Corsi For Tic
Data: Sabato, 10 dicembre 2005 ore 07:28:46 CET
Argomento: Comunicati


Pronto un nuovo piano per la formazione tecnologica dei docenti. Si parla di una riapertura del For Tic, il programma di formazione, con diverse novità che riguarderanno soprattutto l'organizzazione e il contenuto dell'offerta formativa che le scuole potranno ritagliare sulla base delle proprie esigenze e risorse. Il ministero dell'istruzione, da cui si attende una nota informativa, coprirà le spese per la formazione a distanza, mentre quella in presenza sarà a carico delle scuole o degli uffici scolastici regionali (usr). Il nuovo programma formativo trarrà le mosse dal precedente progetto ´For Tic' (Formazione alle Tic), varato con la circolare 55 del 2001, finanziato originariamente con una quota dei proventi (150 mld di vecchie lire) della gara per l'assegnazione delle licenze dei telefonini di nuova generazione, prevista dal piano d'azione per la società dell'informazione del 16 giugno 2000, e servito a formare circa 170 mila docenti all'uso delle tic nella scuola. Dalle economie del vecchio For Tic sono state recuperate le risorse che sono servite a riaprire il progetto e formulare una nuova proposta formativa.

la ripartizione dei costi

Il ministero dunque promette di riuscire a coprire le spese per la parte e-learning, per la gestione, cioè, della piattaforma nazionale e per la revisione dei materiali. Ma i costi dei corsi in presenza saranno a carico degli uffici scolastici regionali o delle scuole, questo a seconda che il soggetto promotore dei corsi sia l'usr o la scuola, singolarmente costituita o come capofila di rete per la formazione. Il progetto punta a diventare una misura strutturale per la formazione in servizio dei docenti in ordine all'uso delle tic nella didattica. Con le attuali risorse, comunque, si prevede una durata triennale del progetto. Ma oltre agli aspetti organizzativi (iscrizioni, scelta dei tutor ecc), tuttora al vaglio del miur e di cui si attendono comunicazioni in una prossima nota tecnica, vale la pena sottolineare alcuni aspetti sul contenuto e sul modello formativo del nuovo For Tic.

Più attenzione alla didattica

Più attenzione agli aspetti pedagogici e di metodo dell'uso delle tic nella didattica. Questo è il risultato della rielaborazione dell'intero impianto formativo, riferito soprattutto ai primi due livelli del vecchio For Tic (livello A, cioè dell'alfabetizzazione tecnologica, e livello B, ovvero dell'approfondimento pedagogico dell'uso delle tic in classe).

Stavolta le scuole o gli uffici scolastici regionali, a seconda di chi sarà il soggetto capofila della formazione, potranno ritagliarsi un proprio percorso scegliendo i moduli da un paniere unico, decisamente più orientato alla diffusione dell'utilizzo didattico delle tic.

Resta invariato invece il percorso C, teso a formare alte competenze nella gestione delle infrastrutture tecnologiche delle scuole.

Il modello di studio

L'approccio formativo dei corsi continuerà a essere blended, con momenti di formazione on-line e in presenza. Si parla di in un minimo di cinque moduli a corso da 12 ore ciascuno, sei in presenza e sei in rete. Come già per il precedente For Tic, anche stavolta saranno resi disponibili forum nazionali moderati da esperti delle tematiche in programma, forum degli e-tutor e forum tematici. (riproduzione riservata)







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