5000 POSTI PER I PRECARI, LA SITUAZIONE ATTUALE
Data: Domenica, 28 agosto 2005 ore 01:00:00 CEST
Argomento: Comunicati


La scuola catanese, con i suoi quasi 5000 contratti a tempo determinato, costituisce l'azienda più attiva per quanto riguarda l'inserimento nel mondo del lavoro dei giovani laureati e diplomati. La scuola catanese, con i suoi quasi 5000 contratti a tempo determinato, costituisce l'azienda più attiva per quanto riguarda l'inserimento nel mondo del lavoro dei giovani laureati e diplomati. Ma la cosa più curiosa, si sta verificando con le convocazioni per gli insegnanti di sostegno. I funzionari del Csa hanno addirittura esaurito le graduatorie nominando qundi insegnanti di sostegno anche con zero punti. Addirittura, ci diceva il funzionario che coordina la scuola primaria del Csa, la dottoressa Linda Mirone, sono rimasti da assegnare circa 150 posti, mentre il dott. Gazzo, che ieri ha ultimato le convocazioni degli insegnanti di sostegno nella scuola secondaria di primo grado, ha rilevato che i posti rimasti vacanti sono 65. Come si potrà notare tra scuola primaria e secondaria di primo grado, il Csa non ha potuto conferire, per mancanza di docenti titolati, addirittura 215 posti di insegnante di sostegno. Una situazione davvero singolare, che ha notevoli riflessi per quanto concerne l'assistenza agli alunni disabili. Succederà infatti che con il nuovo anno scolastico i posti rimasti saranno assegnati dai dirigenti scolastici scorrendo le graduatorie di istituto, dando le cattedre, sempre per mancanza di docenti forniti di titolo, ad altri insegnanti che si trovano negli elenchi di posto comune. Se detti docenti avranno la possibilità di avere un posto di lavoro annuale, non è detto che tutti abbiamo le competenze per assicurare un delicato servizio pedagogico, psicologico e sociale agli alunni disabili. Oltre tutto, l'insegnante di sostegno ha un ruolo molto importante per l'integrazione scolastica dell'alunno che ha problemi di apprendimento e di inserimento nel contesto della classe. Insomma, il Csa cerca insegnanti di sostegno anche con zero punti, purchè in possesso del tito di specializzazione. È certo che non si potrà dare una assistenza approssimativa ad alunni a cui lo Stato deve garantire il diritto allo studio, l'inserimento nel mondo del lavoro e che la integrazione dei disabili nella classe avvenga in maniera gratificante e non «selvaggia». A questo punto il sistema del reclutamento degli insegnanti di sostegno deve urgentemente cambiare dal momento che lo Stato deve , come si è detto, garantire tutti i servizi all'alunno disabile. All'unisono, sia il provvedire facente funzione dott. Beniamino Rametta, che le organizzazioni sindacali accusano di dette carenze il Miur dal momento che le università non possono gestire una «macchina così complessa, prova ne sia che a Catania sono rimasti tutti questi posti». Rametta aggiunge che «è da un po' di tempo che a Catania non vengono svolti corsi biennali per far conseguire ai docenti la specializzazione all'insegnamento del sostegno, soprattutto per gli insegnanti della scuola primaria. Questa carenza porta alla mancanza di docenti titolati per cui i posti in organico rimangono non assegnati» Sulla stessa linea è il segretario provinciale dello Snals di Catania prof. Tempera. «Purtroppo – dice –Tempera, la norma prevede che l'attivazione dei corsi di sostegno deve avvenire presso le scuole Sissis delle università. A questo punto, è ora che il Miur si renda conto che le università non sono in grado di soddisfare in tempi brevi le richieste che provengono dalle scuole dove esistono centinaia di posti di sostegno privi di docenti titolati. A tal proposito lo Snals ha inviato una protesta al Ministro Moratti affinchè convochi le Organizzazioni sindacali della scuola per risolvere in via definitiva questo grave problema». Come si potrà notare, i docenti titolati a Catania sono quasi la metà ripsetto al numero dei posti in organico, dalla scuola dell'infanzia fino alla media di secondo grado si tratta di 1595 cattedre e addirittura 1575 ore residue nella sola scuola secondaria di primo e di secondo grado! Ma le perplesstà derivano dal fatto che entrare nei corsi di sostegno gestiti dalle università è molto difficile a causa di una severa selezione, per non parlare poi della tassa di frequenza che non tutte le famiglie degli aspiranti docenti di sostegno hanno la posdsibilità di sborsare. Una selezione magari dovrà essere fatta, ma l'iter potrà sicuramente essere snellito, per esempio affidando la gestione dei corsi abilitanti ai Csa e non alle università, come era nel passato. Mario Castro





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