CONTRATTO, MA DOV'E' LA VALORIZZAZIONE DEI DOCENTI?
Data: Domenica, 02 ottobre 2005 ore 00:10:50 CEST
Argomento: Opinioni


Valutazioni sul contratto 01 ottobre 2005 - APEF Per i docenti aumenti indifferenziati Carriere per gli ATA Siglato da tutti i sindacati, confederali ed autonomi, il secondo biennio economico 2004-05 del CCNL che prevede, per i docenti, 97 € di aumento medio mensile sullo stipendio tabellare e 14 € per la retribuzione professionale docenti (RPD). Oltre a 15 € da destinare per la contrattazione integrativa e quindi per l'incremento della produttività. L'aumento ammonta quindi al previsto 5,01 % per il biennio 2004-05. Circa 1600 € di arretrati sono in arrivo per dicembre. Gli aumenti concordati decorrono dal 1° gennaio 2004 per una prima tranche e per una seconda dal 1° febbraio 2005. L'intesa prevede inoltre che a decorrere dal 1 gennaio 2006 i fondi d'istituto siano aumentati di un importo pari allo 0,7% del monte salari complessivo a condizione che la prossima finanziaria preveda, sulla base delle intese raggiunte con il protocollo Governo-sindacati del 27 maggio 2005, lo stanziamento di uguale importo (fonte ARAN). Al di là dei prevedibili entusiasmi dei sindacati, non possiamo assolutamente condividere il raggiunto accordo e neppure, almeno per la prima parte, quanto affermato in merito dal Ministro Moratti: "..Continua così la nostra azione per la valorizzazione della professionalità dei docenti e del personale Ata. Siamo convinti che un giusto riconoscimento economico sia fondamentale per la motivazione dei docenti, che sono chiamati all'impegnativo e delicato compito di educare i giovani ai valori fondamentali della società civile e di prepararli all'inserimento nel mondo del lavoro". Dov'è in questo contratto la valorizzazione professionale dei docenti se non si è ritenuto di garantire nemmeno il riconoscimento economico alla funzione del tutor che La legge di Riforma prevede per il I e ora anche per il II Ciclo, che le scuole sono quindi tenute ad attivare in quanto legge dello Stato e che per giunta è stata legittimata da una recente sentenza delle Corte Costituzionale (la n° 279 del 15-7-2005)? Certamente la ratio con cui è stata introdotta questa figura concerneva la complessità dei curricoli flessibili introdotta dalla Riforma per cui il tutor, docente con specifica formazione, dovrebbe fungere da garanzia verso l'utenza che si avvale di piani di studio personalizzati. Se questo è quindi il primo esempio di differenziazione funzionale ritenuto necessario nella carriera docente perché non è stato fissato nel contratto economico un suo riconoscimento come prevedeva pure la norma di rinvio prevista all'art.43 del CCNL? A cosa fa riferimento il Ministro Moratti se gli aumenti previsti per i docenti sono, ancora una volta, uguali per tutti e la valorizzazione professionale è disconosciuta? Quanto all'aspetto economico non si è ancora compreso che non può compensare la demotivazione prodotta da una perdurante svalorizzazione professionale? Diversamente sono andate le cose per il personale amministrativo e ausiliario per il qual è previsto invece uno sviluppo di carriera: "… il personale a tempo indeterminato appartenente alle aree A e B della Tabella C allegata al CCNL 24.07.03 possa usufruire di uno sviluppo orizzontale in una posizione economica finalizzata alla valorizzazione professionale, determinate rispettivamente in € 330 annui da corrispondere in tredici mensilità al personale dell'Area A, e in € 1000 annui da corrispondere in tredici mensilità al personale dell'Area B. Per tale valorizzazione professionale, è addirittura previsto un percorso di carriera con tanto di frequenza di corsi di formazione, valutazione di titoli e crediti professionali: "..L'attribuzione della posizione economica di cui al comma precedente avviene progressivamente dopo l'esito favorevole della frequenza di apposito corso di formazione diretto al personale utilmente collocato in una graduatoria di richiedenti che sarà formata in base alla valutazione del servizio prestato, dei titoli di studio posseduti e dei crediti professionali maturati, con le procedure di cui all'art. 48 del CCNL 24.07.03 da attivarsi entro 60 giorni dalla sottoscrizione definitiva del presente CCNL." Cioè proprio quello che l'associazionismo professionale riformista va chiedendo da un decennio e che i sindacati invece si ostinano a negare per i docenti ma, a quanto pare, a prevedere per gli Ata la cui complessità professionale è evidentemente la sola ritenuta degna di uno sviluppo di carriera. Francamente sconcerta ancora quest'appiattimento sostenuto da organizzazioni di categoria che, evidentemente, non avendo mai superato la loro finalità di rappresentanza esclusivamente operaia e impiegatizia, ritengono gli insegnanti una categoria di intellettuali da tenere a bada con un egualitarismo ormai antistorico ed insostenibile in Europa. Quousque tandem abutere patientia nostra ? Paola Tonna Presidente A.P.E.F. 23 Settembre 2005 A.P.E.F - Associazione professionale di insegnanti, Roma Via Borsieri 20-00195, telefax 06-3720122- www.apefassociazione.it e-mail: nazionale@apefassociazione.it





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