Come rifiutare il tutor.
Data: Marted́, 06 settembre 2005 ore 17:10:54 CEST
Argomento: Comunicati


La figura o funzione tutoriale non può essere introdotta nella scuola in quanto implica un  cambiamento nelle mansioni degli insegnanti interessati che non trova corrispondenza negli istituti contrattuali. Infatti ogni modifica degli obblighi di servizio dev’essere discussa e concordata a livello di contrattazione nazionale, fra rappresentanti  dei sindacati e rappresentanti dell’amministrazione centrale.L’accordo, oltre che definire le mansioni del docente tutor, deve anche fissarne la retribuzione. L’espletamento dell’incarico, infatti, comporta una maggiore onerosità della prestazione, rispetto a quella attuale e dunque implica un adeguamento del compenso. Fino ad ora, però, l’accordo fra le parti non è stato raggiunto e stipulato, quindi, manca il testo normativo di riferimento necessario a legittimare l’introduzione del tuor nelle scuole. In sintesi: niente accordo, niente tutor. Il contratto attualmente in vigore affida ai docenti gli stessi diritti, doveri e mansioni non prevedendo alcuna sorta di gerarchia tra insegnanti. In alcune scuole, però, il tutor è già stato introdotto lo scorso anno, perché taluni dirigenti scolastici hanno imposto illegittimamente la nuova figura, condizionando e forzando anche le scelte autonome dei collegi dei docenti. Per consentire agli insegnanti di esercitare il potere che compete al collegio e ripristinare la legalità, la Gilda ha preparato dei facsimile di delibera e un modulo per costringere i dirigenti, che abbiano nominato d’ufficio, a mettere nero su bianco le loro pretese. Un ulteriore modulo è stato predisposto, invece, per consentire ai colleghi, nominati tutor d’autorità, di rimettere il mandato nelle mani di chi lo ha conferito.

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