CONTRATTO, 80 EURO MEDI IN PIU' DA GENNAIO
Data: Sabato, 10 dicembre 2005 ore 00:10:00 CET
Argomento: Comunicati


Contratto, 80 euro medi in più da gennaio di Antimo Di Geronimo 80 euro netti di aumenti medi in busta paga già a partire da gennaio. E’ quanto prevede il nuovo contratto dei docenti e dei non docenti della scuola statale, sottoscritto oggi, 7 dicembre, dai rappresentanti del governo e dei sindacati rappresentativi Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda-Unams. La sottoscrizione giunge dopo un lungo braccio di ferro che ha tenuto gli operatori scolastici con il fiato sospeso dal 22 settembre scorso, data in cui era stata sottoscritta l a prima ipotesi di accordo. Il governo, infatti, ha ratificato il testo solo il 18 novembre, dopo che i sindacati avevano indetto un sciopero per la giornata del 25, in parte revocato dopo l’ok dell’Esecutivo. La sottoscrizione del contratto giunge a 2 anni di distanza dalla scadenza naturale del contratto precedente e recupera, almeno in parte, il potere di acquisto degli stipendi, costantemente eroso dall’inflazione. Il testo negoziale è stato sottoscritto anche dalla Federazione Gilda-Unams. Un fatto del tutto inusuale: la Gilda, infatti, non firmava un contratto dai tempi dei mega-aumenti di 500mila vecchie lire, pattuiti nel contratto del 1988. Il nuovo contratto contiene, peraltro, elementi innovativi rispetto al passato. In primo luogo, la destinazione di quasi tutte le risorse per rimpinguare lo stipendio tabellare: una voce stipendiale che viene considerata integralmente per il calcolo dell’importo della pensione. E poi, limitatamente al personale non docente, l’introduzione di aumenti legati alla progressione di carriera. Le risorse destinate al fondo d’istituto, invece, sono molto modeste e saranno contrattate successivamente. Resta il fatto, però, che mentre i fondi per gli aumenti di stipendio sono già disponibili, le risorse per il fondo d’istituto non lo sono ancora e lo saranno solo dopo l’approvazione di un’apposita previsione, da inserire nella prossima Finanziaria. Insieme agli adeguamenti retributivi, i docenti e i non docenti della scuola statale riceveranno anche gli arretrati, che dovrebbero aggirarsi mediamente intorno ai 1500 euro a testa. Gli aumenti e gli arretrati potrebbero andare in busta paga già dal prossimo mese di gennaio. Si attende ora la pubblicazione del testo in Gazzetta Ufficiale. Ma si tratta di un mero atto formale. Il contratto, infatti, dispiega effetti fin dall’atto della sua sottoscrizione.





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