Nel corso del 2005, sono state numerose le missioni e le scoperte astronomiche. In molte di queste l’Italia è stata protagonista...
Gennaio: il 2005 si è aperto con la discesa della sonda Huygens su Titano, il principale satellite di Saturno. Huygens monta a bordo strumenti realizzati nel nostro paese. Ha il compito di studiare il paesaggio desertico del satellite, sul quale scorrono fiumi di metano liquido. Titano avendo un’atmosfera simile a quella terrestre potrebbe aiutarci a capire quali sono state le condizioni che hanno portato alla comparsa della vita sul nostro pianeta.
Giugno: un gruppo di astronomi dell'Inaf, in collaborazione con inglesi, tedeschi, olandesi e greci annunciano la scoperta di una pulsar doppia. Si tratta di una coppia di stelle di neutroni, ciascuna in rapida rotazione su se stessa: 44 giri al secondo per la più veloce delle due. Questa coppia permetterà di verificare alcuni risultati previsti, finora solo in teoria, dalla Relatività di Einstein.
Luglio: la cometa Tempel 1 è stata raggiunta dalla sonda americana Deep Impact che, sparandole contro un proiettile di 360 kg, ha prodotto un cratere. Scavare in profondità significa indagare sul passato ed è per questo che i dati ricavati sono importanti. Ci aiuteranno a tornare indietro nel tempo, all'epoca in cui ebbe origine la cometa, quando anche il sistema solare era in fase di formazione.
Luglio: la cometa Tempel 1 è stata raggiunta dalla sonda americana Deep Impact che, sparandole contro un proiettile di 360 kg, ha prodotto un cratere. Scavare in profondità significa indagare sul passato ed è per questo che i dati ricavati sono importanti. Ci aiuteranno a tornare indietro nel tempo, all'epoca in cui ebbe origine la cometa, quando anche il sistema solare era in fase di formazione.
Luglio: la cometa Tempel 1 è stata raggiunta dalla sonda americana Deep Impact che, sparandole contro un proiettile di 360 kg, ha prodotto un cratere. Scavare in profondità significa indagare sul passato ed è per questo che i dati ricavati sono importanti. Ci aiuteranno a tornare indietro nel tempo, all'epoca in cui ebbe origine la cometa, quando anche il sistema solare era in fase di formazione.
Dicembre: E' studiando Geminga, una delle stelle pulsar più vicine, che si muove nello spazio alla velocità di 120 km al secondo che un gruppo di astrofisici dell'INAF-IASF di Milano hanno scoperto che lascia dietro di sé una "coda" di raggi X. A queste lunghezze d'onda, la pulsar appare simile a una cometa.
Dicembre: E' studiando Geminga, una delle stelle pulsar più vicine, che si muove nello spazio alla velocità di 120 km al secondo che un gruppo di astrofisici dell'INAF-IASF di Milano hanno scoperto che lascia dietro di sé una "coda" di raggi X. A queste lunghezze d'onda, la pulsar appare simile a una cometa.
Dicembre: E' studiando Geminga, una delle stelle pulsar più vicine, che si muove nello spazio alla velocità di 120 km al secondo che un gruppo di astrofisici dell'INAF-IASF di Milano hanno scoperto che lascia dietro di sé una "coda" di raggi X. A queste lunghezze d'onda, la pulsar appare simile a una cometa.