La prima stella dell'Universo
Data: Giovedì, 03 novembre 2005 ore 21:59:31 CET
Argomento: Associazioni


Un gruppo di ricercatori americani sarebbe riuscito a vedere la debole luce emanata dalla prima stella che si è formata nell'Universo. La stella fa parte di un particolare tipo di corpi celesti conosciuti dagli astronomi con il nome di «terza popolazione» che si sarebbero formate dalla condensazione dei gas primordiali e dalle polveri liberate dal Big Bang. Queste stelle si sono formate meno di 200 milioni di anni dopo la grande esplosione che ha dato origine all'Universo. Si tratta di oggetti che non sarebbero visibili attraverso gli attuali strumenti di osservazione dell'Universo e nemmeno con altri di futura generazione, ma nondimeno sarebbe possibile «osservarli» cercando di captare l'energia da essi emessa nel cosmo. Questa energia contribuisce a costituire il flusso generale di radiazioni infrarosse che anche ai nostri giorni si disperde nell'Universo, definita dagli astronomi cosmic infrared background (CIB, in italiano energia infrarossa cosmica di fondo). Il problema è che tutte le giovani stelle contribuiscono in piccolissima parte a questo fondo di emissioni. E distinguere le radiazioni emesse da una singola stella da questo rumore di fondo è come riuscire a sentire il suono prodotto da un singolo violino all'interno di un'orchestra composta da milioni di elementi.
IL METODO - I precedenti tentativi messi in atto dagli astronomi per tentare di isolare la radiazione emessa da una singola stella della terza popolazione all'interno del Cib si sono mostrati inefficaci a isolare il singolo suono dal resto della cacofonia. Ora però, stando a quanto riferiscono su un articolo apparso sulla rivista Nature, Alexander Kashlinsky i suoi collaborati del NASA's Goddard Space Flight Center di Greenbelt, Maryland, sostengono di essere riusciti in questo intento. Per farlo hanno esaminato grazie al telescopio spaziale della Nasa, Spitzer, l'intero campo di emissione del CIB. Dopo aver acquisito tutta la banda di emissione agli infrarossi, hanno via via tolto tutte le frequenze che in qualche modo erano riconducibili alle stelle più recenti. Alla fine è rimasta una sola frequenza di emissione molto incostante. Secondo loro sarebbe il riflesso della radiazione emessa dalle stelle della terza popolazione.

da www.corriere.it







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