TuttoscuolaNEWS n. 215
Data: Marted́, 18 ottobre 2005 ore 15:56:30 CEST Argomento: Comunicati
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N. 215, 17 ottobre 2005
SOMMARIO
1. La riforma Moratti e il gioco dell'oca 2. Quota del 20% per le scuole/1: come? 3. Quota del 20% per le scuole/2: timeo Danaos et dona ferentes? 4. Non lasciatevi sfuggire TuttoscuolaFOCUS
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le altre notizie di TuttoscuolaFOCUS n. 119/215:
- Il giallo della sperimentazione del 2° ciclo/1 - Il giallo della sperimentazione del 2° ciclo/2 - Secondo ciclo. Tiepido apprezzamento dal mondo delle imprese - Dopo la formazione il concorso. Il decreto sull'art. 5 evita l'eccesso di delega? - Quota del 20% per le scuole/3: tra licei vocazionali e non - Quota del 20% per le scuole/4: i rischi da evitare - Pronti gli OSA per l'insegnamento della religione cattolica
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1. La riforma Moratti e il gioco dell'oca
Con l'approvazione da parte del Consiglio dei ministri degli ultimi due decreti legislativi attuativi della legge n. 53/2003, Letizia Moratti porta a conclusione - sul piano normativo - un'impresa mai riuscita finora ad un ministro dell'istruzione italiano (con l'eccezione di Giovanni Gentile, che opero' pero' in un contesto politico e istituzionale ben diverso, e di Luigi Berlinguer, la cui legge pero' non ha trovato applicazione): quella di riordinare complessivamente l'intero sistema scolastico e formativo del nostro Paese, dalla scuola dell'infanzia ai licei, passando anche per la riforma della formazione professionale iniziale. Questo a prescindere dalla bonta' o meno del progetto. Tuttavia molto resta da fare, e c'e' piu' di un'incognita: le norme sul primo ciclo, sul sistema di valutazione e sul prolungamento a 12 anni del diritto-dovere di istruzione e formazione, gia' operative, richiedono un non breve periodo di assestamento e implementazione; quelle sull'alternanza scuola-lavoro e sulla formazione dei docenti hanno bisogno di essere sperimentate e ulteriormente testate; quelle sul secondo ciclo infine sono per ora solo virtuali, perche' entreranno in vigore non prima del 2007-2008, e richiederanno una vasta concertazione tra lo Stato e le Regioni, titolari - a prescindere dalla "devolution" - non solo del "sistema di istruzione e formazione" (sul quale hanno competenza esclusiva) ma anche dell'"istruzione" sulla quale hanno una competenza legislativa concorrente nel quadro di principi fondamentali determinati dallo Stato. Ne' va sottovalutato che le Regioni hanno competenza anche sulla programmazione dell'offerta integrata d'istruzione e formazione e sulla organizzazione territoriale dell'offerta formativa. Ma l'incognita maggiore e' forse quella delle risorse finanziarie, che neanche la Finanziaria in corso di elaborazione, ultima della legislatura, sembra stanziare. C'e' infine l'incognita dell'esito delle prossime elezioni politiche, perche' una parte dell'attuale opposizione chiede a gran voce che la riforma Moratti sia "abrogata", sic et simpliciter. Ma un'altra parte (Margherita, buona parte dei DS, in parte anche Prodi), ritiene che sarebbe un errore, anche in caso di successo dell'Unione, quello di azzerare l'attuale riforma, peraltro per certi aspetti strutturali dei futuri licei non troppo distante dal modello "tutti licei" della abrogata legge n. 30/2000, Berlinguer-De Mauro. Costruire sulle macerie e' molto piu' difficile che ristrutturare un edificio, anche se e' proprio cio' che ha fatto la Casa delle liberta' azzerando la legge n. 30/2000. Tornare indietro ora sarebbe decisamente negativo per il Paese, sarebbe un po' come trascinare la scuola in una specie di avventuroso gioco dell'oca.
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2. Quota del 20% per le scuole/1: come?
Il decreto legislativo sul secondo ciclo prevede "l'incremento fino al 20% della quota dei piani di studio rimessa alle istituzioni scolastiche, nell'ambito degli indirizzi definiti dalle Regioni in coerenza con il profilo educativo, culturale e professionale in uscita" dai percorsi liceali (lettera c) del comma 1 dell'art. 27). Come interpretare questa disposizione? Una prima lettura potrebbe essere la seguente. L'art. 12, co. 2 del Dpr. 275/99 riconosce alle scuole, fino alla riforma degli ordinamenti, l'opportunita' di modificare il piano degli studi nazionale fino ad una quota pari al 15% del totale. Questa opportunita' viene meno con l'esercizio della delega di cui alla legge n. 53/03. Il dlgs. per il secondo ciclo, pero', invece di sostituire il 15% di autonomia delle scuole con la prevista flessibilita' dell'orario opzionale obbligatorio e opzionale facoltativo (un totale da 6 a 9 ore settimanali), lo manterrebbe in vita, anzi facendo di piu': lo innalzerebbe al 20%, comprendendo pero' in questa quota anche quella spettante alle Regioni, secondo l'art. 2, co. 1, lettera l della legge n. 53/03.
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3. Quota del 20% per le scuole/2: timeo Danaos et dona ferentes?
La decisione assunta nel decreto apre molti problemi. La prima ipotesi potrebbe essere che le Regioni affidino l'intera responsabilita' di adattare a livello locale il 20% dei piani di studio nazionali alle istituzioni scolastiche, rinunciando alla loro quota. La seconda che le Regioni dividano salomonicamente la responsabilita': il 10% affidato alle scuole e il 10% deciso dalla Regione. Nell'uno e nell'altro caso, questo 20% si riferirebbe alle 31-36 ore di orario obbligatorio settimanale, oppure escluderebbe non solo l'orario opzionale facoltativo, ma anche quello opzionale obbligatorio, e quindi si calcolerebbe grosso modo solo sulle 25-27 ore settimanali a seconda dei licei? Ma la quota oraria (compresa tra 4,5 ore e 6 ore settimanali) di sostituzione delle discipline stabilite a livello nazionale non altererebbe la stessa fisionomia dei piani di studio allegati al dlgs al punto da rendere del tutto evanescente la loro coerenza con il Profilo terminale unico per tutte le scuole della Repubblica? Perche' allora invece di costruire, per i vari licei, piani di studio cosi' gonfi di ore e di discipline come quelli allegati al dlgs. non li si e' tenuti piu' contenuti ed essenziali proprio per prevedere una quota nazionale che potesse sopportare, senza essere stravolta, l'aggiunta di una quota locale, di scuola e/o regionale, coerente con il Profilo educativo, culturale e professionale dei differenti licei?
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4. Non lasciatevi sfuggire TuttoscuolaFOCUS
Per tre settimane molti lettori di TuttoscuolaNEWS hanno ricevuto TuttoscuolaFOCUS, avendo l'opportunita' di valutare le caratteristiche della nostra newsletter di approfondimento, considerata il miglior prodotto di informazione scolastica sul mercato. Molti hanno anche approfittato della password per accedere ai servizi riservati di tuttoscuola.com, tra cui il ricchissimo archivio di notizie suddivise in 20 piste di ricerca. La promozione si e' conclusa, ma e' possibile continuare a ricevere TuttoscuolaFOCUS e la password di accesso al sito cogliendo l'occasione di una vantaggiosa offerta, consultabile con un click: PER PERSONE FISICHE: http://www.tuttoscuola.com/ts_news_212-1.rtf PER PERSONE GIURIDICHE: http://www.tuttoscuola.com/ts_news_212-2.rtf Attenzione, l'offerta e' scaduta il 15 ottobre, ma effettuando la prenotazione entro oggi 17 ottobre vi verranno confermate le speciali condizioni dell'offerta.
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Ed ecco le altre notizie di TuttoscuolaFOCUS n.119/215:
- Il giallo della sperimentazione del 2° ciclo/1
Ma la sperimentazione del 2° ciclo si fara' nel prossimo anno o no? Ad oggi non e' ancora chiaro. Ripercorriamo le tappe di questa tormentata vicenda (.) (si parla di: Conferenza Unificata, Cnpi. Per leggerlo: http://www.tuttoscuola.com/focus )
- Il giallo della sperimentazione del 2° ciclo/2
Cosa ha deciso il governo nel varo definitivo del provvedimento? Nella conferenza stampa (.) (si parla di: Vasco Errani, formula criptica. Per leggerlo: http://www.tuttoscuola.com/focus )
- Secondo ciclo. Tiepido apprezzamento dal mondo delle imprese
"Un passo in avanti" per la scuola italiana. E' questo il commento del responsabile per l'educazione di Confindustria, Gianfelice Rocca, (.) (si parla di: filone tecnologico, Confagricoltura, Confcommercio. Per leggerlo: http://www.tuttoscuola.com/focus )
- Dopo la formazione il concorso. Il decreto sull'art. 5 evita l'eccesso di delega?
Insieme al decreto legislativo sul secondo ciclo di istruzione e' stato anche approvato l'ultimo decreto mancante (.) (si parla di: tirocinio, ordine di graduatoria Angela Napoli, scuole paritarie, graduatorie permanenti. Per leggerlo: http://www.tuttoscuola.com/focus )
- Quota del 20% per le scuole/3: tra licei vocazionali e non
Ma il testo rende possibile una seconda e ancora piu' insidiosa lettura. La previsione 'incremento fino al 20%' (.) (si parla di: Confindustria, ore opzionali obbligatorie, facoltative. Per leggerlo: http://www.tuttoscuola.com/focus )
- Quota del 20% per le scuole/4: i rischi da evitare
Il primo rischio da evitare e': un liceo che rilascia un diploma liceale professionalizzante ha l'identita' di un liceo o di un istituto dell'istruzione e formazione professionale? Le Regioni (.) (si parla di: licei artistico, economico e tecnologico. Per leggerlo: http://www.tuttoscuola.com/focus )
- Pronti gli OSA per l'insegnamento della religione cattolica
Dopo gli OSA per l'insegnamento della religione cattolica nel primo ciclo, anche gli OSA relativi al secondo ciclo sono stati predisposti (.) (si parla di: Ruini, tasso di adesione, simboli religiosi. Per leggerlo: http://www.tuttoscuola.com/focus )
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E poi tutte le scadenze del prossimo mese, commentate e spiegate. Ecco gli argomenti di TuttoscuolaMEMORANDUM di questa settimana:
- sciopero comparto scuola - rilevazione orari funzionamento scuola primaria - rinnovo consigli di sezione/interclasse/classe - elezione rappresentanti degli studenti nelle Consulte provinciali - approvazione programma annuale - ENAM - borse di studio scuola secondaria II grado - ENAM - assegni di frequenza scolastica
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