TROPPI POSTI AI PASSAGGI DI RUOLO, ADDIO ASSUNZIONI
Data: Lunedì, 21 novembre 2005 ore 01:00:00 CET Argomento: Opinioni
COMUNICATO ALLE OO.SS SULLA MOBILITÀ Abbiamo appreso dal comunicato della UIL Scuola dell’8 Novembre che nel primo incontro fra l’amministrazione e le organizzazioni sindacali per il rinnovo del contratto nazionale relativo alla mobilità del personale docente, educativo ed ATA per l’anno scolastico 2006/07, «l’amministrazione propone di intervenire sulle aliquote [attuali: 50% alle nomine in ruolo e 50% alla mobilità] innalzando al 60% quella relativa alle nomine in ruolo e portando al 40% [20 ai passaggi e 20 ai trasferimenti interprovinciali] quella sulla mobilità». Indubbiamente uno degli elementi più rilevanti che ha concorso ad impedire l’accesso al ruolo al precariato storico che insegna nella scuola secondaria è proprio l’elevata percentuale dei posti riservata alla mobilità e in particolare ai passaggi di ruolo, una percentuale così alta che coincide con l’enorme quantità di aventi titolo ai passaggi stessi allorché è stato consentito l’accesso ai corsi abilitanti senza avere neppure un giorno di servizio nella classe di concorso per la quale si chiedeva l’abilitazione (O.M. 33/00). Così, di anno in anno, un rilevante numero di docenti di ruolo nelle elementari e nelle medie, approda alla scuola secondaria di II grado e, mentre alcune graduatorie scorrono, in quanto i posti disponibili - già rilevanti - sono incrementati da tale “trasmigrazione”, altre restano stagnanti o sostanzialmente bloccate, poiché una parte notevole dei già pochi posti disponibili “saltano” proprio per via dei passaggi (lo scorrimento dovuto ai passaggi di ruolo è drammaticamente a senso unico). Se si vuole effettivamente risolvere il problema del precariato “storico” è necessario che ognuno si assuma le proprie precise responsabilità, ed è dovere delle OO.SS. operare in concreto affinché siano rimossi quegli elementi per i quali docenti che insegnano anche da oltre un decennio su classi di concorso come ad esempio la A052, A051, A050, A036, A037, A346 (in cui tra l’altro si continuano a sfornare abilitati che non avranno alcun futuro), rischiano il precariato a vita o addirittura la disoccupazione. L’analisi delle immissioni in ruolo e dei tagli del personale deve essere correlata con il dato, in alcuni casi devastante, sulla mobilità: l’aumento del contingente delle immissioni in ruolo rischia infatti di essere richiesta insufficiente e demagogica se contemporaneamente non si eliminano gli elementi di iniquità presenti nel sistema. Venerdì 18 Novembre 2005 Movimento Interregionale Insegnanti Precari Associazione Insegnanti Precari Catania Associazione Docenti Precari Milano
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