Wikipedia
Data: Domenica, 18 dicembre 2005 ore 11:32:40 CET
Argomento: Redazione


Le voci scientifiche che compaiono sull’enciclopedia gratuita on line Wikipedia sono accurate tanto quanto quelle della prestigiosa Enciclopedia Britannica. È questa la conclusione a cui sono giunti alcuni lettori esperti a cui la rivista scientifica inglese Nature ha dato il difficile compito di confrontare il livello qualitativo delle due enciclopedie per quanto riguarda l’area delle scienze. La conclusione è quanto meno sorprendente. Tanto che Nature ha deciso di dedicare a questo argomento anche un editoriale che compare sul numero del 15 dicembre. Perché?

È presto detto. La sorpresa deriva dalla natura stessa di Wikipedia: un’enciclopedia su cui chiunque può mettere le mani. Non come fruitore, che già sarebbe una rivoluzione visti i costi proibitivi delle enciclopedie più famose, ma addirittura come autore. Cinque anni fa nacque l’idea di questa summa delle conoscenze in Rete: al suo arricchimento avrebbe contribuito qualunque utente, a prescindere dalle sue competenze. E così avviene: chi si collega al sito di Wikipedia può automaticamente correggere, se lo vuole, le voci in essa contenute. Un’idea folle, soprattutto per gli scienziati abituati al processo di revisione tra pari. Un articolo scientifico, infatti, per essere pubblicato non solo deve essere scritto da un autore che abbia le credenziali a posto, ma deve essere anche letto e approvato da alcuni esperti della materia.

Da un’enciclopedia scritta dai suoi utenti cosa ci si può aspettare dunque? Errori, imprecisioni, truffe. E, in effetti, in questi 5 anni Wikipedia è incorsa in problemi di questo genere. Tuttavia, il bello di tutta la faccenda è che l’errore si può correggere tanto facilmente quanto si può commettere. Tra tutti gli utenti c’è sempre qualche superesperto che scopre l’inesattezza e vi mette riparo. E così, con un meccanismo di autocorrezione, Wikipedia è riuscita a eguagliare la Britannica, almeno per quanto riguarda le voci scientifiche: il numero degli errori di un articolo non è maggiore di quello che si trova nella migliore delle enciclopedie su carta. In particolare, su 42 voci analizzate, in Wikipedia sono state trovate 4 inesattezze, nella Britannica tre.

Inoltre, Nature ha intervistato 1000 scienziati che recentemente hanno pubblicato articoli sulla rivista per sapere quanti conoscessero l’enciclopedia on line. Più del 70% ne ha sentito parlare, il 17% la consulta settimanalmente, ma meno del 10% aggiorna le voci. Jimmy Wales, uno dei fondatori di Wikipedia, sostiene che la qualità della sua creatura potrebbe essere ancora migliorata se gli scienziati parteciperanno di più alla stesura delle voci. E Nature si accoda a questo appello: l’autore dell’editoriale chiede ai suoi lettori di entrare in questa comunità virtuale. La ricompensa? «Potreste essere uno di quelli che hanno contribuito a trasformare un’idea apparentemente stupida in una risorsa mondiale di alta qualità e completamente gratuita».

da "L'Unità"







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