GRADUATORIA SEPARATA PER I SISSINI?
Data: Giovedì, 13 ottobre 2005 ore 08:28:32 CEST
Argomento: Comunicati


Atti governativi approvati: Angela Napoli Ignobile. dal Coordinamento Precari di Venezia, 12/10/2005 Come detto ieri, la 7^ commissione della Camera (dopo quella del Senato) ha approvato gli schemi di decreto legislativo di riforma del secondo ciclo e di formazione e reclutamento degli insegnanti. Il passaggio al Consiglio dei ministri per l'approvazione definitiva è previsto per il 14 ottobre. Il relatore, Angela Napoli (AN), nel corso dei suoi interventi in commissione a sostegno del provvedimento sul reclutamento degli insegnanti ha espresso dei concetti a dir poco vergognosi. Per cominciare, riferendosi agli abilitati delle Ssis ha affermato che "la sua proposta di parere è molto esplicita nel richiedere al Governo che siano adeguatamente valorizzati e valutati i percorsi formativi di quanti, negli ultimi anni, hanno conseguito l'abilitazione nei corsi di laurea in scienze della formazione primaria e nelle scuole di specializzazione per l'insegnamento secondario (SSIS)", dato che solo questi sono in grado di soddisfare "le esigenze della scuola che, dovendo fronteggiare le sfide dell'attuale società della conoscenza, deve garantire un livello dell'offerta formativa particolarmente elevato, necessitando quindi di un corpo docente che sia all'altezza del suo importante ruolo". In pratica la Napoli ha dichiarato alla Camera che tutti gli altri abilitati non sono all'altezza della qualità dell'insegnamento oggi richiesto e che tale divina capacità è posseduta solo dai sissini. Siamo all'offesa pura. Ricordiamo all'on. Napoli che tutti i neoassunti devono superare un anno di prova e che pertanto, se la scuola ritiene che il nuovo docente non sia in grado di soddisfare le proprie attuali esigenze, lo strumento per "bocciarlo" esiste già per legge, senza dover ricorrere a forme di "razzismo" preventive. Ma la dose viene rincarata da altre bassezze e menzogne, stile abituale della maggioranza; infatti la Napoli prosegue affermando che "ne consegue pertanto, a suo avviso, che coloro che hanno acquisito l'idoneità in concorsi banditi circa un decennio fa (i concorsi sono di 5 anni fa, ndr) non sono presumibilmente provvisti dei requisiti necessari per adempiere adeguatamente l'essenziale funzione che sono chiamati a svolgere". E qui le mani iniziano a prudere. Parole inaccettabili, che ricordano moltissimo quelle pronunciate a suo tempo dalla Aprea (futuro ministro del centrodestra), che ha sempre trattato i precari non sissini come dei pezzenti ignoranti. Prosegue dunque la manovra della maggioranza per portare in ruolo quanti più sissini possibile, con una legge iniqua e del tutto retroattiva, e già solo per questo impraticabile. Ma ormai siamo abituati ai soprusi e ai colpi di incostituzionalità di questa legislatura. l decreto attende il sì dalla funzione pubblica. I sindacati: passo avanti.





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