Il Voice over Wi-Fi chiama i cellulari
Data: Mercoledì, 14 dicembre 2005 ore 09:00:00 CET
Argomento: Redazione


Utilizzare un telefono dual-mode che consenta di parlare attraverso la tecnologia voice over Wi-Fi quando ci si trova in ufficio e di passare al volo sulla rete cellulare quando si opera invece  al di fuori dell’area coperta dalla WLAN. E’ questa la promessa dei servizi convergenti (o ibridi) sui quali diversi operatori del settore stanno attualmente lavorando per fornire, almeno negli intenti, benefici in termini di maggiore mobilità, produttività e convenienza anche dal punto di vista dei costi. Per poterci arrivare, spiegano gli esperti, è però prima di tutto necessario sostituire il tradizionale servizio PSTN (Public Switched Telephone Network) con uno VoIP trasportato su connessione Internet a banda larga. Inoltre, è indispensabile che la copertura della rete senza fili non sia a “macchia”, anche per arginare le resistenze all’abbandono definitivo della linea telefonica “fissa”.
Infine, per poter usufruire proficuamente di una soluzione di questo tipo, è richiesto un sistema di trasferimento (in gergo, handoff) affidabile, altrimenti molte chiamate avviate su una rete cellulare vi rimarranno per la loro intera durata, senza curarsi dell’effettiva disponibilità di un segnale wireless migliore a cui affidarsi. Quello che si prevede è in ogni caso che, con le tecnologie VoIP che diventano sempre più affidabili e quelle di bridging tra le due reti più sofisticate, si tenderà comunque sempre più verso i servizi convergenti.

Un solo telefono

Una prima ragione che i sostenitori di questo passaggio sottolineano è prettamente pratica: le persone non vogliono portarsi dietro due telefoni. La voce su Wi-Fi ha quindi bisogno di integrazione altrimenti gli utenti opteranno per il sistema già consolidato, ovvero quello cellulare, e il mercato rimarrà fermo sull’altro versante. D’altro canto la chiave del roaming risiede nel livello di fluidità con cui reti cellulari e Wi-Fi possono co-gestirsi le chiamate, con l’handoff in direzione del Wi-Fi-to-cellular. Questo perché è molto più facile trovarsi al di fuori di un’area coperta dal Wi-Fi rispetto a una coperta dal cellulare, con tutte le difficoltà del caso nell’impostazione di una cella verso la quale effettuare il ponte a una chiamata Wi-Fi.
Da una parte si prevede quindi che i vendor di dispositivi la sposeranno (e alcuni lo stanno già facendo) e dall’altra che gli stessi carrier andranno a cooperare, in quanto i clienti richiederanno la convenienza offerta dal roaming, anche in aree pubbliche. E se le chiamate wireless potranno essere trasferite verso le reti Wi-Fi installate ad esempio presso centri congressi, grandi magazzini o altri posti molto affollati, potranno poi a loro volta essere passate verso le infrastrutture poste sul territorio, per il loro trasporto.






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