cui lo stesso sia tenuto a fornire nuovi e appositi servizi
aggiuntivi: trasporti, mense, attrezzature, ecc.
Se
le domande di anticipo sono comunque in numero superiore ai
posti disponibili, viene predisposta un’apposita lista di attesa
con criteri di precedenza per l’ammissione fissati dal Consiglio
di istituto.
1.2 Scuola dell’INFANZIA:
scelta dell’orario e dei servizi
Al
momento dell’iscrizione le famiglie hanno diritto di indicare
l’orario di servizio preferito che può andare dal solo turno
antimeridiano (25 ore settimanali) fino a quasi 50 ore.
La
maggior parte delle scuole dell’infanzia hanno funzionato per
otto ore al giorno su cinque giorni alla settimana (40 ore
complessive). Ora dovranno anche tener conto delle richieste
delle famiglie.
Il
tempo scuola è comprensivo della mensa.
Gli
insegnanti – di norma due per sezione - assicurano l’assistenza
dei bambini alla mensa della scuola.
Le
famiglie pagano per la mensa un contributo mensile
(impropriamente chiamato retta) che in molti casi viene
differenziato in base al reddito familiare.
La
mensa è normalmente gestita dai Comuni. Nelle grandi città i
Comuni preferiscono assegnare uno specifico finanziamento alle
scuole che procedono all’appalto del servizio di mensa.
In
diverse località i Comuni mettono a disposizione delle famiglie,
direttamente o mediante convenzioni con servizi privati, un
servizio di trasporto dei bambini.
Anche per il trasporto, come per la mensa, a carico delle
famiglie è dovuto un contributo la cui entità varia da luogo a
luogo.
2. Scuola PRIMARIA: chi si
iscrive
Hanno l’obbligo di iscriversi alla prima classe della scuola
primaria i bambini che abbiano compiuto o compiano sei anni di
età tra il 1° settembre 2005 e il 31 agosto 2006.
I
bambini che compiranno sei anni di età tra il 1° settembre 2006
e il 31 dicembre 2006 non sono obbligati ad iscriversi in prima,
come invece succedeva negli anni scorsi, ma di fatto, per
consolidata abitudine, si iscrivono ugualmente come se fossero
obbligati.
Non
debbono compiere alcuna operazione di iscrizione alle classi
successive alla prima i bambini che quest’anno già frequentano
la scuola, in quanto vengono iscritti d’ufficio.
La
conferma d’ufficio vale ovviamente per tutti gli attuali
frequentanti, compresi i bambini iscritti in anticipo nell’anno
scolastico 2004-2005.
Le
famiglie possono iscrivere i figli nella scuola di proprio
gradimento, indipendentemente da vincoli territoriali.
Le
domande possono però non essere accolte in caso di non
disponibilità di posti. In tal caso la precedenza
nell’accettazione delle domande viene definita in base a criteri
definiti dai singoli consigli di istituto. A volte tra i criteri
di precedenza vi può essere quello della territorialità.
2.1 Scuola PRIMARIA:
l’anticipo
I
bambini che compiono sei anni di età dopo il 31 agosto 2006 ed
entro il 30 aprile 2007 possono chiedere l’iscrizione alla
classe prima della scuola primaria.
La
possibilità di iscrizione anticipata è facoltative per le
famiglie. Le scuole hanno però l’obbligo di accoglierle senza
condizione alcuna.
L’anticipo di iscrizione alla scuola primaria, a differenza di
quanto previsto per la scuola dell’infanzia, costituisce un
obbligo per le scuole che, pertanto, non possono esimersi
dall’accettarlo.
2.2 Scuola PRIMARIA: tempo
lungo e servizi
Al
momento delle iscrizioni le famiglie possono chiedere un
servizio complessivo della durata fino a 40 ore settimanali,
mensa compresa.
Nella quantità il servizio equivale all’ex-tempo pieno, ma vi
sono alcune differenze da considerare che potrebbero anche
vanificare la richiesta.
L’ex-tempo pieno, infatti, per poter essere costituito, doveva
disporre dei locali e dei servizi di mensa. Nel caso in cui la
richiesta venga fatta quest’anno in una scuola già organizzata
in precedenza a tempo pieno, non vi dovrebbero essere problemi
(se non legati alla capienza dei posti nella scuola), mentre
negli altri casi occorre verificare se la scuola dispone di
servizio di mensa (normalmente a carico dei Comuni).
Nell’ex-tempo pieno erano previsti due insegnanti per classe
(più gli eventuali specialisti esterni di inglese e di religione
cattolica). Il decreto legislativo n. 59/2004 ha previsto la
conferma di tale organico.
Anche in questi modelli di tempo lungo le famiglie sono
chiamate, al momento dell’iscrizione, ad esprimere opzione sulle
proposte di attività e di insegnamenti aggiuntivi a quelli
ordinari che la scuola ha l’obbligo di offrire e organizzare.
La
mensa è normalmente gestita dai Comuni. Nelle grandi città i
Comuni preferiscono assegnare uno specifico finanziamento alle
scuole che procedono all’appalto del servizio di mensa.
In
diverse località i Comuni mettono a disposizione delle famiglie,
direttamente o mediante convenzioni con servizi privati, un
servizio di trasporto degli alunni.
Anche per il trasporto, come per la mensa, a carico delle
famiglie è dovuto un contributo la cui entità varia da luogo a
luogo.
2.3 Scuola PRIMARIA: tempo
normale e servizi
Al
momento dell’iscrizione le famiglie possono optare per un orario
non lungo.
In
base alle nuove disposizioni previste dalla riforma, infatti,
l’orario obbligatorio per tutti gli alunni è pari a 27 ore
settimanali a cui può essere aggiunto un ulteriore orario
facoltativo pari mediamente ad altre tre settimanali.
La
famiglia può anche chiedere che il figlio fruisca della mensa
(se il servizio è in funzione nella scuola).
Nelle ore facoltative verranno svolti, da parte dei docenti
della scuola, insegnamenti aggiuntivi ed altre attività
didattiche che la scuola presenta già al momento dell’iscrizione
come offerta formativa alle famiglie, le quali saranno chiamate
ad esercitare eventualmente l’opzione.
Quella è anche la sede per effettuare l’eventuale scelta del
servizio di mensa che, in caso di scelta delle attività
opzionali, potrebbe comportare l’eventuale esigenza di rientri
pomeridiani a scuola con conseguente attivazione del servizio di
mensa.
La
mensa è normalmente gestita dai Comuni. Nelle grandi città i
Comuni preferiscono assegnare uno specifico finanziamento alle
scuole che procedono all’appalto del servizio di mensa.
In
diverse località i Comuni mettono a disposizione delle famiglie,
direttamente o mediante convenzioni con servizi privati, un
servizio di trasporto degli alunni.
Anche per il trasporto, come per la mensa, è dovuto un
contributo la cui entità varia da luogo a luogo.
3. Scuola secondaria di I grado:
chi si iscrive
Si
iscrivono alla prima classe della scuola secondaria di I grado
(ex-scuola media) gli alunni che attualmente frequentano
l’ultimo anno della scuola primaria (ex-elementare).
Se
la scuola primaria attualmente frequentata fa parte di un
istituto comprensivo, non è dovuta l’iscrizione che avviene
d’ufficio nella scuola secondaria di I grado facente parte
dell’istituto medesimo, fatta salva la possibilità delle
famiglie di scegliere altra scuola all’esterno dell’istituto
comprensivo frequentato.
Le
famiglie che iscrivono i propri figli ad una scuola secondaria
di I grado devono presentare la domanda (indirizzata alla scuola
prescelta) alla scuola attualmente frequentata che provvederà ad
inoltrarla all’istituto scelto.
3.1 Scuola secondaria di I grado:
tempo lungo
Al
momento delle iscrizioni le famiglie possono chiedere un
servizio complessivo della durata fino a 40 ore settimanali,
mensa compresa.
Nella quantità il servizio equivale all’ex-tempo prolungato, ma
il modello organizzativo e didattico può essere diverso.
A
differenza dell’ex-tempo pieno della primaria dove il servizio
di mensa costituiva un requisito indispensabile per poter
attivare tale tipologia di tempo lungo, nell’ex-tempo prolungato
il servizio di mensa non rappresentava una condizione necessaria
per la costituzione di questo tipo di tempo lungo.
Può
facilmente capitare che le famiglie non trovino nel nuovo tempo
lungo il servizio di mensa.
Il
modello di nuovo tempo lungo dipende dalle disposizioni
normative contenute nel decreto legislativo di attuazione della
riforma e dalle modalità organizzative e didattiche deliberate
da ogni singola scuola.
Le
famiglie sono chiamate, al momento dell’iscrizione, ad esprimere
opzione sulle proposte di attività e di insegnamenti aggiuntivi
a quelli ordinari che la scuola ha l’obbligo di offrire e
organizzare.
La
mensa è normalmente gestita dai Comuni. Nelle grandi città i
Comuni preferiscono assegnare uno specifico finanziamento alle
scuole che procedono all’appalto del servizio di mensa.
In
diverse località i Comuni mettono a disposizione delle famiglie,
direttamente o mediante convenzioni con servizi privati, un
servizio di trasporto degli alunni.
Anche per il trasporto, come per la mensa, è dovuto un
contributo la cui entità varia da luogo a luogo.
3.2 Scuola secondaria di I grado:
tempo normale
Al
momento dell’iscrizione le famiglie possono optare per un orario
non lungo.
In
base alle disposizioni di riforma, infatti, l’orario
obbligatorio per tutti gli alunni è pari a 29 ore settimanali
(in precedenza 27 ore) a cui può essere aggiunto un ulteriore
orario facoltativo pari mediamente ad altre quattro ore
settimanali (in precedenza sei ore).
La
famiglia può anche chiedere che il figlio fruisca della mensa
(se il servizio è in funzione nella scuola).
Nelle ore facoltative verranno svolti, da parte dei docenti
della scuola, insegnamenti aggiuntivi o altre attività
didattiche che la scuola presenta come offerta formativa alle
famiglie al momento delle iscrizioni.
L’iscrizione è anche la sede per l’eventuale richiesta del
servizio di mensa che, in caso di scelta delle attività
opzionali, potrebbe comportare l’esigenza di rientri pomeridiani
a scuola con conseguente attivazione del servizio di mensa.
La
mensa è normalmente gestita dai Comuni. Nelle grandi città i
Comuni preferiscono assegnare uno specifico finanziamento alle
scuole che procedono all’appalto del servizio di mensa.
In
diverse località i Comuni mettono a disposizione delle famiglie,
direttamente o mediante convenzioni con servizi privati, un
servizio di trasporto degli alunni.
Anche per il trasporto, come per la mensa, è dovuto un
contributo la cui entità varia da luogo a luogo.
4. Scuola secondaria superiore:
chi si iscrive e dove
Vengono iscritti al primo anno di un istituto di istruzione
secondaria superiore (richiameranno licei nella nuova
denominazione prevista dalla legge 53/2003) gli alunni che
attualmente frequentano la classe terza di una scuola secondaria
di I grado (ex-scuola media).
In
occasione dell’iscrizione le famiglie possono anche optare per
l’insegnamento di lingua straniera aggiuntiva a quella
obbligatoria.
Per
tali opzioni esiste apposito modello di domanda (modello C).
I
ragazzi possono eventualmente iscriversi ai corsi sperimentali
di istruzione e formazione professionale che le Regioni, secondo
un Accordo quadro nazionale con i ministeri del Lavoro e
dell’Istruzione, organizzano sul territorio per coloro che non
intendono proseguire gli studi all’interno di istituti
scolastici.
I
ragazzi che hanno già compiuto quindici anni di età possono
iscriversi all’apprendistato.
Le
domande di iscrizione ad un istituto di istruzione secondaria
superiore (indirizzate alla scuola prescelta) devono essere
presentate alla scuola attualmente frequentata che provvederà ad
inoltrarla all’istituto scelto.
Non
è possibile la doppia iscrizione ad istituti superiori né la
doppia iscrizione ad istituti di istruzione e a corsi
sperimentali di istruzione e formazione professionale.
La
legge ha disposto che l’iscrizione alla prima classe di un
istituto d’istruzione secondaria superiore sia gratuita.
5. L’insegnamento della religione
cattolica e le scelte alternative
La
scuola pubblica ha l’obbligo di garantire, a chi lo richiede,
l’insegnamento della religione cattolica che viene impartito
durante l’orario delle lezioni da insegnante appositamente
scelto.
Nella scuola secondaria di I grado e superiore tale insegnamento
è di un’ora settimanale; nella scuola primaria e nella scuola
dell’infanzia è di due ore settimanali.
Nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria tale
insegnamento può essere impartito dai docenti della classe.
La
richiesta di avvalersi o di non avvalersi dell’insegnamento
della religione cattolica si effettua tramite modulo di domanda
appositamente predisposto (mod. D).
Nel
caso in cui la famiglia intende non avvalersi dell’insegnamento
della religione cattolica, la scuola consente di scegliere tra
varie possibilità, compilando apposito modulo (mod. E):
-
attività didattiche e formative (affidate ai docenti della
scuola),
-
attività di studio/ricerca individuale con assistenza di
personale docente
-
attività di studio/ricerca senza assistenza di personale docente
-
uscita dalla scuola.
6. Alunni portatori di handicap
In
sede di iscrizione le famiglie degli alunni disabili, qualora
intendano fruire degli interventi di sostegno per l’integrazione
scolastica, debbono produrre l’apposita certificazione
rilasciata dall’Asl che attesta l’handicap.
In
base alla diagnosi funzionale contenuta nella certificazione,
dalla quale la scuola desume la gravità dell’handicap e
raccoglie le indicazioni mediche per l’inserimento, la scuola
provvede alla richiesta di autorizzazione agli organi superiori
per potere disporre, nel caso ne sia privo, di personale di
sostegno.
In
base alla gravità dell’handicap di altri alunni iscritti si può
determinare in talune scuole una situazione di non disponibilità
di posti che opera normalmente nei confronti di alunni che
vengono da territori esterni.
È
consigliabile che le famiglie procedano a garantirsi per tempo
l’accesso ai posti.
MODULISTICA PER ISCRIZIONI 2006-2007
Modello tipo di domanda
Modulo di scelta delle opportunità formative nella scuola
dell’infanzia (mod. A)
Modulo di scelta delle opportunità formative nella scuola
primaria (mod. B1)
Modulo di scelta delle opportunità formative nella secondaria di
I grado (mod. B2)
Modulo di scelta delle opportunità formative nella secondaria
superiore (mod. C)
Modulo per avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica
(mod. D)
Modulo integrativo per le scelte alternative all’insegnamento
della religione (mod. E)
DOMANDA DI ISCRIZIONE
Al Dirigente scolastico
del _______________________________________________________
(Denominazione dell’istituzione scolastica)
_l_ sottoscritt_
__________________________________in qualità di
"
padre "
madre "
tutore
(cognome e nome)
CHIEDE
l’iscrizione dell’alunn_
____________________________________________
(cognome e nome)
alla sezione/classe
______________________________ di codesta scuola, per l’anno
scolastico 2006/2007.
A tal
fine dichiara, in base alle norme sullo snellimento
dell’attività amministrativa e consapevole delle responsabilità
cui va incontro in caso di dichiarazione non corrispondente al
vero, che:
L’alunn_
_____________________________________
_________________________________
(cognome e nome)
(codice fiscale)
- è nat_ a
___________________________________________ il
__________________________
- è cittadino
□
italiano □
altro (indicare quale) _____________________________________
- è residente a
__________________________________________ (prov. )
___________________
Via/piazza
__________________________________ n. ______ tel. ________
______________
- proviene dalla scuola
_________________________________________ classe ______________
- ha studiato la seguente
lingua straniera nella scuola di provenienza
_________________________
- è stato sottoposto
alle vaccinazioni
obbligatorie
□ si
□ no
La propria famiglia, oltre
all’alunno, è composta da:
1.
_________________________ _______________________________
___________________
2.
_________________________ _______________________________
___________________
3.
_________________________ _______________________________
___________________
4.
_________________________ _______________________________
___________________
5.
_________________________ _______________________________
___________________
(cognome e nome)
(luogo e data di nascita)
(grado di parentela)
Il reddito imponibile
(rilevabile dall’ultima dichiarazione dei redditi) del nucleo
familiare è di euro _____________________ (dichiarazione
da rilasciare solo se ricorrano le condizioni per usufruire
dell’esonero delle tasse scolastiche o di altre agevolazioni
previste).
Data
________________________
______________________________________
Firma di autocertificazione (Leggi
15/1968 ,127/1997, 131/1998) da
apporre al
momento della presentazione della domanda
all’impiegato della scuola
Il sottoscritto dichiara di essere consapevole che la scuola
può utilizzare i dati contenuti nella presente
autocertificazione esclusivamente nell’ambito e per i fini
istituzionali propri della Pubblica Amministrazione (Decreto
legislativo 30 giugno 2003, n. 196).
Data ____________________
firma
____________________________________________
Allegato Mod. A
Scelta opportunità
formative
SCUOLA DELL’INFANZIA
Bambina/o
________________________________________________
Il sottoscritto, sulla
base delle opportunità educative e organizzative offerte dalla
scuola,
chiede
che la bambina/o venga
ammessa alla frequenza secondo il seguente orario giornaliero:
□
per l’intera giornata
□
per la sola attività antimeridiana
Richiesta di ammissione
alla frequenza anticipata (riferita a coloro che compiono
il terzo anno di età nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2007
e il 28 febbraio 2007):
□
si □
no
Il sottoscritto, nel
richiedere l’ammissione anticipata alla scuola dell’infanzia, è
consapevole che l’accoglimento dell’istanza è subordinato alla
disponibilità di posti, alla precedenza delle bambine/i non
anticipatarie, all’esaurimento di eventuali liste di attesa.
data ___________________
firma ________________________________
Allegato Mod. B1
Scelta opportunità
formative
SCUOLA PRIMARIA
Alunno/a
__________________________________________________
Il sottoscritto, tenuto
conto delle opportunità educative offerte dalla scuola e fatte
salve eventuali condizioni ostative che potrebbero non
permettere la piena accettazione delle richieste, oltre alle
attività didattiche obbligatorie corrispondenti mediamente a 27
ore settimanali,
chiede
in via facoltativa
― la frequenza
dell’alunno/a alle seguenti attività/insegnamenti tra
quelle offerte e organizzate dalla scuola, ai sensi
dell’articolo 7, comma 2 del decreto legislativo n. 59/2004:
□
_________________________________________________________________
□
__________________________________________________________________
□
___________________________________________________________________
È consapevole dell’obbligo
della frequenza delle suddette attività/insegnamenti, da
ricomprendere nell’orario aggiuntivo massimo di 99 ore annue,
corrispondente a 3 ore settimanali.
― la partecipazione, se
istituite, alle attività di mensa e dopo mensa
□
si
□ no
Richiesta di ammissione
alla frequenza anticipata (riferita a coloro che compiono
il 6° anno di età nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 30
aprile 2007):
□
si
□ no
data ___________________
firma ________________________________
Allegato Mod. B2
Scelta delle opportunità
formative
SCUOLA SECONDARIA DI I
GRADO
Alunno/a
__________________________________________________
Il sottoscritto, tenuto
conto delle opportunità educative offerte dalla scuola e fatte
salve eventuali condizioni ostative che potrebbero non
permettere la piena accettazione delle richieste oltre alle
attività didattiche obbligatorie corrispondenti mediamente a 29
ore settimanali,
chiede
in via facoltativa
― la frequenza
dell’alunno/a alle seguenti attività/insegnamenti tra quelle
offerte e organizzate dalla scuola, ai sensi dell’articolo 10,
comma 2 del decreto legislativo n. 59/2004:
□
_________________________________________________________________
□
_________________________________________________________________
□
_________________________________________________________________
□
_________________________________________________________________
□
_________________________________________________________________
□
_________________________________________________________________
È consapevole dell’obbligo
della frequenza delle suddette attività/insegnamenti, da
ricomprendere nell’orario aggiuntivo massimo di 132 ore annue,
corrispondente a 4 ore settimanali.
― la partecipazione, se
istituite, alle attività di mensa e dopo mensa
□
si
□ no
data ___________________
firma ________________________________
Allegato Mod. C
Scelta opportunità
formative
SCUOLA SECONDARIA DI II
GRADO
Alunno/a
__________________________________________________
Il sottoscritto, tenuto
conto delle opportunità offerte dalla scuola e fatte salve
eventuali condizioni ostative che potrebbero non permettere la
piena accettazione delle richieste
chiede
l’assegnazione del proprio
figlio/a, in ordine preferenziale, a classi con la
organizzazione e caratteristica di seguito indicate:
Indirizzi:
1)
______________________________________________________
2)
______________________________________________________
3)
______________________________________________________
Lingua straniera:
1)
______________________________________________________
2)
______________________________________________________
3)
______________________________________________________
Altre offerte
formative: 1)
______________________________________________________
2)
______________________________________________________
3)
______________________________________________________
Qualora la presente
richiesta non possa essere accolta per insufficiente
disponibilità di posti, il sottoscritto indica, in ordine di
preferenza, i seguenti istituti (o indirizzi) ai quali desidera
che il proprio figlio venga subordinatamente ammesso:
1)
______________________________________________________
2)
______________________________________________________
3)
______________________________________________________
data
_________________________
firma del
genitore _____________________________
Allegato Mod. D
Modulo per
l’esercizio del diritto di scegliere se avvalersi o non
avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica per
l’anno scolastico 2006/2007
Alunno
_________________________________________________
Premesso che lo Stato
assicura l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole
di ogni ordine e grado in conformità all’Accordo che apporta
modifiche al Concordato Lateranense (art. 9.2), il presente
modulo costituisce richiesta dell’autorità scolastica in ordine
all’esercizio del diritto di scegliere se avvalersi o non
avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica.
La scelta
operata all’atto dell’iscrizione ha effetto per l’intero anno
scolastico cui si riferisce e per i successivi anni di corso in
cui sia prevista l’iscrizione d’ufficio, compresi quindi gli
istituti comprensivi, fermo restando, anche nelle modalità di
applicazione, il diritto di scegliere ogni anno se avvalersi o
non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica.
Scelta
di avvalersi dell’insegnamento della religione
cattolica
□
Scelta
di non avvalersi dell’insegnamento della religione
cattolica □
Firma:
_________________________________________
Genitore o chi esercita la
potestà per gli alunni delle scuole dell’infanzia, primarie e
sec. di I grado
Studente (se maggiorenne o
comunque frequentante un istituto secondario superiore)
(Cancellare
la voce che non si utilizza)
data___________________
Scuola
________________________________________________________
Classe
______________Sezione ______
_____________________________
Art.
9.2 dell’Accordo, con protocollo addizionale, tra la Repubblica
Italiana e la Santa Sede firmato il 18 febbraio 1984, ratificato
con la legge 25 marzo 1985, n. 121, che apporta modificazioni al
Concordato Lateranense dell’11 febbraio 1929:
"La
Repubblica Italiana, riconoscendo il valore della cultura
religiosa e tenendo conto che i principi del cattolicesimo fanno
parte del patrimonio storico del popolo italiano, continuerà ad
assicurare, nel quadro delle finalità della scuola,
l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche
non universitarie di ogni ordine e grado.
Nel
rispetto della libertà di coscienza e della responsabilità
educativa dei genitori, è garantito a ciascuno il diritto di
scegliere se avvalersi o non avvalersi di detto insegnamento.
All’atto dell’iscrizione gli studenti o i loro genitori
eserciteranno tale diritto, su richiesta dell’autorità
scolastica, senza che la loro scelta possa dar luogo ad alcuna
forma di discriminazione
"
Allegato Mod. E
Modulo integrativo
per le scelte da parte degli alunni che non si avvalgono
dell’insegnamento della religione cattolica per l’anno
scolastico 2006-2007
Alunno
_________________________________________________
Il
sottoscritto, consapevole che la scelta operata all’atto
dell’iscrizione ha effetto per l’intero anno scolastico cui si
riferisce, chiede, in luogo dell’insegnamento della religione
cattolica:
(la scelta si esercita
contrassegnando la voce che interessa)
A)
ATTIVITÀ DIDATTICHE E FORMATIVE
□
B)
ATTIVITÀ DI STUDIO E/O DI RICERCA
INDIVIDUALI CON ASSISTENZA
□
DI PERSONALE DOCENTE
C)
LIBERA ATTIVITÀ DI STUDIO E/O DI
RICERCA INDIVIDUALI SENZA
□
ASSISTENZA DI PERSONALE
DOCENTE
D)
USCITA DALLA SCUOLA
□
Firma:
_________________________________________
Genitore o chi esercita la
potestà per gli alunni delle scuole dell’infanzia, primarie e
secondarie di I grado (se minorenni)
Studente (se maggiorenne o
comunque frequentante un istituto secondario superiore)
(Cancellare
la voce che non si utilizza)
_________________________________________
Controfirma del genitore dell’alunno minorenne frequentante un
istituto di istruzione secondaria di II grado che abbia
effettuato la scelta di cui al punto D), a cui successivamente
saranno chieste puntuali indicazioni per iscritto in ordine alla
modalità di uscita dell’alunno dalla scuola, secondo quanto
stabilito con la c.m. n. 9 / 1991.
Data
_____________________________