OTTO ANNI DI SILENZIO E VENTUNO GIORNI DI DRAMMA
Data: Martedì, 20 dicembre 2005 ore 01:00:00 CET
Argomento: Rassegna stampa


Dopo aver vissuto un’esperienza drammatica e singolare forse scatta spontaneamente l’umano desiderio di farne partecipi tutti. Così Simona Torretta ci racconta con uno stile piano e affabile in un libro emozionante e di grande valore documentario (Otto anni e ventuno giorni, La mia esperienza di solidarietà in Iraq, Rizzoli, pp.187 € 11), quel terribile 7 settembre 2004 e le tre settimane che ne seguirono, nei quali lei e Simona Pari furono vittime del rapimento di un gruppo di terroristi iracheni Mentre il racconto si snoda tra scenari dominati dal rimbombo delle armi e tramonti infuocati, pagina dopo pagina si intersecano due piani narrativi e temporali: ai ventuno concitati giorni degli eventi che tanto rumore fecero in televisione e tennero gli italiani col fiato sospeso fanno da contraltare gli otto silenziosi anni nei quali Simona ha vissuto a Baghdad e ha operato per la ricostruzione delle scuole e la distribuzione del cibo e dei farmaci alla popolazione civile. E’così che unico grande protagonista diventa quel popolo iracheno dilaniato da bombe, guerre, tiranni e superiori interessi, eppure istruito, ricco di risorse umane, di professionisti qualificati e ancora dotato di entusiasmo e speranza, cui Simona, insieme a tutti gli altri operatori umanitari, ha voluto tendere una mano. E che alla fine disperatamente ci appare cercare soltanto la pace e maledire il petrolio, definendolo impietosamente “la disgrazia che ci scorre sotto i piedi”. SILVANA LA PORTA





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