TuttoscuolaNEWS n. 221
Data: Marted́, 22 novembre 2005 ore 14:28:33 CET
Argomento: Comunicati


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N. 221, 21 novembre 2005


SOMMARIO

1. Il nuovo secondo ciclo, tra Licei veri e. finti
2. Devolution/1. Cosa cambia per la scuola
3. Confluenza dei percorsi/1: liceo classico e serie minori
4. Scuole cattoliche: ok per la riforma, male per la parita'

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le altre notizie di TuttoscuolaFOCUS n. 124/221:

- Devolution/2. Destabilizza o no scuola?
- Confluenza dei percorsi/2. Quelle passerelle pericolanti
- Confluenza dei percorsi/3: cosa diranno le regioni
- Ministero-Regioni: confronto a distanza sul secondo ciclo
- Gli esami di Stato cambiano volto
- Emergenza  giovani  stranieri  al  nord:  l'educazione  degli  adulti
annaspa
- OK al contratto: due piccioni con una fava
- Declassato lo sciopero del 25: solo un'ora

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1. Il nuovo secondo ciclo, tra Licei veri e. finti

L'appuntamento e' per giovedi' 24 novembre  a  Genova,  nell'ambito  di
ABCD. "Secondo ciclo, tra Licei veri e finti. A 13 anni la scelta della
vita". E' il titolo del convegno organizzato da Tuttoscuola, che  tocca
uno dei nodi chiave della riforma della scuola.
Un tema di grande attualita', strategicamente inserito poche  settimane
dopo l'approvazione del decreto  sul  secondo  ciclo  di  istruzione  e
formazione, e poche settimane prima del termine per  le  iscrizioni  al
primo anno di scuola secondaria superiore o dei percorsi di  qualifica.
Una scelta che impegnera' 600 mila famiglie italiane.
A discuterne, due delle "menti" delle ultime due riforme della  scuola:
Benedetto Vertecchi e Giuseppe Bertagna. E  poi  il  leader  della  Uil
Scuola Massimo Di  Menna  e  un  esperto  come  Alfonso  Rubinacci  che
valorizzando la  passata  esperienza  al  vertice  dell'amministrazione
scolastica analizzera' le nuove regole di governo del sistema scuola  e
formazione. Ma un ruolo centrale nella gestione del  sistema  formativo
spetta  ormai  alle  Regioni  e  agli  enti  locali:  a  dibatterne  il
vicepresidente  della  Regione  Liguria  (e  assessore  all'istruzione)
Massimiliano Costa e  l'assessore  all'Istruzione  della  provincia  di
Genova Eugenio Massolo, che  presenteranno  il  ruolo  delle  politiche
formative sul territorio.
A introdurre l'incontro il Direttore generale  dell'Ufficio  scolastico
della Liguria Attilio Massara.
Ecco   alcuni  dei  temi  che  verranno  affrontati:  dietro  ai  Licei
tecnologici ed economici ricompaiono gli  attuali  Istituti  tecnici  e
professionali. Cosa resta per il sistema  di  istruzione  e  formazione
professionale? Scegliere a 13 anni: un'opportunita' o un rischio? Quali
le nuove regole di governo del sistema scuola e formazione e quale.
Ma l'incontro non sara'  solo  l'occasione  di  un  dibattito  di  alto
livello. Verra' anche presentato un concreto strumento di orientamento:
la nuovissima "Guida alla scelta del secondo ciclo" di Tuttoscuola, che
verra' illustrata dal curatore Orazio Niceforo. La Guida verra' data in
omaggio al convegno a chi la prenotera' attraverso il modulo allegato (
http://www.tuttoscuola.com/ts_news_221-1.pdf ).
Vi aspettiamo alla Fiera di Genova, giovedi' 24 novembre dalle 10  alle
13:30.    Per    ulteriori    informazioni:    tel.   06/6830.7851;
tuttoscuola@tuttoscuola.com.

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GUIDA ALLA SCELTA DEL SECONDO CICLO

- il sistema scolastico in vigore al 1° settembre 2006
- i nuovi licei a confronto gli attuali: tutti i quadri orari
- un utilissimo vademecum per i genitori
- le FAQ sulle iscrizioni
- gli indirizzi per raccogliere informazioni sul territorio.

La nuova guida di Tuttoscuola, l'unica aggiornata con  le  novita'  del
decreto sul secondo ciclo
Ritirala    in    omaggio    riempiendo    il    modulo    (
http://www.tuttoscuola.com/ts_news_221-1.pdf ).
Per prenotarla: Tel. 06 6830.7851
Per maggiori informazioni scrivere a: tuttoscuola@tuttoscuola.com

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2. Devolution/1. Cosa cambia per la scuola

Di scuola, per la verita', si e' parlato poco in questi giorni  in  cui
e' stata approvata dal Parlamento la riforma di  un'ampia  parte  della
Costituzione. Altri punti del nuovo testo costituzionale hanno attirato
l'attenzione  dei  commentatori,  per  esempio  quelli  riguardanti  le
attribuzioni del presidente del consiglio, il senato federale  e,  dopo
le osservazioni critiche mosse dalla Conferenza episcopale italiana, la
sanita'.
A differenza  di  quanto  avvenuto  per  altre  materie,  le  modifiche
all'art. 117 della Costituzione riguardanti la scuola sono  rimaste  le
stesse    fin    dall'inizio   dell'iter   di  questa  nuova  riforma
costituzionale, e consistono  sostanzialmente  nella  sostituzione  del
comma 4 del testo gia' modificato dal centro-sinistra nel 2001  con  il
seguente nuovo comma:
"Spetta alle Regioni la potesta' legislativa esclusiva  nelle  seguenti
materie:
a) assistenza e organizzazione sanitaria;
b) organizzazione scolastica, gestione degli istituti scolastici  e  di
formazione, salva l'autonomia delle istituzioni scolastiche;
c) definizione della parte dei  programmi  scolastici  e  formativi  di
interesse specifico della Regione;
d) polizia amministrativa regionale e locale;
e) ogni altra materia non  espressamente  riservata  alla  legislazione
dello Stato".
Il precedente comma dell'art. 117 era invece il seguente:
"Spetta alle Regioni la potesta' legislativa  in  riferimento  ad  ogni
materia non espressamente riservata alla legislazione dello Stato".
Non sono stati pero' modificati i commi 2 e 3 per  quanto  riguarda  la
scuola, e quindi resta confermata la competenza esclusiva  dello  Stato
nella definizione delle "norme generali sull'istruzione" (c. 2 punto n)
e  nella  "determinazione  dei  livelli  essenziali  delle  prestazioni
concernenti i diritti civili e sociali che devono essere  garantiti  su
tutto il territorio  nazionale",  e  resta  confermato  anche,  un  po'
contraddittoriamente,   l'inserimento  della  voce  "istruzione,  salva
l'autonomia  delle  istituzioni  scolastiche  e  con  esclusione  della
istruzione e formazione  professionale"  nell'elenco  delle  materie  a
legislazione concorrente.
Anche su queste materie, tuttavia, lo  Stato  ha  competenza  esclusiva
nella "determinazione dei principi fondamentali".
Va ricordato  che  la  riforma  costituzionale  del  centro-destra  non
essendo stata approvata con una  maggioranza  di  due  terzi  dei  suoi
componenti, puo' essere sottoposta a referendum  popolare  (qualora  ne
"facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o  cinquecentomila
elettori o  cinque  Consigli  regionali").  La  battaglia  politica  si
focalizzera' ora sulla conferma popolare della legge.

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WORKSHOP a BTS 2005

Se sei un docente o un dirigente scolastico e ogni  anno  cerchi  nuove
destinazioni per avvicinare i ragazzi a luoghi  di  interesse  storico,
culturale ed ambientale il WORKSHOP e' la risposta alle  tue  esigenze.
Tour operator specializzati, sia nazionali sia esteri,  provenienti  da
tutta Europa verranno a proporti le loro novita'.  Il  Workshop  -  che
Fiera di Genova organizza  in  collaborazione  con  ENIT,  venerdi'  25
novembre    2005  dalle  ore  10  alle  ore  16  a  BTS  -  rappresenta
un'opportunita' per  conoscere  le  piu'  belle  localita'  d'Italia  e
d'Europa e le proposte piu' originali e ancora poco conosciute.
ABCD - Fiera di Genova dal 23 al 25 novembre 2005.

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3. Confluenza dei percorsi/1: liceo classico e serie minori

La  legge  n.  53  del  2003  prefigura,  se  correttamente  applicata,
l'esistenza di un unico sistema educativo internamente articolato in un
(sotto)sistema dei percorsi liceali (14-19 anni) e universitari  (19-24
anni) e in un (sotto)sistema dell'istruzione e professionale secondario
(14-18 anni) e superiore (18-23 anni), all'interno del quale  collocare
anche un apprendistato profondamente rinnovato. Ambedue i  sottosistemi
sono previsti di pari dignita' educativa e culturale,  e,  soprattutto,
tra loro interconnessi al fine di assicurare  e  garantire  i  passaggi
degli studenti da un sistema all'altro.
E' quanto effettivamente viene realizzato  dal  decreto  attuativo  del
secondo ciclo (n. 226/05) predisposto dal Miur? No. Esso infatti, al di
la' delle parole  contenute  nella  prima  parte,  ha  intenzionalmente
disatteso questi obbiettivi nella seconda, quella dedicata ai piani  di
studio. Vediamo perche'.
La pari dignita' tra i due (sotto)sistemi, infatti,  e'  scomparsa.  Si
profila, invece, un percorso formalmente di serie A, gli otto licei, ma
sostanzialmente suddiviso in tre  sottoserie  gerarchicamente  ordinate
tra loro. La prima (A1) vede un protagonista unico, il liceo  classico,
il solo ritenuto degno di preparare, con la sua cultura tradizionale, a
tutte le facolta' universitarie. La  seconda  (A2)  vede  affollarsi  i
licei non professionalizzanti senza  indirizzi:  i  licei  scientifico,
linguistico, delle scienze umane e coreutico-musicale.  La  terza  (A3)
contempla i tre rimanenti licei vocazionali o  professionalizzanti  con
indirizzi: il liceo economico, tecnologico e artistico.
Questi ultimi  licei  intendono  presentarsi,  senza  pero'  esserlo  e
soprattutto senza poterlo mai essere nemmeno in futuro, come gli  eredi
della tradizione degli  istituti  tecnici  e  professionali  che  hanno
contribuito a costruire la forza  economica  del  nostro  paese  e  una
straordinaria risorsa per l'allargamento e  l'universalizzazione  della
formazione tra le giovani generazioni.
A fianco di questo percorso di A1, A2 e A3 che  intenderebbe  assorbire
l'80% delle leve giovanili, i decreti attuativi prevedono, inoltre,  un
percorso    residuale    programmaticamente   di  serie  B  costituito
dall'istruzione e formazione professionale regionale,  destinato  tutto
sommato ai "falliti" del primo o, comunque, a chi gia' ora frequenta la
formazione professionale regionale.

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4. Scuole cattoliche: ok per la riforma, male per la parita'

L'Agesc,    l'associazione   che  organizza  i  genitori  delle  scuole
cattoliche, nel corso del  convegno  milanese  per  il  trentennale  di
fondazione dell'associazione, ha  espresso  giudizi  di  segno  opposto
sull'azione del Governo verso la scuola italiana negli  ultimi  quattro
anni.
"Bene la riforma della scuola grazie alla quale la famiglia, se  vuole,
puo'   diventare  protagonista  -  ha  detto  Enzo  Meloni,  presidente
dell'Agesc:   significa  andare  oltre  la  partecipazione  degli  anni
Settanta e si introduce il principio fondamentale di cooperazione.
Tuttavia, ha aggiunto Meloni "il Governo di centrodestra ha preso molti
impegni tra cui anche quello di creare condizioni per  la  liberta'  di
scelta educativa, e su questo dobbiamo constatare che la
promessa non e' stata mantenuta. Cosi' come non si  sono  attuate  vere
politiche familiari".
Il ministro Moratti, intervenendo al convegno, non e' intervenuto sulla
critica  dell'Associazione,  e,  nell'esaltare  il  nuovo  ruolo  delle
famiglie    nella  scuola  e  il  diverso  rapporto  con  l'istituzione
scolastica,    ha   evidenziato  come  da  parte  di  molti  si  tenda
strumentalmente a identificare  la  scuola  paritaria  come  la  scuola
privata,    non    facente   parte   del  sistema  integrato  pubblico
dell'istruzione, al punto che "la privatizzazione della scuola pubblica
viene agitata ad ogni azione di  Governo  per  la  scuola,  ostacolando
innovazioni urgenti e radicali" e si tenta di  identificare  la  scuola
pubblica esclusivamente con la scuola statale.
Al convegno e' intervenuto anche il cardinale  Tettamanzi,  arcivescovo
di Milano che ha dichiarato che "chiedere la piena  parita'  scolastica
non    significa   liberalizzare  in  modo  indiscriminato  il  mercato
dell'istruzione inseguendo magari modelli puramente aziendalistici. Non
significa nemmeno sminuire il compito e il diritto-dovere  dello  Stato
di aprire e di gestire scuole proprie."


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Ed ecco le altre notizie di TuttoscuolaFOCUS n.124/221:

- Devolution/2. Destabilizza o no scuola?
- Confluenza dei percorsi/2. Quelle passerelle pericolanti
- Confluenza dei percorsi/3: cosa diranno le regioni
- Ministero-Regioni: confronto a distanza sul secondo ciclo
- Gli esami di Stato cambiano volto
- Emergenza  giovani  stranieri  al  nord:  l'educazione  degli  adulti
annaspa
- OK al contratto: due piccioni con una fava
- Declassato lo sciopero del 25: solo un'ora

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E poi tutte le scadenze del prossimo mese, commentate e spiegate. Ecco
gli argomenti di TuttoscuolaMEMORANDUM di questa settimana:

- monitoraggio offerta formativa
- ENAM - presentazione liste elettorali
- sciopero personale della scuola
- presentazione domande esami di Stato
- interventi assistenziali in favore del personale dell'Amministrazione
centrale
- proroga rilevazioni integrative

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