PERMANENTI, ECCO UNA COLLEGA VAGANTE
Data: Giovedì, 17 novembre 2005 ore 01:10:00 CET
Argomento: Opinioni


Una collega vagante 16 novembre 2005 - Peppino Alcamo Antefatto : Una collega per l'anno scolastico 2003/2004 ,chiede al CSa di Enna ed ottiene di essere inserita nella Classe A346 e, di assegnare tutto il servizio precedentemente svolto dall'anno 2002/2003 in contemporanea sia nella classe A346 che nella A345,alla predetta Classe A346. Ciò in ossequio alla Nota Dirigenziale del precedente anno scolastico che per la prima volta offriva la possibilità di vedersi riconosciuti eventuali punteggi acquisiti in Classi diverse,che rappresentano un titolo per servizio spettante.. Come è a tutti noto, con la nota Dirigenziale del marzo u.s., essendo la graduatoria permanente valida per due anni,veniva riproposta questa opportunità per quanti non avevano avuto la possibilità di usufruirne ,vuoi perché ancora non in pieno possesso dei titoli per essere inseriti nella G:P.,o perché ne erano venuti a conoscenza in ritardo. Così mi sembra vada interpretata tale norma ,anche per quello che mi è parso di capire sia anche l'indirizzo di " Lalla " Tenendo conto della nuova modulistica (2004/2005) che non prevede il ritrasferimento. Ora la collega in oggetto pentita della scelta effettuata precedentemente ha ritenuto nel suo pieno diritto ritrasferire il punteggio svolto in contemporanea dalla Classe A346 alla Classe A345. Il Csa di Enna non accolse tale richiesta . Epilogo: La stessa ,allora , si è rivolta al Tar di Catania .Che ha sentenziato per l'accoglimento in quanto nella nota di che trattasi non è specificato il fatto che si possa richiedere la rideterminazione. All'infinito ! Aggiungo io ! Ha ordinato l'annullamento delle graduatorie con le conseguenze che è facile immaginare. Ciò ad anno scolastico iniziato e con impegni di fitti ect, etc... Ora, mi chiedo : non avrebbe dovuto il Csa di Enna chiedere una interpretazione autentica al Dirigente che a riproposto la Nota ? a) Per una questione di principio.Avrebbe così difeso il Suo operato ed evitato che altri,a catena, rifacciano fare le graduatorie . b) Motivando il proprio diniego anche perché la modulistica impediva l'inserimento. E da questo deriva la impossibilità alla rideteterminazine c) Difendendo le proprie decisioni presso il Tar e non restando passivamente ad aspettare gli eventi. Ora,non si sa quando verranno rifatte le graduatorie. Che hanno perso l'appellativo originario ma che -ironia a parte - dovremmo chiamare 'Le mine vaganti ' Per pura cronaca c'è stato un altro caso simile con rimodulazione delle graduatorie, per fortuna prima delle convocazioni. Infine si deve subire passivamente facendo appello alla fatalità ? Oppure si può sperare in un chiarimento di questa nota pazzesca. Per trovare, se va letta come ha fatto il Tar di Catania,un motivo di rassegnazione.





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