Una compagna discreta
Data: Domenica, 06 novembre 2005 ore 21:57:51 CET
Argomento: Associazioni


Se c’è una stella della nostra galassia che sa come farsi notare, quella è Eta Carinae. Ormai al termine della sua evoluzione, negli ultimi secoli ha alternato periodi di tranquillità a violente esplosioni, come quella registrata nel 1841. Il gas allora espulso avrebbe prodotto la nebulosa Homunculus.

Ora ecco una nuova sorpresa: Eta Carinae possiede sicuramente una compagna. Si tratta di una stella più piccola, che i telescopi attuali non riescono a vedere. La sua presenza era stata ipotizzata già da parecchi anni, grazie a una serie di indizi. Solo oggi però è arrivata la conferma definitiva ottenuta da FUSE, satellite americano sensibile alla radiazione ultravioletta.

FUSE è infatti riuscito nella non facile impresa di rilevare la radiazione emessa dalla piccola stella, dimostrandone così l’esistenza una volta per tutte. Avere una compagna non cambia comunque il futuro di Eta Carinae: la stella sta espellendo materia a un ritmo impressionante di questo passo fra 100mila anni sarà definitivamente spenta. Anche se c’è chi scommette che, inquieta come è, prima di allora possa esplodere ancora, anticipando così la sua fine.

Tratto dal numero del 4 novembre 2005 di "Urania"- Notiziario di Astronomia e Astronautica dell'Istituto Nazionale di Astrofisica







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