FACILISSIMO,RAGAZZI ? DIFFICILISSIMO, PROFESSORESSA
Data: Domenica, 11 dicembre 2005 ore 10:15:51 CET
Argomento: Opinioni


FACILISSIMO,RAGAZZI ? DIFFICILISSIMO, PROFESSORESSA E’ da sempre esistito un divario, meglio una scollatura, diciamo pure un abisso voraginoso tra la valutazione degli argomenti di studio da parte dei docenti e quella, ben diversa, dei poveri alunni. Così, mentre l’insegnante, nei tempi antichi baldanzoso e sicuro di sé, esordiva perennemente con un “Oggi spiegherò una cosa facile facile, vi giuro, facilissima”, gli alunni imbronciati dai banchi esclamavano: “Ma è difficile!” Sapeste poi oggi: più i docenti pensano facile, più nella mente dei discenti tutto si complica, s’ingarbuglia, si fa oscuro, si oblia nel mare delle difficoltà. Ripetere un pronome personale in latino? Difficilissimo. Risolvere un esercizietto di logica matematica? Arduo, anzi estremamente arduo, ai limiti dell’impossibilità. Memorizzare i paradigmi verbali in inglese? Ma vogliamo scherzare? E chi li ricorderà mai? Fare un salto un po’ più in alto? No, davvero, le gambe non si slanciano più di così! Insomma cos’è successo ai ragazzi di oggi? Vogliono risparmiare fiato e fatica? O forse, bombardati come sono da mille allettanti e vuoti messaggi, hanno fatto il vuoto dentro di loro? O sono meno coraggiosi e più viziati dei giovani di un tempo per i quali il difficile era sprone a più ambite mete? In fondo è tutto così elementare…basta avere quella che Einstein riteneva una qualità più determinante dell’intelligenza: la volontà. Difficile? No, facile, facilissimo… SILVANA LA PORTA





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