Cento ricorsi dei precari: «Non si è rispettato il Tar» Docenti «montanari», un pasticcio
Docenti «montanari», un pasticcio
I docenti precari che non hanno insegnato nelle scuole ubicate nei paesi di montagna chiedono che le istituzioni rispettino i loro diritti. Considerato che il Csa di Catania non ha tenuto conto della sentenza del Tar (la quale , recita che «non possono essere compresi tra i Comuni di montagna quelli etnei indicati nella tabella, ai fini dell'attribuzione del punteggio maggiorato»), i docenti si sono rivolte al Tribunale del lavoro invocando la procedura di urgenza. Lo stesso legale, avv. Fabio Rossi, che ha difeso i docenti non «montanari», ha presentato presso il tribunale del lavoro oltre venti ricorsi (udienza il 19 settembre), ma gli è stato conferito il mandato complessivamente da un centinaio di docenti contro le graduatorie permanenti e le immissioni nei ruoli già disposte. I precari si sono rivolti altresì anche alla Cgil scuola. «Stamo valutando - spiega il responsabile della Cgil scuola Tomasello - la possibilità di costruire un esposto agli organi competenti nei confronti del dirigente dell'ufficio scolastico regionale dott. Guido Di Stefano che non ha messo il Csa di Catania nelle condizioni di operare secondo le prescrizioni contenute nella sentenza del Tar. E' chiaro che se la situazione non si risolve non vi sarà certezza di un ordinato inizio dell'anno scolastico».
Anche se Zanoli ha conferito le nomine con riserva, cioè in attesa di un appello che sarebbe stato presentato in opposizione della sentenza del Tar il legale sostiene che è stata intrapresa una procedura non lineare. Bisognava cioè rifare le graduatorie permanenti, togliendo il doppio punteggio ai docenti «montani», tranne a ridarli se poi l'appello avesse avuto un esito positivo. In altri termini, secondo l'avv. Rossi, bisognava rendere subito esecutiva la sentenza del Tar e non procedere alla rovescia.
Intanto, presso il Csa si sta lavorando per l'ndividuazione delle cattedre da assegnare con contratto a tempo determinato. Un primo elenco è stato ritirato dal momento che vi erano delle imperfezioni, ma a giorni sarà reso noto il numero dei posti disponibili. Saranno reclutati tra personale docente ed Ata circa 3500 precari (molti gli insegnanti di sostegno); però anche queste nomine saranno fatte con riserva dal momento che sono condizionate dalle pendenze giudiziarie.
Mario Castro